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Evasione presunta: prelevare il canone dalla bolletta

Il presidente della RAI, Garimberti, chiede che il canone (l’imposta) sulla detenzione di apparecchi atti od adattabili alla ricezione di radioaudizioni venga prelevata direttamente nella fattura dell’energia elettrica.

Come se per il semplice fatto di avere una fornitura di elettricità presumesse il possesso di un apparecchio radiotelevisivo e che quindi chi ha una fornitura elettrica ma non paga l’imposta sia, per forza di cose, un evasore.

Conosco al contrario persone che hanno una fornitura elettrica, ma non un apparecchio TV in casa, ad esempio i miei genitori.

Un po’ come se, per il semplice fatto di avere tu una fornitura di gas metano in casa, gli si addebitasse la tassa di produzione di superalcolici perché con il gas ci si può far funzionare un distillatore (speriamo che nessun politico mi legga che sennò mettono anche questa).

Per dire, avrebbe più senso mettere bollo e assicurazione RC auto direttamente nel costo del carburante volendo, perché il carburante acquistato sulla rete stradale dovrebbe essere usato solo (o quasi) per autotrazione. In quel caso sì che avrebbe senso anche perché il costo sarebbe direttamente proporzionale all’uso della strada.

Speriamo che la RAI non si riduca al livello della SIAE per cui basta che un prodotto possa avere un uso evasivo per avere una tassazione generalizzata su tutto e tutti.

Il modo migliore per indurre i cittadini a non domandarsi se si sia giustificati ad evadere è offrire servizi pubblici degni di questo nome. Partiamo da questo presupposto piuttosto che presumere che tutti siano evasori.

Perché se il ragionamento di fondo è che l’occasione fa l’uomo ladro allora l’onesto che non ha sfruttato quell’occasione si sentirà lo scemo del villaggio e sarà portato, per il futuro, a diventare ladro.

Ma io sono proprio lo scemo del villaggio che ho pagato il canone tutti gli anni da quando sono sposato? (Prima lo pagavano altri per me).


Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Franco Albertarelli (---.---.---.112) 26 novembre 2011 23:25
    Franco Albertarelli

    Tutto sommato non è neanche il peggiore dei modi. Ti spiego perchè. Oggi questa ricerca degli evasori della tassa di possesso del televisore (e non canone) viene fatto attraverso le residenze anagrafiche; che i comuni si premurano di inviare periodicamente alla agenzia delle entrate alla quali fa capo la riscossione del canone (e dahie!) RAI. Succede che molti giovani singles extracomunitari, che non possono permettersi di affittare un appartamento ciascuno, formano dei gruppi di 3 o 4 ed affittano un appartamento assieme. Il contratto viene registrato a nome di uno solo di loro; ma quasi tutti hanno bisogno della residenza per motivi di permessi, etc. Ebbene, la RAI chiede a ciascuno di loro il canone (e dahie!), anche se è già stato pagato dal conduttore Ma non lo fa subito, in modo che per evitare grane ( e ti assicuro che sono grane che neanche te le immagini)loro potrebbero anche mettersi in regola e pagare, lo fa a quasi 5 anni che è il limite per gli accertamenti. Cosi devono pagare anche multe ed interessi strozzini. Se non pagano dopo diverse minaccie e ricatti, che definiscono la cosa con il suo vero nome: estorsione, scatta l’accertamento. Così devono pagare (nella persona del conduttore) i tributi di registrazione dei contratti non registrati, con relativa multa ed interessi per tanti anni quanti sono stati residenti; in più per il conduttore l’evasione dalla denuncia dei redditi per l’"affitto" percepito dai coresidenti, sempre con sanzione per omessa dichiarazioe ed interessi. Più la restituzione con interesse di eventuali benefici goduti a vario titolo, da parte di servizi pubblici (sociali, assistenziali...), ed anche la tassa per i rifiuti, sempre con sanzioni ed interessi. E, se si dovessero configurare,anche denuncie di tipo penale. E questo non è tutto. Si possono raggiungere cifre di diverse decine di migliaia di euro. Mi fermo qui perchè ti sarai fatto sicuramente un idea di che cosa è la RAI, ma soprattutto di che cosa è l’agenzia delle entrate. Il nome appropriato, suppongo,lo immagini: quella cosa che tutti quelli hanno funzioni di governo, a parole,combattono. Aggiungo solo che se poi per la riscossione interviene Equitalia, i poveretti farebbero bene a scappare dall’Italia, perchè il loro permanere qui sarebbe solo lavorare per sopravvivere e pagare. Ed il tutto per una cosa ridicola e lottizzata come la Televisione di un paese il quale per gli ultimi l’unica forma di giustizia che conosce è quella sommaria. Come ai tempi bui del Far West, che non sono stati solo cinema. Per una tassa di possesso, che come tale non dovrebbe essere pagata più di una volta, da un unico possessore. Come se dovessero pagare la tassa di circolazione ( ma anche questa è di possesso)tutti quelli che fai salire in auto.

  • Di (---.---.---.65) 28 novembre 2011 09:15

    Ai miei genitori che, come dicevo, non hanno il TV in casa arriva periodicamente la lettera dalla RAI che intima il pagamento. Lettera che viene regolarmente cestinata.


    Mai avuto alcuna grana in proposito.

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