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Crisi economica, danni del terremoto: come fare? Basta evasione fiscale

E’ subentrata da un pezzo, morde tuttora e, purtroppo, non è dato sapere fino a quando durerà, una pesante crisi economica che, peraltro, riguarda la maggior parte del pianeta.

In aggiunta, nel nostro Paese, si è abbattuta la terribile scure - in termini di perdita di vite umane, di drammi esistenziali e di enormi danni - del terremoto a L’Aquila e dintorni.

Disagi su disagi che fanno ritornare alla mente il detto “U cane mozzica sempre allu strazzatu” (Il cane morde sempre lo straccione).

Di fronte a tali emergenze, le autorità istituzionali, il governo e i partiti, discutono e si confrontano circa i rimedi e gli interventi idonei per il superamento della crisi e, in particolare, per la ricostruzione in Abruzzo: proposte disparate che però talvolta sembrano minimali, alla stregua di compresse d’aspirina assunte per la cura della broncopolmonite.

A me personalmente, senza alcuna pretesa d’originalità, viene d’osservare che le soluzioni valide, sostanziali, vanno ricercate soprattutto nell’azione di lotta, voluta convintamene e seriamente, all’evasione e/o elusione fiscale.

Il Sole24Ore, a conclusione di un’indagine sull’infedeltà fiscale in Italia basata sui dati ISTAT dell’economia sommersa, ha quantificato in 250 - 270 miliardi di euro all’anno, l’area del sommerso economico, ossia dei redditi che sfuggono al prelievo tributario e/o contributivo.

Conseguenza? Ogni dodici mesi risultano sottratti al Fisco circa 115 miliardi di euro.

Se non esistono dubbi sull’attendibilità della fonte, si tratta di cifre terrorizzanti. E’ come dire che, senza le perdite inflitte da tale realtà, malgrado gli sperperi e gli sprechi, non si sarebbe formato il debito pubblico o che, nel giro di venti-trent’anni, si potrebbe rientrare completamente dall’attuale, faraonico fardello, del debito pubblico.

Bisogna cambiare radicalmente registro. La caccia e la lotta ai furbi - di qualsivoglia dimensione - che non pagano le tasse, deve diventare dura, implacabile.

I rei scoperti e accertati vanno puniti, non solo con pene restrittive della libertà, ma anche con il lavoro obbligatorio durante la detenzione, in modo che si automantengano e paghino i costi delle strutture carcerarie.

La faccenda è ormai indifferibile e assolutamente vitale. Non si lasci nulla d’intentato per sistemarla. Si ricorra, al caso, anche all’aiuto e alla collaborazione, con costi ovviamente a nostro carico, del governo degli Usa dove, come noto, le tasse sono corrisposte da tutti e su qualunque reddito, così da mettere finalmente a regime, anche da noi, un’efficiente macchina fiscale e far dare allo Stato ciò che è dello Stato.
 

Commenti all'articolo

  • Di Geppo (---.---.---.184) 29 settembre 2009 13:58

    Scoprire gli evasori è più facile di quanto si possa credere, ma faccio fatica a capire come mai, nonostante un corpo militare messo lì apposta, la Guardia di Finanza, non ci sono poi grandi risultati.
    Inizio a temere che non ci sia poi tutta questa voglia di fermare l’ evasione....ci sono troppo interessi in gioco e troppe connivenze da disturbare.
    La dimostrazione è data dalle varie scuse che si moltiplicano ogni giorno, per ultima la questione dell scudo fiscale.
    Con o senza scudo si evade ugualmente, invece si discute solo su quello proprio per distogliere in questo periodo la vera analisi da portare avanti. Se ne fa una questione politica, non di concretezza.
    E non dimentichiamoci l’evasione dei dipendenti, sì...proprio la loro......... tutti sappiamo che la maggior parte delle aziende danno il "minimo" all’assunto, per poi integrarlo con cifre fuori busta. E’ così dappertutto..... Però i sindacati non ne parlano, chissà perchè.
    Per me l’evasione è un male sociale che riguarda tutte le categorie e non solo quelle che non si possono difendere o che non fanno parte di qualche casta.
    Per concludere: Valentino Rossi doveva allo Stato 138 milioni di Euro........ eppure ha patteggiato a 18 milioni, credo..... che ingiustizia! Un mio amico ha evaso, per errore del proprio commercialista, qualche centinaio di Euro e gli è arrivata una cartella esattoriale col 120% di mora....fate voi se questa è giustizia. Tutti noi odiamo gli evasori , ma poi li esaltiamo (vedi i vari Fisichella, Pavarotti, Maradona, ed altri), tutta gente vip che non ha mai pagato per i propri sbagli.
    E’ la mentalità degli italiani che va cambiata.

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