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Combustibili fossili. Il Parlamento scozzese: "Senza se e senza ma, no al fracking"

Segnali non vincolanti di messa al bando del fracking: ‘crescente consenso sul fatto che fermare il cambiamento climatico significa dire no ai nuovi combustibili fossili come il gas estratto con il fracking’.

di Deirdre Fulton, redattore per Common Dreams per Pressenza London

Mercoledì il Parlamento scozzese ha approvato una mozione a supporto di un’immediata messa al bando del fracking, creando così un potenziale atto finale sul controverso metodo di estrazione dei combustibili fossili.

La mozione, avanzata dai laburisti, dichiara: “Questo parlamento riconosce che, per attuare gli obiettivi scozzesi relativi al cambiamento climatico e proteggere l’ambiente, deve esserci un’immediata messa al bando del fracking in Scozia”.

Dopo l’astensione dei membri del Partito Nazionale Scozzese (SNP), la mozione è passata con 32 voti contro 29. L’SNP ha annunciato una moratoria sul fracking lo scorso gennaio, ma si è fermato, a meno di un’immediata messa al bando, per permettere ulteriori ricerche.

The Guardian riporta:

Il portavoce del Partito laburista scozzese sull’ambiente, Claudia Beamish, che ha presentato l’emendamento, ha immediatamente richiesto al governo SNP di chiarire la propria posizione dopo il voto, che non crea politiche vincolanti ma rappresenta, così presto, una significativa sconfitta per l’SNP in questa nuova legislatura.

Beamish ha affermato: “Il governo SNP deve ora chiarire se vuole rispettare o meno la volontà del parlamento e introdurre un’immediata messa al bando del fracking. Sarebbe oltraggioso per questo importante voto essere ignorato.

“Non si sono dubbi sulla scienza – per rispettare i nostri obiettivi sul cambiamento climatico e proteggere il nostro ambiente abbiamo la necessità di sviluppare fonti di energia a basso contenuto di carbonio, non un altro combustibile fossile. La posizione dei laburisti è chiara: senza se, senza ma, no al fracking”.

Secondo The Scotsman:

La segretaria dell’Ambiente Roseanna Cunningham aveva affermato in precedenza che l’opinione pubblica in Scozia avrebbe giocato un ruolo chiave nella decisione ministeriale di imporre o meno un’immediata messa al bando del fracking.

Il ministro dell’energia Paul Wheelhouse prenderà una decisione, ma non è verosimile che questo avvenga prima dell’estate.

“E’ fantastico che il Parlamento scozzese abbia votato per la messa al bando del fracking e abbia inviato questo chiaro messaggio al Governo affinchè la implementi” ha detto Mary Church, leader delle campagne di Friends of the Earth Scotland.

“E’ anche chiaro dal voto di oggi che esiste un consenso crescente sul fatto che fermare il cambiamento climatico significa dire no ai nuovi combustibili fossili come il gas estratto con il fracking”.

Ha aggiunto: “Ci aspettiamo una maggiore urgenza da parte del Governo scozzese per porre fine all’incertezza delle comunità che affrontano l’estrazione non convenzionale dei combustibili fossili in tutta la Scozia”.

 

Traduzione dall’inglese di Matilde Mirabella

Questo articolo è stato pubblicato qui

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