Creatività nella protesta ma mai giustificare la violenza
Un recente articolo intitolato “Saviano il telepredicatore” apparso su Micromega, criticava lo scrittore per aver definito in una lettera aperta imbecilli i pochi o molti facinorosi che hanno inficiato la manifestazione del 14 dicembre scorso a Roma con atti di violenza e vandalismo, passando inevitabilmente dalla parte del torto nei confronti dell’opinione pubblica, ma soprattutto fornendo stupidamente al governo legittimità e giustificazione nel reprimere con i manganelli e gli arresti una sacrosanta manifestazione che doveva essere assolutamente pacifica per sortire buoni effetti.
Ora, si può criticare Saviano per le sue simpatie per Israele, per far guadagnare
A mio parere serve solo intelligenza e tanto buon senso, mai e poi mai la violenza. Serve raccontare, raccontare, raccontare senza sosta le storture del sistema economico-finanziario mondiale; questo si deve far saper ai giovani che conoscendo bene simile perverso sistema, possono meglio difendersene e combatterlo con più efficacia. Informiamoci bene e raccontiamo ai giovani come stanno le cose, ma non giustifichiamo mai, in nessun caso, la violenza come se fosse la sola alternativa per cambiare il mondo: guai se fosse così! Un tempo forse erano necessarie le rivolte violente e cruente, perché c’era meno consapevolezza, meno cultura, più disagi e molta miseria anche e soprattutto interiore e spirituale, cosicché il sentimento umanitario era ancora rozzo e molto limitato, ma oggi…
I giovani hanno bisogno di guide mature e illuminate non “autorevoli” giustificazioni della violenza "perché è il solo modo per farsi ascoltare dopo due anni di proteste inascoltate". Queste sono frasi fatte, e non certo quella che la violenza è controproducente, inutile, barbara e distante anni luce dai valori civici e umanitari che ci distinguono dal resto del mondo animale. Questo è un assioma universale per chi ha il privilegio di appartenere al genere umano. Intorno a tale assioma si devono e si possono costruire, con la creatività che ci caratterizza in quanto essere umani, tutte la manifestazioni di protesta che riusciamo a immaginare. Se i giovani manifestanti di Roma non sono riusciti a prendere nettamente le distanze dai facinorosi e anzi più o meno velatamente li giustificano, dando ad esempio il pretesto al ministro
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