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Faro di Roma. Moni Ovadia & Laura Tussi, un binomio creativo al servizio della Pace. L’umorismo nell’utopia

Recensione di Laura Tussi al libro di Moni Ovadia, Lavoratori di tutto il mondo ridete, Einaudi. Dedicata al MEI – Meeting degli Indipendenti. Patron Giordano Sangiorgi.

FARO DI ROMA

“Utopia” è il termine che sottende la negazione di un’ubilocazione, di un dove concreto nel crollo delle ideologie, in quanto in “nessun luogo” si è realizzato il vangelo di Marx nel corso della Historia universale. Una fede profonda nell’ironia delle “storielle” che riecheggia con esilarante sagacia, in un tripudio umoristico declinato in frizzi, lazzi, motti e citazioni sul Regime.
Le storielle ebraiche traggono origine dall’ermeneutica talmudica in una weltanschauung umanistica dove l’utopia smarrisce i propri sogni e le promesse, tanto da non riconoscere le esacerbate finzioni delatorie del dispotismo di regime. Il significato dell’utopia è l’instaurazione di una società ideale di libertà, fratellanza, giustizia e uguaglianza. L’uomo è complesso nella potenzialità della realizzazione di alti ideali con i valori della negazione di prevaricazione sul proprio simile, della giustizia sociale, dell’altruismo, dell’accettazione dell’altro e del diverso, dell’amore, della solidarietà, sentimenti non scontati nelle relazioni fra individui.
Dunque non è lecito considerarli irrealizzabili e utopici nei rapporti fra soggetto e collettività. “Neanche l’URSS fu l’impero del male”, ma una federazione di repubbliche dell’epoca staliniana sotto l’egida di un totalitarismo perfetto, con tristissime note di drammaticità e terrore.

La storia non è finita e la società socialista dovrà ancora realizzarsi nella libertà e nella democrazia, in un’utopia verificabile e immanente non riscontrabile in “nessun luogo”, ma che pervaderà l’intera globalità collettiva della società mondiale all’insegna del comunismo in un umanitarismo sociale che si contrapporrà ai simulacri del bieco capitalismo e delle dittature del novecento.
Ogni rivelazione si tradurrà in rivoluzione rigenerante e rifondatrice di topofanie – rivelazioni di luoghi della memoria – contrapposte alle utopie, dove ogni manifestazione dei luoghi di benessere sociale e civile è realizzazione di società solidali e umanistiche, quali luoghi di un’olotopia, una nuova internazionale mondiale all’insegna di ideali e valori umanistici e umanitari, dove le rivelazioni del “bene sommo” trionferanno sui ciarpami di sistemi politici esacerbati in dispotismi conservatori.


Le storielle dell’umorismo ebraico svelano con l’ironia le ottusità del regime dittatoriale del periodo staliniano, facendo crollare tabù e pregiudizi di un periodo oscurantista tramite l’umorismo ironico che fa partorire i fantasmi dalla mente di un sistema destinato al collasso, in plurime e poliedriche catarsi ermeneutiche di significato ironico sul senso dell’esistere.

Moni Ovadia presenta Laura Tussi a Nova Milanese: musica per la pace

Moni Ovadia, alla fine dello spettacolo musicale e cabarettistico di alto spessore culturale e di impegno civile, dal titolo “Il Registro dei Peccati”, presso l’Auditorium di Nova Milanese, all’interno della Stagione Teatrale, ha ringraziato Emergency, Associazione Internazionale di medici volontari, fondata da Gino Strada, che offre cure mediche e chirurgiche gratuite a tutte le vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà, senza distinzione di opinione politica, di sesso, di razza, di condizione sociale ed economica e di appartenenza culturale, politica e religiosa. Moni Ovadia ha ribadito al pubblico che Emergency rappresenta l’Italia che splende nel mondo, “perché Emergency ci da l’onore di essere Italiani e abbiamo ancora il diritto di sentirci onorati di essere Italiani”.

Moni Ovadia, in seguito, ha presentato al pubblico “Laura Tussi studiosa e ricercatrice militante e appassionata che da anni con perseveranza, abnegazione, coraggio compie un lavoro certosino, in una grande opera di creazione e ricostruzione della memoria”. Moni Ovadia ha detto ancora “Laura Tussi non smette mai di studiare ed è animata dallo spirito ebraico della ricerca inesausta, senza fine. Laura Tussi tesse la memoria per ricomporre l’infranto, per progettare un futuro fondato sulla libertà, la giustizia, il rispetto dei diritti di tutti gli esseri umani, l’uguaglianza e i grandi principi della Costituzione e della
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.”

 
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