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Europee 2014 in Portogallo: sconfitta l’estrema destra e astensionismo al 62,5%

Cosa accade in Portogallo

In uno dei paesi più colpiti dalla crisi economica, i risultati delle elezioni europee hanno scongiurato il rischio dell’avvento dell’estrema destra. In Portogallo è arrivato primo il Partito Socialista (con il 31,5%), mentre la destra, attualmente al governo, si è fermata al 27,6%. Terza forza del Paese è il Partito Comunista, che totalizza una percentuale del 12,7, seguito dal Partito Ecologista (7,2%) e dal Bloco de Esquerda, la sinistra radicale, che colleziona il 4,6%. L’unico partito di estrema destra, il Partito Nazionale Rinnovatore ha raccolto lo 0,5%. Ciò che colpisce molto è il dato sull'affluenza: con il 37,5% dei votanti, il Portogallo si piazza al di sotto della già bassa media europea (43,9%) lasciando all'astensionismo il ruolo di primo partito.

Come spiegare tali risultati? Il politologo José Adelino Malte chiarisce che “In Portogallo ci sono più reazionari che fascisti. I rari, veri fascisti, sono ipocriti: si uniscono ai grandi partiti e preferiscono approfittare delle strutture influenti”. António Costa Pinto, dell’Istituto di Scienze Sociali di Lisbona, ammette che nell’elettorato portoghese vi siano sensibilità che potrebbero comportare una crescita dell’estrema destra: “Il 15 -20% dei Portoghesi fa perno su valori come l’euroscetticismo e la sovranità nazionale, istanze che spingono l’elettorato verso destra... Tuttavia mancano personalità politiche forti, in grado di canalizzare questi elettori; in più dopo il salazarismo non sono sopravvissuti partiti neo-salaziristi, la caduta del regime ha contribuito a bloccare i partiti d’estrema destra”.

Pinto Coelho, leader del partito di ultra-destra PNR si lamenta: “Per noi è impossibile crescere, non abbiamo accesso ai media, alle risorse finanziarie, e in più i Portoghesi sono sempre stati politicamente corretti: la società civile non fa nulla per reagire concretamente”.

Con l’insignificante 0,5 % conquistato, comunque, l’estrema destra subisce in Portogallo una sonora sconfitta che si allinea ai risultati degli altri Paesi che vivono un momento di forte crisi economica, come la Spagna e l’Irlanda. I sentimenti euroscettici, che pure in questi Paesi ci sono, hanno finito per concretizzarsi nel rifiuto non dell’Europa in genere, ma piuttosto di ciò che l'Europa è stata finpo ad oggi.

 

Foto: Flickr

 

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