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Cosa possiamo fare per la pace? Semplice, appendiamo una bandiera

Prima della seconda guerra in Iraq le città italiane, quelle della Toscana in testa, assistettero ad una strana nevicata: dovunque granelli multicolore con la scritta pace erano appesi alle finestre. Mi ricordo una dichiarazione di Bertinotti ed una di Gino Strada, che all’unisono dissero di essersi commossi ad attraversare a passo d’uomo con le auto le città.
Era una manifestazione forte e pacifica della volontà dei cittadini italiani, era scritto ovunque, persino sul retro di alcune macchine: l’Italia ripudia la guerra.

Andò come andò, e lo stesso vale per il Libano o l’Afghanistan, o ancora l’Iraq stesso ad oggi, di pace non se ne parla. Come per i migliaia di focolai di guerra che continuano a spargere sangue ovunque. Le bombe cluster continuano a germinare sulla superficie della terra, ed ancora molti bambini perderanno nel migliore dei casi alcuni arti raccogliendole.
Magra consolazione arrivare a deprimersi a tal punto da dare totalmente ragione a Freud ed Einstein sostenendo che poco ci si può fare, la guerra è insita nell’uomo.



Ma torniamo alle bandiere, a quel gesto. Se io chiedessi a cento persone a caso se siano contrari o favorevoli alla guerra, la quasi totalità mi risponderebbe di essere contraria. Ed esporrebbe una bella bandiera per la Pace.
Ma se andassi oltre ed iniziassi a chiedere: volete che il costo della benzina si abbassi? Volete che i vostri vestiti continuino a costare così poco? volete che il vostro tenore di vita rimanga tale e quale quello di oggi, magari con margini di miglioramento? riuscireste a fare a meno di parte dell’acqua o dell’elettricità, di uno o più elettrodomestici?

Tranne che all’ultima domanda risponderebbero tutti sì. E allora ci sarebbe una conclusione da trarre: sono contrari alla guerra, ma favorevoli al benessere per quel 25% del mondo che essa produce assoggettando popoli chiamati del terzo mondo.

Ma è molto più semplice non spingersi verso questo confine, ed appendere una bella bandiera colorata al terrazzo, che dopotutto, dà anche un po’ di colore.

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