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Elezioni Regionali. Renzi esiste davvero, ma non in Umbria

Ieri, per la prima volta, ho potuto vedere e ascoltare direttamente, e non tramite la televisione, Matteo Renzi, intervenuto in un teatro di Perugia, a sostenere la candidata del centrosinistra a presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini, del Pd.

E Renzi, mi è sembrato, è ancora meglio dal “vivo”. Un grande comunicatore, senza alcun dubbio, che però non si è limitato a fare un bel discorso ma anche esposto, con precisione, i risultati ottenuti dal governo da lui guidato.

Quindi, ho pensato, Renzi esiste davvero, non è solo un bel prodotto dei mass media…

Premetto che la sua azione, a mio avviso, non è stata esente da errori, ma nel complesso corrisponde a verità la sua affermazione secondo la quale con il governo Renzi sono stati attuati dei progetti di cui, per lungo tempo, si è discusso solamente, molto e approfonditamente sì, ma senza nessuna realizzazione concreta.

Premetto poi che Renzi ha alcuni tratti caratteriali che non apprezzo, ma un politico non si giudica in base ai suoi tratti caratteriali, o quanto meno non solo in base ai suoi tratti caratteriali.

Dalle presenze, come invitati che occupavano le prime file della platea del teatro, di diversi parlamentari umbri, di candidati al consiglio regionale e di dirigenti del Pd umbro, ben noti e non certo dotati di particolari capacità innovative, è emerso con chiarezza quello che, secondo me, è uno dei principali problemi che si trova di fronte Renzi come leader del Pd.

Qual è questo problema?

La frequente assenza di una classe dirigente, a livello locale, che sia in grado di realizzare, nei diversi territori, una politica davvero innovativa, quale quella già portata avanti, o ancora da promuovere, a livello nazionale, da Renzi.

Insomma in Umbria, come altrove, dei piccoli o delle piccole Renzi ancora non si individuano.

La stessa Catiuscia Marini, nel leggere un breve intervento scritto, mi è sembrata più una maestrina, nemmeno fra le migliori, che non sa entusiasmare i suoi alunni, piuttosto che una leader in grado di governare la Regione dell’Umbria.

E il confronto tra la Marini e Renzi è stato impietoso, ovviamente per la Marini.

 

Foto. Palazzo Chigi/Flickr

Tra gli ospiti due presenze, molto diverse tra di loro, ma entrambe piuttosto significative, Leonardo Cenci, fondatore della onlus Avanti Tutta, malato oncologico che sta combattendo con forte impegno il suo tumore, e Brunello Cucinelli, il noto imprenditore di Solomeo.

E il fatto che ci fossero anche Cenci e Cucinelli ad ascoltare l’attuale leader del Pd è la testimonianza più evidente della capacità del Pd di Renzi, e di Renzi, soprattutto, di essere un punto di riferimento per settori della società, anche molto differenti appunto, ma ugualmente molto importanti, diversamente da quanto avveniva con il Pd di Bersani.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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