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 Home page > Tribuna Libera > E’ il momento del coraggio!

E’ il momento del coraggio!

Scalfari, nel suo editoriale di domenica primo agosto, ci ha detto che le elezioni anticipate sono da evitare perché lo scontro tra i partiti in campagna elettrorale, avrebbe riflessi negativi sulla nostra economia e in particolare sui titoli di debito pubblico di prossima scadenza. La cosa migliore per il fondatore di Repubblica è un governo di transizione.
 
Ma oggi è il momento delle scelte di ampio respiro, delle scelte coraggiose e del rischio. Non è il momento dei tatticismi e dei giochi di partito. Quando il Paese va in rovina, c’è necessità di riforme rivoluzionarie in grado di ridare slancio alla nostra economia in un contesto globale.
 
Non è la campagna elettorale lo tsunami che si abbatterà sulla nostra economia, ma quella situazione di incertezza e di logoramento che invitabilmente graverà sul governo in seguito alla rottura nel PDL, e soprattutto quelle scelte sbagliate (la politica dei tagli indiscriminati, l’assenza di una politica industriale) che hanno frenato e frenano lo sviluppo e distruggono il nostro futuro.
 
Ma come si fa ad auspicare un governo di transizione quando il processo di globalizzazione ci impone di rivoltare la nostra economia come un pedalino. E che potrebbe fare un governo di transizione? Potrebbe continuare la politica tremontiana dei tagli, ma questa è sbagliata e non sufficiente, potebbe fare la riforma della legge elettorale, ma questa non basta, potrebbe fare il feralismo e con quali risorse? Rispetto ai nostri bisogni un governo di transizione non è risolutivo.
 
Occorre delineare un nuovo modello di sviluppo che privilegi la innovazione e la ricerca sui tagli e sulla riduzione del costo del lavoro quale fattore competitivo, disegni una nuova mappa industriale sacrificando i settori deboli e lanciando quelli forti, sostenga la formazione di diritti globali e di una politica globale in sede europea, sviluppi gli interssi collettivi e freni quelli individuali. Può fare questo un governo di transizione? No i tatticismi non funzionano, ma scelte politiche chiare e forti e coraggiose.
 
E allora meglio andare alle elezioni. E’ il momento che gli italiani si sveglino dal torpore, e scelgano tra una politica di soli tagli e una politica che accompagna tagli ed incentivi allo sviluppo, tra chi punta alla riduzione del costo del lavoro e chi punta alla innovazione e alla ricerca, tra chi vuol navigare a vista e chi vuole una politica industriale corente rispetto alla globalizzazione ,tra chi grida viva Mangano e chi grida viva Falcone e Borsellino.
 
Certamente l’opposizione non ha ancora individuato un’alternativa, ma come disse Montanelli, turiamoci il naso e facciamo le nostre scelte, perché una cosa è certa, non possiamo continuare con un governo che pensa prima agli interessi del capo e poi agli interessi del Paese.

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