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 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > Clonare i mammuth dal sangue di 10mila anni fa? Si può fare (forse)

Clonare i mammuth dal sangue di 10mila anni fa? Si può fare (forse)

 
"È il corpo di mammuth adulto meglio conservato che sia mai stato trovato". Il merito dell'incredibile scoperta va a un'equipe internazionale di archeologi e paleontologi, arrivati dalla Russia agli USA, passando per la Moldavia e la Corea del Sud.
 
"È un enorme ammasso di carne rossa, la pelle e i peli sono in ottime condizioni. Sembra un pezzo di carne di un animale appena abbattuto", a parlare è Semyon Grigoriev del Mammoth Museum, un'istituzione dell'Università di Jakutsk in Siberia. La notizia è stata riportata Siberian Times
 
La scoperta ha mandato in fibrillazione la comunità scientifica internazionale. Il sangue ritrovato, insieme alla carcassa, apre infatti scenari inediti in merito alla mappatura del genoma del mammuth, in corso già da diversi anni. 
 
La speranza degli scienziati è quella di trovare "cellule vive" che permettano di recuperare il DNA nucleare della creatura. Il passo successivo è da film di fantascienza: clonazione
 
"Parlano tutti di clonazione - continua Grigoriev - ma bisogna capire che si tratta di un processo estremamente difficile. Ovviamente, ci auguriamo di trovare quelle che vengono chiamate in gergo 'living cells' dai campioni". Ma si tratterebbe comunque solo di una delle diverse fasi che renderebbero possibile una clonazione. 
 
 
"La domanda successiva è: come servirsi di un elefante nel processo di clonazione?" L'evoluzione, spiega lo scienziato, ha portato nel corso dei millenni alla differenziazione di due specie diverse: mammuth ed elefanti. 
 
Se l'équipe sud coreana, che sta lavorando attualmente alla sintetizzazione del DNA, non dovesse riuscire nell'impresa, bisognerebbe ricavare i frammenti mancanti da un DNA creato artificialmente in laboratorio. Un po' come gli scienziati di Jurassik Park, che sintetizzano il DNA dei dinosauri partendo da quello di una rana... 
 
Nel primo caso la clonazione potrebbe avvenire in tempi relativamente brevi: diciamo una decina d'anni. In caso contrario il processo sarebbe più lento, si parla di 50 o 60 anni minimo. Comunque vadano le cose, la scoperta fatta in Siberia apre scenari inediti. Gli scienziati non riescono a tenere a freno la loro eccitazione: "Ogni minuto, ogni ora, porta con sé qualcosa di nuovo". 
 
 
Foto: Victor Makarov/Siberian Times 

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