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Dall’Ucraina nuove prove di crimini di guerra della Russia

Nelle ultime settimane, nel corso di attacchi contro aree civili densamente popolate dell’Ucraina, le forze russe hanno portato a termine numerosi attacchi indiscriminati, qualificabili come crimini di guerra.

La prima ricerca sul campo condotta da Amnesty International, le cui conclusioni sono state rese note ieri, ha verificato attraverso prove materiali, l’uso di bombe a grappolo il cui uso viola il diritto internazionale.

Il 28 febbraio, tre attacchi simultanei partiti da lanciarazzi multipli hanno colpito la parte settentrionale della città di Kharkiv uccidendo almeno nove civili, inclusi bambini, e ferendone almeno altri 18.

Il ricercatore sulle armi di Amnesty International ha esaminato di persona una serie di prove materiali rinvenendo frammenti di bombe a grappolo del modello 9N210 o 9N235 (vedi foto).

Anche il quartiere Saltivka di Kharkiv è stato ripetutamente preso di mira durante l’assedio della città. Vi sono stati almeno 22 attacchi, tra il 27 febbraio e il 16 marzo, da cui sono emersi danni ad aree civili, tra cui scuole, aree residenziali, mercati alimentari e un deposito di tram. Le foto degli attacchi mostrano resti di razzi Smerch e di bombe a grappolo in tutta la zona.

In precedenza, Amnesty International aveva documentato attacchi contro civili riparati in una scuola materna nella regione di Sumy e un attacco aereo che aveva ucciso dei civili in coda per il cibo a Chernihiv.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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