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Due vittorie per l’Italrugby

In attesa della finestra di test match della Autumn Nations Series, si sono fatti notare i ragazzi della nazionale under 18 e quelli del rinato progetto Italia A

Due vittorie questa settimana. Ben due vittore, e vittore che si fanno piacere, ma che danno una seppur piccola speranza per il futuro del rugby italiano che da troppo tempo si trova affossato in una situazione tutt'altro che piacevole e di non facile risoluzione vista la lunghissima serie di sconfitte subite nel torneo delle 6 Nazioni.

Ma andiamo in ordine.
Iniziamo con l'inaspettata e fragorosa vittoria degli Azzurrini contro la pari categoria dell'Irlanda. In quel di Treviso l'Italia ha magistralmente domato gli irlandesi con un primo tempo giocato alla pari e un secondo dove ha letteralmente dilagato nel punteggio andanto a chiudere il match per 41-10. Poco da dire sulla loro prestazione, sappiamo benissimo che le squadre giovanili italiane sono più che all'altezza del compito assegnatogli. Sappiamo anche tutte le problematiche che seguivano i giocatori una volta entrati nel mondo dei senior, dove molte promesse venivano dimenticate e non fatte giocare (tanti, troppi i ragazzi che hanno lasciato il mondo del rugby non avendo reali prospettive), problematica forse ora in fase di risoluzione. Sappiamo anche che il progetto accademie sarebbe anche più funzionale se non fosse stato relegato al centro nord italia.


Perciò ci limitiamo a goderci la vittoria, ringraziando gli irlandesi per la meta tecnica che ha facilitato il lavoro dei ragazzi ed esultiamo per la meta finale, quella di Scalabrin, segnata a tempo scaduto.

Continuiamo poi con l'Italia A. Progetto nuovamente messo in funzione dopo tre anni di inattività e una a dir poco imbarazzante prestazione nella allora Nations Cup. Nuova messa in opera che ha fatto molto parlare i giornali del settore visto che questa volta porta in campo reali potenziali giocatori, assieme ad alcuni veterani, della nazionale maggiore.
Ange Capuozzo, Ion Neculai, Lorenzo Canone, Leonardo Marin (vero mattatore della partita) solo per fare alcuni nomi.
Italia A inizia male avendo alle spalle soltanto una settimana di preparazione, anche se con la squadra allenata da Crawley. Non coesi, non ben organizzati, nervosi e, va detto, con alcuni giocatori con preparazione tecnica di almeno una spanna sopra il resto della squadra. Ciò rischia di rendere facile la vita alla Spagna visto l'alto numero di falli commessi nel primo tempo dagli Azzurri. Il risultato è una brutta vittoria per l'Italia per 11-13 quando poteva essere un risultato ben più alto.
Non tutto è da buttare nella Italia A, capiamoci. Soltanto è una squadra che ha bisogno di maggiore tempo per essere perfettamente rodata.

Materiale fotografico di Walter Delgirolmo

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