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 Home page > Attualità > Ambiente > Ecco perché dire un NO deciso al nucleare

Ecco perché dire un NO deciso al nucleare

Vediamo tutti l’immane tragedia che accade in questi giorni in Giappone, e sappiamo tutti quanto la popolazione di quel paese stia pagando per il semplice fatto di vivere in una terra particolarmente sismica, ma l’evento giapponese apre di nuovo il dibattito sulla sicurezza del nucleare, un dibattito che non è mai stato chiuso e che merita particolare attenzione.

Qui non si parla di strumentalizzare quello che sta accadendo a Fukushima ma si parla di imparare, di prendere spunto, di riflettere e di capire quello succede dall’altra parte del mondo.

Io non so quello che è meglio e probabilmente non lo sa nessuno: dei cervelloni come Margeherita Hack ad esempio sono pro nucleare mentre altri geni come il Nobel Carlo Rubbia sono del tutto contrari, quindi noi poveri mortali non possiamo certo dire “mah io ho letto un libro che...” visto che se trasversalmente i più grandi cervelli del mondo si dividono non ci sono storie, la cosa è complessa.
A mio parere la si deve guardare sotto un punto di vista costi-benefici-rischi-impegno che in una parola si dice ragionevolezza.

Noi abbiamo detto “no” alle centrali anni fa, e forse quello era il momento per dire si, non lo so ma forse lo era, ma abbiamo detto no ed abbiamo perso il treno; nel mentre abbiamo sviluppato altre strategie, modi di vivere e sistemi di produzione energetica sempre più efficienti e quindi siamo andati molto oltre il giorno in cui abbiamo detto no.

Se pensiamo di iniziare l’iter nucleare adesso, usare un combustibile finito (l’uranio), essere pronti tra 20anni e poi dove stoccare le scorie radioattive di un materiale che comunque è destinato ad esaurirsi mi spiace, ma qualcosa non funziona.

Non ci dobbiamo dimenticare che l’uranio terminerà come non ci dobbiamo dimenticare le scorie le dovremo stoccare: e dove? Qualcuno di voi, uno di quelli che sono d’accordo con la fissione dell’atomo, le vorrebbero dietro casa? Lo dico davvero, senza ironia: sareste contenti di avere un sito nucleare vicino o le scorie stoccate nella vostra zona?

Non credo, così come non credo lo sareste avendo vicino una centrale idroelettrica a combustibile fossile, giusto, allora come facciamo? L’unica soluzione è quella spiegata nel film “Una scomoda verità” ovvero la sinergia: imparando a consumare meno, ad investire nelle rinnovabili e trovando nuovi modi per incamerare energia ce la potremmo fare, ma lo sforzo è molto maggiore che fare le centrali nucleari.

Quindi non è vero che non possiamo fare a meno del nucleare, ma è vero che non possiamo cambiare, o meglio non riusciamo a cambiare.

Eolico, eolico of shore e fotovoltaico, da soli non riescono a fare nulla, ma tutti insieme ed aggiunti al fatto che ognuno di noi (grazie agli incentivi che il Governo ci leva) può produrre energia, aprono nuovi scenari entro i quali si intravde la possibilità di farcela anche senza atomo.

Se ognuno di noi fosse produttore oltre che consumatore, saremmo tutti più liberi e saremmo tutti più sani, anche se il governo, le lobby ed i grandi gruppi di capitali, con le loro pubblicità mendaci come quella del “Forum nucleare, non ce lo diranno mai.

A proposito, qualche curiosità:

  • Le scorie a vita media rimangono radioattive da 200 a 300 anni, le scorie a vita lunga anche miliardi di anni e non esiste ancora un sistema per la gestione in sicurezza delle scorie nel lungo periodo
  • Entro il 2020 le fonti rinnovabili, insieme a misure di efficienza energetica, sono in grado di produrre quasi 150 miliardi di kilowattora, circa tre volte l’obiettivo di Enel sul nucleare
  • La Francia, leader del nucleare che ci vende la tecnologia per le centrali, ha consumi pro-capite di petrolio superiori a quelli italiani
  • L’Uranio è una risorsa molto limitata destinata a esaurirsi in poche decine di anni

(Fonte)

Se a tutto questo andiamo ad aggiungere il fatto che i paesi europei vogliono dismettere le loro centrali, o che comunque nei piani di molti ci sono le rinnovabili e non l’atomo (la Germania dismetterà le centrali entro il 2023… quando noi, forse, faremo partire le nostre) si presume di avere abbastanza informazioni per capire che la direzione da prendere - e che ha preso l’Europa - non è quella della fissione ma quella dell’energia PULITA.
Tecnologia avanzata non vuol dire produrre scorie ma produrre energia.

