• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Denaro. Ce n’è o non ce n’è?

Denaro. Ce n’è o non ce n’è?

Se avete bisogno di denaro e andate da una finanziaria, il tasso debitore per voi è del 10%. Se avete del denaro risparmiato e lo mettete in banca, il tasso creditore per voi è pari a zero e forse, con le spese, è un tasso negativo.

Viviamo un momento storico in cui le leggi dell’economia non valgono. Anche il semplice ragionamento dell’uomo della strada, del cittadino medio, non riesce a comprendere cosa stia avvenendo in Italia, anche nel settore del risparmio.

Se ipotizziamo il costo di una struttura bancaria pari al 4% del denaro che ha in cassa, la banca dovrebbe fornire il denaro al 6-7%, e guadagnare abbondantemente. Se invece la banca avesse bisogno di denaro, potrebbe pagarlo almeno il 3% al risparmiatore ed erogarlo al 10% al debitore. Questo non avviene. Perché?

Si era detto che le banche erano in crisi di liquidità. Adesso non se ne parla più. Adesso si dice invece che, grazie allo scudo fiscale, rientreranno in Italia capitali dall’estero con i quali, la mafia, potrà comprare a basso prezzo industrie e immobili commerciali.

Quindi il denaro in Italia c’è, ma è della mafia ed è in grado di condizionare la politica economica dello Stato. Andiamo bene! Ogni giorno viene scritto di tutto e il contrario di tutto. La realtà che abbiamo davanti agli occhi esprime una realtà che può essere vista, a seconda del colore degli occhiali che si indossano. Con gli occhiali rosa, l’Italia è un paese bellissimo, che va benissimo e che confrontato a tanti altri è veramente il paese del Bengodi. I capitali viaggiano per il mondo alla velocità della luce e possono fare la fortuna di una nazione o distruggerla. Noi siamo nel periodo opaco, altri vanno benissimo.



Ricordate l’Albania? Un paese assolutamente a zero in tutti i settori economici, sociali e civili. Sono trascorsi pochi anni ed un industriale albanese ha comprato la squadra di calcio del Bologna e promette grossi acquisti. Riciclaggio di denaro sporco? I capitali iniziali di questo personaggio sono assolutamente sconosciuti.

Faceva il cameriere in un ristorante e poi è diventato milionario (di euro). Se andiamo a vedere la storia di tanti personaggi, l’accumulazione originaria di tanti loro capitali deriva o da atti di pirateria o da contrabbando o da commercio di armi e droga. Poi, una volta decollati economicamente, questi eroi, a poco a poco, riescono a far dimenticare il loro passato e diventano stimatissimi nel loro paese, tanto da assurgere alle massime cariche dello Stato.

Il pirata Drake diventò il nobile Sir Drake, vedrete che l’albanese, nuovo presidente del Bologna, diventerà un giorno presidente dell’Albania.
 

Commenti all'articolo

  • Di Lo scudo (---.---.---.95) 8 ottobre 2009 11:18

    Caro Sganapino, vedo e rilancio: forse potresti aggiungere, mi pare importante, che sui risparmi depositati in banca l’interesse bancario lordo (già magro) ci arriva decurtato del 27% di trattenuta fiscale. Quindi: non solo si tratta, per qualunque persona onesta, di denaro sul quale nella maggior parte dei casi si sono già pagate imposte (penso in particolare ai redditi da lavoro dipendente dei piccoli risparmiatori, soggetti a ritenuta Irpef alla fonte), ma ancora si tassano i magri interessi come se il risparmio rappresentasse un lucro o un lusso.
    Confrontiamo diversi tipi di "risparmio":

    • questo del piccolo correntista bancario/postale: già tassato (circa dal 20% al 40%); gli interessi sono tassati al 27%;
    • oppure, l’altra soluzione: evasione fiscale (tassazione 0%! Situazione illecita); successiva fruizione di scudo fiscale (tre le occasioni in meno di 10 anni, in media una ogni tre anni) con applicazione di trattenuta 5% e regolarizzazione della situazione di fronte alla legge!
    Tu, da economista, quale soluzione troveresti più ragionevole...? Con la seconda, non solo paghi differito, ma paghi dalle quattro tre alle sette volte meno!!!
    E torno alla tua domanda: i soldi ci sono o non ci sono? Se ti va di dare un’occhiata e di intervenire, su http://scudoitalia.wordpress.com trovi questa idea: se lo Stato può rinunciare a incassare le imposte dovute, accontentandosi del 5%, e di fatto premiando l’illecito dell’evasione fiscale, il minimo da dedurre è che la situazione delle casse pubbliche sia soddisfacentemente florida; dunque, lo sgravio fiscale deve riguardare ogni contribuente.
    La tua collega reporter Emilia Urso Anfuso, http://www.agoravox.it/Scudo-fiscal... , propone qualcosa in questo senso.
    La cosa più ovvia sarebbe che tutto il gettito dell’operazione-scudo fosse esclusivamente destinato direttamente ai cittadini - e non a situazioni di emergenza, che devono prevedere altre risorse, come per esempio i disastri ambientali dell’Aquila e di Messina.
    Che ne pensi? Spero in una tua collaborazione. Le casse pubbliche sono dei cittadini - non dei governanti.
    http://scudoitalia.wordpress.com/



Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares