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Giro: Rujano e Contador sul Grossglockner

E' iniziato ieri il durissimo trittico di montagna che caratterizza la fine della seconda settimana del 94° Giro d'Italia. Il gruppo ha percorso 167 km, spostandosi da Spilimbergo al Grossglockner, sconfinando così in Austria. La tappa prevedeva quattro gran premi della montagna, Passo di Monte Croce Carnico, Gailbergsattel, Iselsbergpass e Kasereck. Come domenica scorsa, quando arrivano le montagne Contador e Rujano si confermano i più forti.
 
Dopo un inizio vivace, con vari tentativi di allungo davanti al gruppo, al km 41 è partita la fuga che si è resa protagonista della tappa. Sono riusciti a uscire dal plotone sedici uomini, Sarmiento (Acqua&Sapone), Nocentini (AG2R), Vicioso (Androni), Valls (Geox), Lewis (Htc-Highroad), Losada (Katusha), Spezialetti (Liquigas), Kiserlovski (Astana), Noè (Farnese Vini-Neri), Vandewalle (Quickstep), Weening (Rabobank), Nordhaug (Sky), Meyer (Garmin), Hoogerland (Vacansoleil), Lastras e Samoilau (Movistar). Nonostante il numero elevato dei fuggitivi e il loro accordo il vantaggio dei battistrada non è mai stato molto consistente. Al primo Gpm di giornata il gruppo li inseguiva con un ritardo di 5'. Quando mancavano ancora 45 km al traguardo, lungo la salita verso il terzo Gpm, ha attaccato Kiserlovski, che ha allungato rispetto agli altri uomini in avanscoperta. Il corridore dell'Astana ha guadagnato 1' sui primi inseguitori, suoi ex compagni di fuga. Kiserlovski ha iniziato l'ascesa verso l'ultimo Gpm della tappa in testa alla corsa e con 1'30'' di vantaggio sul gruppo degli uomini di classifica.
 
Ai meno 14 km dal traguardo il croato è stato raggiunto e superato da Sarmiento, evaso dal gruppetto dei primi inseguitori, che si è piano piano assottigliato e riassorbito dal gruppo. Solo l'ex maglia rosa Weening è riuscito a riportarsi sul corridore dell'Acqua&Sapone. I due sono stati però ripresi a 10 km dall'arrivo. Nello stesso momento si sono mosse le acque nel gruppo dei big, con l'attacco di Scarponi (Lampre), Rujano (Androni) e Anton (Euskaltel-Euskadi). I tre sono stati ripresi, salvo poi riprovare l'allungo. Nel tratto più duro, a 8 km dal traguardo della tappa, ha attaccato Contador. Come su l'Etna solo Rujano è riuscito a stare alla ruota della maglia rosa. I due corridori in testa sono transitati sul Gpm di Kasereck con un vantaggio di 40'' sugli inseguitori, tra i quali Scarponi, Nibali (Liquigas) e Anton. Dopo un tratto di discesa e uno di pianura, i battistrada hanno affrontato poi l'ultimo strappo verso lo striscione del traguardo. Rujano e Contador sono arrivati insieme al traguardo, con la maglia rosa che ha lasciato la vittoria al ciclista dell'Androni. Questa volta il venezuelano è riuscito a stare alla ruota del capitano della Saxobank, al quale ha dato costanti cambi, guadagnandosi così il trionfo finale. I due hanno preceduto Gadret (AG2R), che era evaso dal gruppetto degli inseguitori quando mancavano 3 km all'arrivo. Il francese ha tagliato il traguardo con un ritardo di 1'27'', seguito a pochi secondi dal compagno Dupont e da Anton (Euskaltel-Euskadi). A 1'36'' è arrivato il gruppetto degli altri uomini di classifica.
 
Contador ha rafforzato la sua leadership in classifica generale, seguito da Nibali (a 3'09'') e Scarponi (a 3'16''). Oggi si correrà la quattordicesima tappa, da Lienz al Monte Zoncolan. La frazione odierna, lunga 210 km, presenta quattro Gpm, compreso quello finale posto sul traguardo. Sarebbe stata anche la tappa del Crostis e della sua discesa, che presenta un tratto di sterrato, ma la giuria ha deciso di eliminare il Monte Crostis dal percorso della frazione.

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