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Ennesimo invio di armi italiane all’Ucraina

Sabato 2 settembre si è registrato un nuovo invio di armi dall’Italia per alimentare il sanguinoso conflitto fratricida russo-ucraino.

 

Secondo quanto documentato dagli analisti di ItaMilradar, un velivolo cargo Boeing KC-767A (reg. MM62226) dell’Aeronautica Militare italiana è decollato alle ore 7 di mattina dallo scalo di Pratica di Mare (Roma) per raggiungere la base militare di Rzeszow, Polonia. L’aereo è poi rientrato a Pratica di Mare intorno alle ore 14.30.

“L’esatta natura del carico a bordo dell’aereo è ignota ma è probabile che siano stati trasportati aiuti militari all’Ucraina”, scrive ItaMilRadar,. “L’Italia è da sempre un forte sostenitore dell’Ucraina nella sua odierna guerra contro la Russia, è ha già fornito miliardi di dollari in aiuti militari e umanitari. La missione del KC-767A è un’ulteriore indicazione dell’impegno dell’Italia a sostegno dell’Ucraina. L’aereo è un grande velivolo da trasporto in grado di ospitare fino a 70 tonnellate di carico”.

I Boeing KC-767A’dell’Aeronautica Militare sono anche equipaggiati con un sistema per il rifornimento in volo dei cacciabombardieri.”

Ancora una volta massima segretezza da parte del governo sui trasferimenti di sistemi di guerra alle forze armate ucraine. A differenza degli Stati Uniti d’America e di quasi tutti i paesi membri della Nato, l’Italia impone il segreto militare sulla tipologia, le quantità e il valore delle armi inviate a Kiev.

Articolo pubblicato in Osservatorio Repressione il 5 settembre 2023

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