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Finalmente, è arrivata la primavera! Grazie, Lea

La lieta esclamazione non promana, dunque, spontanea e s’ode diffusa dal punto di vista meramente meteorologico, nel senso, cioè, che quest’oggi il cielo si è dischiuso e schiarito, sebbene ancora inframmezzato da qualche nube lieve, ma in ragione del fatto che la dottoressa Lea Cosentino, rimasta come noto coinvolta nello scandalo concorsi in seno alla mala sanità pugliese, è tornata in libertà grazie alla revoca degli arresti domiciliari disposta dal Gip.
 
Ha suscitato compenetrazione e commozione lo sfogo della bionda manager nella prima intervista alla stampa: ”Mi sono sentita schiaffeggiata dalla vita, sottoposta ad un durissimo processo mediatico, non so se avrò la forza per affrontare il procedimento giudiziario, intorno e vicino a me sembra che niente abbia più senso”.
 
E’ chiaro, solidarietà comune verso la signora può sgorgarne a iosa per ciò che riguarda lo sfrenato sbattimento del suo personaggio sui mass media, con la messa a nudo finanche di profili intimi senza odor di colpa o illegalità.
Invece, per il resto, cioè a dire i sospetti intrallazzi nell’assegnazione d’incarichi ospedalieri, il sospetto spreco di denari pubblici non per scopi istituzionali bensì per “disinquinamenti ambientali” nel suo ufficio, il sospetto accoglimento e gradimento di dardi, non solo di carattere amoroso, lanciatile dall’imprenditore Giampi Tarantini, la collettività, già fin troppo spruzzata di dettagli attraverso i giornali e la TV, deve ovviamente limitarsi ad osservare che, secondo le regole, tocca alla magistratura far chiarezza e giustizia.
 
La signora Lea ha confidato all’intervistatrice che, fra i primi atti compiuti in libertà, si è voluta recare dal parrucchiere per “sentirsi un po’ in ordine”. Il che suona, certamente, buona cosa come viatico per i giorni a venire della protagonista di che trattasi, la quale avendo a lungo avuto modo di riflettere dopo il fango piovutole addosso (al momento, non può che dirsi così), avvertirà parimenti il bisogno di sentirsi fresca e pulita .
 
Non è difficile accennarle un suggerimento: ormai appagata dalle scalate e dai successi di carriera in campo manageriale e professionale, valuti, la signora, l’opportunità di offrire volontariamente la propria esperienza a beneficio di qualche Monastero - ad esempio, a Lecce ne esiste più d’uno - come economa ed amministratrice. In tal modo, la sua opera risulterebbe sicuramente utile e preziosa e, in più, si porrebbe, forse, più vicina al cielo e meno a contatto con affari tentatori.

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