Diritto d’autore: anche Gigi D’Alessio, dopo Fedez, lascia la SIAE
Il celebre cantautore napoletano lascia la SIAE e sceglie la giovane Soundreef per la tutela dei propri diritti d'autore. E' il secondo big dopo Fedez a cambiare società di intermediazione. D'Alessio: "Altri mi seguiranno". La concorrenza a SIAE è realtà.
Colpo di scena ma nemmeno tanto. Un altro big lascia la SIAE per farsi rappresentare da SOUNDREEF nella gestione dei diritti d'autore. Dopo l'uscita di Fedez ora tocca infatti a Gigi D'Alessio.
Avevamo previsto ampiamente che nel momento in cui il monopolio SIAE sarebbe iniziato a vacillare sarebbe bastato il coraggio di un artista per far seguire a ruota molti altri nella scelta di cambiare società di gestione dei diritti d'autore.
E così Gigi D'Alessio scegli Soundreef, una delle due competitor insieme a Patamu, attualmente alternative in Italia a SIAE.
Tutto ciò è possibile grazie agli effetti della direttiva europea Barnier che di fatto lascia agli artisti la possibilità di scegliersi la società di intermediazione con massima libertà anche se il governo italiano non ha ancora provveduto al recepimento della direttiva e pare stia facendo di tutto per difendere il monopolio della SIAE, oggetto ormai di moltissime contestazioni soprattutto all'interno degli stessi associati.
D’Alessio, forte di 20 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e con un repertorio di circa 750 brani (uno dei più grandi della discografia italiana) ha incaricato dal 1 gennaio 2017 di riscuotere i propri proventi musicali Soundreef, prima Entità di Gestione Indipendente in Europa, riconosciuta dal Governo inglese ai sensi della nuova Direttiva UE.
“Siamo felicissimi. – ha commentato Davide D’Atri, fondatore e amministratore delegato di Soundreef – L’arrivo di Gigi testimonia che siamo sulla strada giusta dell’innovazione, e della necessità di cambiare garantendo meglio tutti, soprattutto i più deboli. Con la direttiva Barnier l’Unione Europea ha preso atto della rivoluzione digitale in corso e della conseguente fine dell’era dei pochi monopoli che ancora resistono come quello italiano della SIAE. Credo che presto assisteremo ad un effetto domino. Abbiamo tanti contatti in fase avanzata di artisti che hanno espresso la volontà di cambiare, esercitando la libertà che la Direttiva riconosce loro”.
Felice anche il cantautore partenopeo che rimarca come l'interesse per Soundreef sia nato soprattutto per la trasparenza e velocità nelle rendicontazioni. "SIAE - spiega D'Alessio - non offre invece un servizio analitico di rendicontazione".
Gigi D'Alessio spiega che per lui non è stata una scelta facile ma di aver creduto nel progetto di questi giovani e nel libero mercato.
"Laddove c’è il monopolio il mercato non cresce. Sono certo - ha concluso Gigi D’Alessio - che tanti altri colleghi ci seguiranno su questa strada”.
Oggi ciascun autore è libero di affidare la gestione dei propri diritti d’autore a qualsiasi società autorizzata, a prescindere dal Paese di residenza.
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