Come si diceva in un famoso film che tutti ricorderete “SI…PUO’…FARE!”.
Basta solo esserne consapevoli.

I commenti più votati

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.105) 15 marzo 2011 10:35
    Damiano Mazzotti


    Direi che è stato detto quasi tutto...

    E in Giappone stanno dicendo un sacco di bugie se due potenze nucleari come la Francia e gli Stati Uniti si rifiutano di mettere piede sull’isola...

    Tutto il corpo diplomatico francese è fuggito e i soccorsi americani sono tornati indietro dopo avere misurato i livelli di radiottività...

    Comunque ci dovevano essere alcune navi militari giapponesi in mare al largo e se le comunicazioni fossero state veloci e collaudate si poteva avvisare la popolazione e i tecnici delle centrali almeno dieci minuti prima dell’arrivo dell’onda dello tsunami....

    A mio parere nonostante l’eccezionalità della cosa ci sono molte responsabilità da accertare... Se il Giappone viveva un certa crisi economica è anche perché c’è una vecchissima classe dirigente e politica inamovibile, collusa, paramafiosa e incapace....

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.105) 15 marzo 2011 10:35
    Damiano Mazzotti


    Direi che è stato detto quasi tutto...

    E in Giappone stanno dicendo un sacco di bugie se due potenze nucleari come la Francia e gli Stati Uniti si rifiutano di mettere piede sull’isola...

    Tutto il corpo diplomatico francese è fuggito e i soccorsi americani sono tornati indietro dopo avere misurato i livelli di radiottività...

    Comunque ci dovevano essere alcune navi militari giapponesi in mare al largo e se le comunicazioni fossero state veloci e collaudate si poteva avvisare la popolazione e i tecnici delle centrali almeno dieci minuti prima dell’arrivo dell’onda dello tsunami....

    A mio parere nonostante l’eccezionalità della cosa ci sono molte responsabilità da accertare... Se il Giappone viveva un certa crisi economica è anche perché c’è una vecchissima classe dirigente e politica inamovibile, collusa, paramafiosa e incapace....

  • Di paolo (---.---.---.70) 15 marzo 2011 11:44

    No , non è stato detto un bel nulla , Damiano . Stretti tra Bonelli e Romani questo paese non ha futuro .

    Nell’articolo ,che è sostanzialmente condivisibile in linea generale , ci sono alcune precisazioni che ritengo doveroso fare .
    Il prof. Rubbia non è affatto contrario in linea di principio al nucleare ,semmai si è pronunciato più a favore del solare termodinamico , che è cosa un tantino diversa (e che peraltro condivido) .
    Non è vero che la Germania rinuncia al nucleare , Angela Merkel sospende i piani di revisione delle centrali più vecchie proponendone lo smantellamento anzichè il prolungamento dell’attività . Anche questa è cosa alquanto diversa .
    L’Italia in Europa è terza come potenza eolica installata , cosi’ come fotovoltaico è sempre terza in Europa e quinta nel mondo . Quindi non è che stiamo proprio con le mani in mano , ma non basta.
    L’talia brucia l’80 % dei fossili ,mentre la Francia meno del 12% . Il dato sugli olii combustibili è parziale e non è significativo.E questo è il vero problema che gli ambientalisti sottovalutano .
    Neanche le nuove tecnologie di fotovoltaico multigiunzione possono colmare il nostro deficit energetico . Siamo già utilizzatori di nucleare perchè lo importiamo dalle centrali oltre Alpe , meglio è farcelo per conto nostro.
    La strada è in mix nucleare + energie rinnovabili  + risparmio energetico
    E questo in attesa che il nucleare passi da fissione a fusione ,che è tutta un’altra storia .

    La questione purtroppo invece che di natura tecnica è diventata di lotta politica . E lo si capisce dalle dichiarazioni di Di Pietro ( che ho anche votato) ieri sera a porta a Porta . Mi auguro che Di Pietro sappia di legge un po’ meglio di quanto conosce in tema di risorse energetiche .Altrimenti comincio ad avere dei dubbi.

    ciao
  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.207) 15 marzo 2011 12:21
    Damiano Mazzotti


    Ma cosa stiamo dicendo... Il solare termodinamico è il futuro... Come il geotermico di profondità e nel geotermico siamo stati e siamo i capi scuola...

    Non è che possiamo regalare i nostri soldi ai francesi perchè questo fa como a Berlusconi e a molti altri e perchè i fencesi hanno comprato il nostro debito pubblico...

    Io non sono di parte e non ci guadagno nulla da quello che dico. Infatti sono anche contro le tecnologie a idrogeno. E l’ho capito perchè mi sono informato a fondo, leggendo l’opera di un professionista onesto e di larghe vedute (cioè un vero scienziato), che non è nemmeno totalmente sfavorevole alle nuove tecnologie nucleari. Ne conosce a fondo però i costi elevatissimi in tutti i sensi...

