• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Fantapolitica (quella con la p minuscola)

Fantapolitica (quella con la p minuscola)

Beh a questo punto la fantapolitica pullula, ed è difficile non cedere a previsioni.
Difficile poi separare quello che si spera da quello che sembra possibile. Per questo provo a evocare alcuni "scenari". E’ chiaro che l’assetto politico è radicalmente cambiato. Il governo è minoritario alla camera, PDL+Lega infatti qui hanno bisogno dell’appoggio di Fli, che già sta trovando sponde in UdC, Api, MPA. La loro strategia neanche tanto velata è quella di tenere sotto scacco il governo. Un esercizio difficile, che può portare a diverse soluzioni.

Scenario 1. A settembre Berlusconi approfitta di una scusa (che anzi si trova ad arte) e fa cadere il governo, capisce che lo vogliono fare bollire lentamente e sa che andando alle urne PDL+Lega può vincere se gli altri non sono organizzati. Questo mette fuori gioco Fini, che dovrà puntare a presentare il "terzo polo" con UdC, MPA e API. Il PD tenterà di corteggiare il centro, ma Fini non può andare col PD, la sua lista non la voterebbe neanche sua madre e forse anche il PD dovrebbe comprendere che alleati con il grigio centro avrebbe meno voti del PDS. Un PDS-S. La situazione però precipiterebbe così velocemente che i "mestatori" potrebbero non avere il tempo. Quindi il PD andrebbe al voto con l’unica coalizione che abbia un senso, PD-IdV-SEL. Candidato premier Bindi. Prevedo un’onorevole sconfitta.

Scenario 1.bis. Si vota ad ottobre ma nel PD riescono a prevalere i pavidi e quindi fare un’ammucchiata non riuscita, ovvero PD-UdC-Fini-MPA-Api. IdV e SEL vanno da soli. Il candidato naturale della nuova destra del PD sarebbe Enrico Letta (uomo di destra). Il PD di fatto non esiste più, la sinistra prende il 15% e vincono B&B, ovviamente.

Scenario 2. Il tira-e-molla riesce a passare l’anno solare. Perché Berlusconi ha paura che Napolitano dia l’incarico a qualcun altro, magari a uno dei suoi e che insomma meglio vivacchiare fino a febbraio che entrare nell’incognita delle "grandi intese". Si vota in primavera. A quel punto l’asse Fini-Casini si è organizzata e può presentarsi con più forza davanti all’elettorato come un centro-destra europeo. Il PD prima o tardi capirà che con Fini si possono fare di concerto imboscate parlamentari ma non presentarsi davanti agli elettori. Si costituisce l’asse PD-IdV-SEL, magari anche con primarie. Candidato premier Chiamparino. Con due destre, la coalizione di sinistra ha buone possibilità di vincere.

Scenario 3. Tra una cosa e l’altra riescono a tirarla ancora più lunga, con una rigenerazione interna del centro-destra, magari arrivando addirittura a finire la legislatura. Troppi dettagli è impossibile non solo prevederli ma neanche immaginarli.

Scenario 4. Si fa un "governo di transizione", che verrebbe additato subito da Berlusconi come un "ribaltone". Che però fa comodo a Berlusconi perché si assumerebbe la responsabilità di una finanziaria "lacrime e sangue", di cui il PD sarebbe co-signatario (da tipico idiota) e con l’impero mediatico il Cavaliere l’imputerebbe ai soliti comunisti. Si vota a maggio-giugno e Berlusconi rivince a mani basse.

Quindi, a Berlusconi convengono gli scenari 1 (e 1.bis) e 4. Al PD lo scenario 2, a Fini lo scenario 3. A Casini vanno bene un po’ tutti ...

Cosa succederà dipende al 90% da Berlusconi e al 10% dall’intelligenza di Fini-Casini (e dalle sponde dell’opposizione) nel non tirare troppo la corda.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares