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Fuori dall’Onda

Dubbi e critiche all’Onda da uno studente che ne fa parte, di sinistra, antifascista e antiberlusconiano...

...sono deluso non poco dalla piega che il movimento universitario, la cosiddetta Onda, sta prendendo. Trovo che sia una gran cosa che il risveglio di un paese narcotizzato da 15 anni di Berlusconi parta da noi studenti universitari, che per troppo tempo siamo stati pigri e propensi a farci ognuno i fatti nostri mentre le facoltà crollavano;

il problema è che un popolo narcotizzato, universitario e non, non si risveglia in tre settimane di protesta e di occupazione, redigendo comunicati trionfalistici, che sembrano più che altro un ricordo sbiadito della sinistra sessantottina (lo vedo, anche dai semplici atteggiamenti delle persone, che l’aspirazione sembra essere quella di rifare il sessant’otto, di "continuare quello che hanno iniziato i nostri genitori 40 anni fa") e attraverso proposte fatte in una notte; questo, oltre che sbalgliato è limitativo, perchè il movimento che sta nascendo è potenzialmente più vasto ed eterogeneo. Quindi credo che il momento sia un momento storico, ma che lo stiamo affrontando nel modo sbagliato.

Dovremmo innanzitutto guardarci intorno, per vedere che il dissenso e il malessere verso lo status quo è ancora più grande di quanto si pensa, e peggiorerà sempre di piu col passare dei mesi, viste le persone che governano, e poi cercare di catalizzarlo intorno a valori comuni agli universitari, ai liceali, agli studenti delle medie (questi due la vera speranza del paese secondo me), ai lavoratori, ai cittadini in genere.


Deve essere un movimento inclusivo e aperto, il più sconfinato possibile; dovrebbe! Fino ad ora, dopo una buona partenza, non ha fatto altro che tracciare confini e barriere altissime intorno a se, con un modo di fare che sta esasperando buona parte della comunità studentesca. In più spaccando gli stessi gruppi di sinistra universitaria, come dimostrano le elezioni appena svoltesi...Sta diventando autoreferenziale, troppo preoccupato di darsi un’etichetta e distinguersi dal resto della popolazione universitaria.

Senza riuscirci tra l’altro, visto che piccoli gruppi o anche singoli studenti fanno a gara per dire "noi siamo l’onda", "non siamo rappresentati da nessuno" (nel frattempo si lasciano le rappresentanze studentesche a Comunione e Liberazione e Azione Universitaria) dando più che altro una sensazione di rottura e contraddizione interna, che come vediamo viene usata facilmente da un governo fascista come il nostro per dire "non avete nulla da dire".

Questo movimento ha un potenziale enorme. Che però va usato nel modo giusto, capendo a fondo il dissenso del resto della società, includendolo e portandone avanti i malumori e le proposte; per farlo c’è bisogno di un approccio unitario, che usi anche un nuovo linguaggio e soprattutto c’è bisogno di tempo. Per il momento non sta avvenendo, perchè le proteste da mezzo sembra che stiano diventando il fine ultimo.

Ovviamente continuerò a far parte dell’Onda e a esprimere il mio dissenso in ogni manifestazione, contro un governo che si dimostra ogni giorno peggiore.

Commenti all'articolo

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.209) 29 novembre 2008 12:18
    Rocco Pellegrini

    Se il movimento detto "onda" dovesse finire dentro l’orizzonte di uno schieramento politico, ad esempio il centro sinistra o la sinistra estrema ma anche la destra o il centro destra, farebbe si la fine del 68 che proprio in questo collateralismo implicito ebbe il suo limite più grande.
    A parer mio l’onda dovrebbe porre la questione giovanile, come esclusione di tanta parte del paese (da 40 anni in giù) da ogni assistenza sociale.
    E’ questo il vero problema del paese ed un movimento universitario che se ne facesse carico potrebbe avere notevoli possibilità di ottenere dei risultati concreti.
    Però dovrebbe far questo riconoscendo che sia il centrodestra che il centrosinistra hanno avuto la stessa politica, identica, verso i giovani quando hanno governato.
    Infatti i 15 anni che ci stanno alle spalle sono stati governati per la metà dal centrodestra e per l’altra dal centrosionistra e risulta, pertanto, patetico dire che quel che viviamo è responsabilità esclusiva di Berlusconi e della sua area politica.
    Ci vuole uno stato sociale moderno che sostenga le difficoltà a trovare un lavoro delle giovani generazioni non con l’elemosina ma come si fa in Germani, in Danimarca, in Inghilterra.
    Questa cosa che è la più ovvia non si sente mai, da nessuno che faccia politica.
    Un vero movimento postmoderno e postfordista, che il 68 non poteè essere per il suo tempo storico, deve cercare di cambiare la società, la cultura della società evitando di schierarsi in un mondo politico fallimentare ma cercando influenzare l’insieme, senza firmare cambiali in bianco a nessuno ma giudicando, pragmaticamente, sulla base dei risultati raggiunti.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.195) 3 dicembre 2008 10:31

