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Ecco "Black Out", il libro che racconta il lockdown della cultura e dell’arte

Raccontare il lockdown attraverso le varie forme dell’arte: musica, letteratura, cinema, teatro, dance, pittura, scultura, tv, radio, web. Questo è il tema portante del primo lavoro editoriale realizzato da The Walk of Fame, magazine specializzato nel campo dell’immaginario collettivo. Black Out – dietro le quinte del lockdown è una testimonianza dell’impatto avuto dalla pandemia di Covid-19 sull’universo culturale italiano, e non solo.

Con riferimento al periodo clou, avutosi tra febbraio e giugno 2020, propone al suo interno interviste esclusive, riflessioni e articoli pubblicati dalla redazione di The Walk Of Fame durante quei giorni. Questi ultimi sono rimasti invariati nei tempi verbali affinché, nel rileggerli, il lettore possa rivivere le stesse suggestioni di quelle settimane. Un focus originale su un tempo sospeso, fatto di quartieri dalle strade deserte ma con finestre e balconi carichi di suoni, immagini, storie e aneddoti per esorcizzare la paura e per virare le luci al grigio.

Un diario collettivo scritto senza soluzione di continuità per non dimenticare ciò che è stato. Una volontà, quella messa su carta dalla redazione del magazine, di celebrare il lato artistico dell’essere umano, vero antidoto alle straordinarie difficoltà vissute durante la più grave crisi dal post Seconda Guerra Mondiale. Senza la musica, il cinema o la letteratura, saremmo stati in grado di affrontarla ugualmente?

Diviso in capitoli tematici, il libro tiene conto anche dei cambiamenti e delle difficoltà riscontrate nei vari settori artisti, sia per chi produce cultura, sia per chi ne fruisce. Cinema e teatri chiusi, concerti cancellati, interi tour e produzioni rinviati al 2021 con l’unica magra consolazione della musica in diretta streaming.

Ma il libro, tuttavia, rende anche giustizia ai tanti tentativi coraggiosi di provare, con coraggio e determinazione, a portare avanti gli spettacoli dal vivo nel rigido, ma essenziale, rispetto delle regole. Dinamiche e vicissitudini che accomunano piccoli protagonisti dell’underground locale a nomi sacri del panorama internazionale.

Così Federico Falcone, editore e direttore responsabile di The Walk Of Fame: “L’obiettivo alla base della stampa di Black Out è duplice: da un lato vi è la volontà di rimarcare, una volta di più, l’importanza del settore cultura in Italia, imprescindibile volano di valori umani e fondamentale perno cui far ruotare l’economia del Paese. Nelle sue numerose sfumature vede coinvolte milioni di figure professionali, non solo artistiche. Parliamo di tecnici, teorici, operatori e professionisti di tutte quelle categorie indispensabili per portare avanti il mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento, sia esso musicale, cinematografico, teatrale o letterario. Proprio loro in questi mesi sono stati investiti da una crisi senza precedenti”.

“Dall’altro lato, però, vi è la necessità di ridare fiducia, speranza e coraggio a quei settori che ora zoppicano, che faticano a riprendere la normale attività e che non hanno riferimenti certi per ripartire. Il futuro, senza troppi giri di parole, è grigio e pieno di incertezze. Rischiamo, purtroppo, di perdere molti dei nostri servizi culturali attualmente attivi su tutto il territorio nazionale. Black Out vuole accendere un ulteriore faro su queste gravità e, quindi, contribuire al rilancio di quel mondo dell’immaginario collettivo traino della nostra società, del nostro modo di vivere e pensare e senza cui, forse, non saremmo stati in grado di affrontare questa pandemia”, conclude Falcone.

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