    Leggere i quotidiani finanziati da industriali che pagano giornalisti che devono mantenere una famiglia e che vogliono fare una rapida carriera non serve...

    Leggetevi piuttusto "Fisica per i presidenti del futuro" di Richar Muller

  • Di Inenascio Padidio (---.---.---.172) 15 marzo 2011 15:25
    Inenascio Padidio

    In linea di massima, condivido l’articolo di Rudy Bandiera, al quale faccio doverosi complimenti. 

    Secondo me, il nucleare è assolutamente da scartare, da mandare per sempre affa.....!

    Occorrerebbe ricercare al massimo nella fonte dell’energia solare. Totalmente pulita, inesauribile e a costo zero!

    Non ho alcun titolo per commentare tecnicamente, però ricordo che quando ero bambino, con una semplice lente d’ingrandimento degli occhiali da vista, sulla spiaggia o in montagna, mi divertivo a provocare sulla pelle un calore insopportabile concentrando i raggi solari mediante la lente. Questo in misura microscopica. Tradotto in misura macroscopica, quanta energia si potrebbe ricavare e accumulare in mancanza di sole? Sarebbe una ricerca affascinante e gratificante per l’intero consesso umano!

    Fino a quando l’«amore per il potere» e l’interesse economico di una élite dominerà, mefistofelicamente, sul beatifico «potere dell’Amore», l’Umanità e Madre Natura non avrà mai pace e sarà perennemente massacrata.

    Come potrà emergere e dominare il «potere dell’Amore», equivalente a riconoscere DIO Sommo Bene?

    Semplicemente approfondendo e diffondendo la conoscenza di Eascioblog. Non aggiungo altro, tanto basta!

    ************

    P.S.: Cosa prevedo molto probabile dall’esperienza acquisita negli ultimi 3 anni? Prevedo che non ci sarà nessuno che onorerà la propria incommensurabile dignità di uomo, che ritengo esattamente uguale alla mia.

    Riceverò consueta paradossale indifferenza. Nessuno avrà niente da domandarmi per chiarire e dissolvere ragionevoli dubbi e perplessità!

    A me, comunque, andrà sempre di bene in meglio. Riterrò i miei simili non imputabili d’alcunché in quanto, al mio cospetto, tutti totalmente incapaci d’intendere e liberamente volere (cfr. analoga sentenza su di me), come fossero bimbi innocenti da 1 a 10 anni. Irresponsabili!

    In tale evenienza posso beatamente proclamare di aver così dimostrato di essere sulla terra un comune mortale superiore a qualsiasi Dio, predicato da ogni grande Religione e teorizzato dalla Filosofia maggiormente accreditata, come quella di Emanuele Severino, filosofo dell’Essere, mio ex maestro e punto di riferimento filosofico, quando lo conobbi nel Gennaio 1997.

    Infine, credo di aver risposto divinamente alla recente affermazione di Benedetto XVI: «Se Dio non ci fosse bisognerebbe inventarlo». Appunto, la mia invenzione, a beneficio incommensurabile dell’ITALIA nel 150° Anniversario dello Stato Unitario, dell’Europa e Nazioni di tutti i Continenti.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.71) 15 marzo 2011 19:10
    Damiano Mazzotti


    A chi vuole avere più notizie relative alla fusione fredda e ai proiettili all’uranio segnalo questo libro: "I segreti delle tre pallottole" (www.edizioniambiente.it, 2010).

    Gli autori sono Maurizio torrealta di Rai-News24, Emilio Del Giudice (professore universitario)

    Potete cercare i loro articoli anche su www.rivistapaginauno.it

  • Di Geri Steve (---.---.---.33) 20 marzo 2011 19:09

    Bell’articolo, ma non concordo su tutto.

    E’ stato giusto passare dallo slogan: NUCLEARE, NO GRAZIE a quest’altro: NUCLEARE, NON TI PUOI FIDARE : infatti puo’ essere vero che non si potra’ fare a meno del nucleare, ma il punto e’ che non ci si puo’ fidare dei nostri politici e di queste lobbies nucleariste.

    Se dovremo produrre energia elettrica anche con il nucleare, sara’ bene produrne il meno possibile e soltanto con reattori di quarta generazione, se e quando saranno pronti.
    In Francia hanno investito troppo sul nucleare, perche’ loro hanno l’uranio e non sono a rischio sismico, quindi nel frattempo va benisssimo acquistare da loro elettricita’ a basso prezzo: non e’ vero che le loro centrali siano vicine, comunque sono sempre oltr’alpe, e anche le loro scorie.

    Geri Steve

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