    Sono pienamente in sintonia con Rocco... Se vi divivede in destra e sinistra fate il gioco dei politici che poi vi sistemano a loro piacimento,,,

  • Di bofone (---.---.---.26) 4 dicembre 2008 05:45

    Bell’articolo Alessio...
    Critica assolutamente costruttiva la quale dal mio modesto punto di vista non verrà neanche presa in considerazione,purtroppo per te,per il movimento e per la sinistra studentesca in generale(
    E non perchè non sia degno di nota,anzi tutt’altro...Ma sono proprio queste le cose che la sinistra in generale non digerisce)
    E questo non farà altro che bene a tutti coloro che,come te,pur avendo un ideologia ben precisa ed idee molto marcate,riescono a mantenere entro certi limiti(permettimi di dire che sono ancora troppo"vicini" tali limiti)un certo grado di obbiettività,razionalità e spirito critico!
    ti farà bene riscontrare tale ottusità!!!
    Dico che ti farà bene,a lungo andare,dato sei soltanto all’inizio,perchè ti"scontrerai"con i mostri creati dal 68 e che ancora oggi nelle vesti dei propri figli cavalcano i vari movimenti pseudo-studentesti o pseudo-politici con le solite maniere stile soviet o stile fascista(che è poi la medesima salsa su di un piatto diverso)...
    Sono sicruco che,col tempo e con l’esperienza che inevitabilmente aumenterà col passare degli anni,riuscirai magari a limare qualche pecca ideoligica che dal mio bassissimo punto vista dimostri.
    Usare troppe volte la parola fascista,fascismo o governo fascista per me oltre che banale è anche comico...Ma capisco che gli ambienti e l’età buttano facilmente benzine sul fuoco del luogo comune.
    Un ragazzo come te,secondo me molto intelligente,dovrebbe andare un pò oltre queste cose ed esser un tantino più sottile e profondo.E non fermarsi solamente sul fatto che 15 anni di berlusconinmo hanno narcotizzato l’italia(I piccola),o che siamo sotto dittatura fascista.Sai anche tu in fondo che non è vero!Sono davvero frasi da indottrinati e voglio credere che tu non lo sia...
    Penso che le cose da analizzare scrivere e gridare ai quattro venti siano altre,a partire dalla sinistra stessa.Anche perchè le cose sul berlusca già si sanno...
    Ti saluto,e continua così.
    Complimenti per l’articolo.Scorre davvero bene e per il 95% è condivisibile anche da uno di destra...Che per te sarà quindi fascista...e vabè!!!
    PS:ricorda la frase che ho citato e scritto su facebook...ESISTONO SOLO 2 TIPI DI FASCISTI:I FASCISTI E GLI ANTIFASCISTI
    In bocca al lupo
    Cia Alè

  • Di bofone (---.---.---.26) 4 dicembre 2008 05:48

    PS:complimenti a Rocco...
    Le cose stanno semplicemente così!!!!

  • Di Dave Deep (---.---.---.140) 4 dicembre 2008 11:23

    Finalmente delle persone che ragionano in grande. I politici italiani hanno tutti perso. Dico io allora: come fare a deligittimarli se continuiamo a votarli in nome di questo inutile senso civico? La situazione é più critica del previsto. Noi facciamo parte di un nuovo gruppo, di una nuova filosofia e dobbiamo abbandonare identificazioni come comunisti o fascisti. Hanno tutti perso. Se mai dovesse nascere un sistema sociale migliore di questo non sarà sicuramente né di destra né di sinistra.
    Gli studenti oggi mi fanno un po’ pena: é molto più comodo e semplice protestare contro Berlusconi che sembra la fonte di ogni male, piuttosto che contro quella sinistra che in questi anni e non solo ha creato i danni strutturali del nostro paese.
    E come ho ripetuto sempre, ma qua la gente non mi dà ascolto (non perché sono il re, ma perché ragiono dall’alto come già qualcuno ha cominciato a fare per fortuna), la situazione é più complicata di quello che si pensi. In tutto il mondo si sta investendo meno nella cultura e nell’istruzione. C’é tutto un sistema che vuole rendere le persone più ignoranti: e questo é un progetto studiato a tavolino per renderci malleabili e poterci unificarci per governarci meglio in un prossimo futuro. Le persone che si schierano TROPPO fanno godere costoro (chi? se siete interessati vi mando dei link ma il discorso è molto complesso e lo sto ancora studiando anche se non finiro’ mai). Per questo il tuo articolo mi piace. Apre gli spiragli contro la faziosità post guerra mondiale.
    Saluti

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