Ora finalmente staremo più larghi.
La nave della Speranza è diventata la nave dell’Inferno.
Li chiamano immigrati, clandestini, negri.
Vengono dal mare, son giovani e forti.
Li spediscono indietro! Erano Forti, Ma ora sono Morti.
Poi magari te li trovi seduti alla pompa di benzina sotto casa.
Proprio una di quelle sere che sei indeciso.
Indeciso se pisciargli in mano o dargli quei maledetti 20 centesimi.
Poi magari te li trovi a lavare i cessi nel tuo bar preferito.
Indeciso come sempre se pisciare nella tazza o fuori,
Tanto qualcuno ci pensa.
Poi magari te li trovi a costruire il tuo tetto abusivo.
Che non sai se è in Eternit, ma nel dubbio l’hai già condonato.
Poi magari te li trovi pure a scartare nel cassonetto della Tua monnezza,
Non quella degli altri.
A fare la spesa tra le Tue ragnatele e i Tuoi scheletri nell’armadio.
Poi magari immagini pure come brucia un negro dentro.
Quando ti assumono ma sei precario, quando ti licenziano
ma prima ti mandano al Diavolo.
E tutto sommato giuri pure che non sei Razzista.
Poi spegni la Tv è l’ importante si sa, è guardare Avanti.