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Filippo Lippiello: “Smantellai il sistema, mi hanno diffamato e stritolato per difendere la casta”

Sanatorie false: sequestrate 5 ville a Guidonia Montecelio

Ieri mattina sul settimanale “Tiburno”, che per primo nel 2007 ha dato vita all’indagine finita in procura, la notizia dei cinque appartamenti a schiera sequestrati e delle otto persone indagate per una serie di concessioni in sanatoria “facili” rilasciate dall’assessorato all’Urbanistica tra il 2004 e il 2007, all’epoca diretto dall’architetto Stefania Mastropietro. Dalle indagini è emerso che, producendo una documentazione fotografica palesemente contraffatta, veniva dato il via libera alle imprese per lottizzare abusivamente su terreno agricolo.

“Ho provato a rompere il sistema – ha dichiarato subito Filippo Lippiello - sono stato stritolato. Finalmente oggi 56 appartamenti sono stati sigillati perché abusivi e questo è solo un tassello del mosaico costruito pezzo pezzo nelle stanze dell’Urbanistica dove a dispetto di un piano regolatore che stava per essere pianificato dopo 30 anni, passava sotto traccia una vera e propria variante di fatto”. Sono le dichiarazioni di Filippo Lippiello alla luce dei risvolti sul caso Baraccopoli, saltato fuori a novembre del 2007 e dove, in veste di primo cittadino, prese in mano la situazione, smantellando gli uffici al primo piano di palazzo Matteotti.

“L’ingegnere, autore di tutte le sanatorie taroccate – spiega Lippiello – è un ex assessore di Forza Italia, anello di congiunzione tra pezzi di Pdl e pezzi di Pd, artefici dello scioglimento del consiglio comunale. La regia politica che ha manovrato tutto il sistema marcio all’interno di quelle stanze – prosegue – è la stessa che ha firmato il 19 gennaio scorso la condanna a morte della mia amministrazione. Marciume – incalza il candidato sindaco – che da anni tiene con le mani legate chi prova a riportare l’ordine, una casta che ancora non cessa di esistere, dove il primo a rimetterci è il cittadino che chiede una sanatoria, pagata fior di migliaia di euro. Ho fermato questo sporco gioco e sono stato bloccato”.

Il 15 maggio 2008 infatti, l’ex sindaco di Guidonia Montecelio Filippo Lippiello aveva rimosso l’ex dirigente Stefania Mastropietro e alcuni tecnici del settore urbanistico.

“Questo è solo l’inizio mi auguro, di una operazione che dovrà riportare l’ordine a Guidonia Montecelio – ha commentato Lippiello – ribadisco che chi ha manovrato dall’alto questo sistema malato gira ancora indisturbato con slogan propagandistici, ingannevoli, che invitano a cambiare la città. Fermiamoli. Tutta la cittadinanza deve sapere che il 6 e il 7 giugno si prenderà una decisione importante. Bisogna fare fronte comune e proseguire sulla via del cambiamento che la mia amministrazione ha iniziato. L’amministrazione Lippiello – conclude - è stata accusata ingiustamente di aver sperperato denaro quando, sulla pelle del povero cittadino al quale venivano spacciati terreni agricoli con baracche sopra per edificabili con fabbricati abitabili da sanare: questo giochetto ha fruttato qualche milioncino di euro”.

Commenti all'articolo

  • Di antonio brindisi (---.---.---.33) 28 maggio 2009 08:10

    Ho lavorato al tiburno in tempi non sospetti quando Lippiello era fuori dai giochi del potere a Guidonia. Premesso che del tiburno non nutro alcuna stima e che, nonostante sia molti diffuso localmente, è un giornale ricattatore, pieno di debiti e crediti che non onoro chiudendo ed aprendo infinite srl del signor Casini e della signora Tempestini ( a me, come caposervizio, il giudice ha sentenziato che devono 130.000 euro che, a causa delle loro scatole cinesi, non vedrò mai o...), ho avuto modo di conoscere diversi politici locali. Di Lipiello mi ricordo, era uno dei pochi puliti.

  • Di Davide, Villanova (---.---.---.82) 28 maggio 2009 09:29

    Ma perchè Leonetti e Lippiello non stanno nella stessa coalizione, visto che entrambi dicono di essere sono contro il "marciume"? Ognuno vuole fare il sindaco, o c’è dell’altro?

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