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 Home page > Attualità > Cronaca > E’ ufficiale: l’attentato a Belpietro era una bufala

E’ ufficiale: l’attentato a Belpietro era una bufala

 
Fummo i primi a rilevare e mettere per iscritto - nell'ottobre scorso - le tante anomalie del caso-Belpietro. Nessun riscontro. Nessuna immagine. Nessuna impronta. Nessuna traccia. Nessuna testimonianza. Zero prove, ed un'infinita serie di stranezze e contraddizioni. Ma si gridò immediatamente agli "anni di piombo", alla "fabbrica dell'odio", all'"antiberlusconismo a mano armata", non so se vi ricordate, per poi puntare il dito sui soliti "mandati morali": colpa di certi giornalisti, di certi blogger, di certi politici, e pure di certi social network, se quel misterioso figuro travestito da finanziere provò a far fuori il Direttore di Libero.

Ora è ufficiale, i Pm hanno chiuso le indagini:

"Non ci fu alcun attentato".



Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.81) 13 aprile 2011 14:37



     Come mai in questo caso nessuno viene fermato per " Procurato Allarme ? Mi sa che gli arresti valgono solo per i tapini e non per i giornalisti tutelati dall’Innominato !

  • Di (---.---.---.138) 13 aprile 2011 17:44

    Non basta. Bisogna ancora capire in base a quali elementi di fatto la procura ritiene che “non c’è ragione di dubitare” delle parole dell’agente di scorta, dal momento che ‒ appunto ‒ non ci sono riscontri, né immagini, né impronte, né tracce, né testimonianze, né prove, e c’è invece un’infinita serie di stranezze e contraddizioni circa la presenza d’un malintenzionato (ladro o rapinatore che fosse) in quello stabile quella sera. Se degli elementi di fatto esistono, la procura avrebbe potuto (e forse dovuto) chiedere la prosecuzione delle indagini, invece dell’archiviazione, per non rischiare di lasciare a piede libero un pericoloso malvivente di cui evidentemente sa qualcosa. E se invece questi elementi di fatto non esistono, allora, con buona pace della procura, ci sono serie ragioni di dubitare della ricostruzione fornita dall’agente di scorta: tanto serie che dovrebbero portare a un’indagine a suo carico per il delitto di simulazione di reato (e non semplicemente procurato allarme).

  • Di pv21 (---.---.---.191) 17 aprile 2011 18:29

    Con la B? >

    B di Belpietro, vittima delle allucinazioni di un caposcorta "stressato".
    B di Berlusconi, vittima del gesto inconsulto di uno "psicolabile".
    B di Bossi, vittima della sua segretaria che “non ricorda” la ditta che ha rimosso le “cimici”.
    B di Brigandì, vittima del sospettato trafugamento di vecchi documenti riservati del Csm da usare contro i PM di Milano.

    Forse è Tutta colpa di Carosello se anche la politica non rinuncia a spot e gossip …

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