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Claudio Scajola sconfessa la Lega Nord e tira le orecchie al candidato

Il Ministro delle Attività Produttive, notevolmente infastidito per quanto successo, ha voluto partecipare alla scuola di formazione politica del Pdl accompagnato dal giovane musulmano

“Un errore madornale l’aver escluso Gabriele Jiavril Piccardo dalle liste elettorali perché islamico, un’intollerabile discriminazione compiuta ai danni di un cittadino italiano con gli stessi diritti e doveri dei suoi pari che, in forza della Costituzione repubblicana, non può in alcun modo essere pregiudicato nell’esercizio dei suoi diritti per il suo credo religioso”: Con queste durissime parole Claudio Scajola, Ministro per lo sviluppo economico e le Attività produttive del governo Berlusconi, nume tutelare di Imperia ieri ha inteso sconfessare l’operato del candidato – Sindaco del suo partito, il Popolo delle Libertà (il prossimo sei e sette Giugno nel capoluogo dell’estremo ponente ligure si voterà per eleggere il Sindaco e rinnovare il Consigliere comunale), Paolo Strescino che, obbedendo ad un ricatto della Lega Nord, dopo averlo corteggiato lo ha escluso da una lista civica apertamente di centro- destra.

Scajola, anzi, ieri ha fatto di più facendosi accompagnare dal giovane islamico, appartenente ad una notissima famiglia di imperiesi purosangue, alla seduta conclusiva della scuola locale di formazione politica del Popolo delle Libertà. Irato il ministro, soprattutto nei confronti della Lega Nord, ha inteso specificare che d’ora in poi, sia a livello locale che a livello nazionale, il partito nato dall’unificazione di Forza Italia ed Alleanza nazionale, con l’aggiunta di alcuni cespugli minori, non si farà imporre ultimatum da chicchessia.



Lo sfogo di Scajola, oltre ad essere dettato dalla necessità di sgombrare il campo da qualsiasi equivoco in ordine ad un suo eventuale coinvolgimento nell’esclusione di Piccardo dall’agone elettorale, denota pure, sia a livello ligure che nazionale, una crescente insofferenza degli appartenenti al Popolo delle Libertà verso al Lega Nord ed alle sue posizioni xenofobe. “Noi rappresentiamo il 40% e più degli italiani, loro a malapena il 10%, perché dobbiamo farci dettare da chi conta meno l’agenda politica?” si chiedono lamentandosi i politici azzurri ed i loro simpatizzanti. A Roma come in periferia, ad Imperia come nella vicina Sanremo, la Lega Nord viene avvertita con sempre maggiore insofferenza dal Popolo della Libertà che proprio a far la figura del partito razzista e xenofobo non ci sta.

Ad Imperia la situazione stava diventando pericolosa e quindi il ministro Claudio Scajola ha ritenuto opportuno intervenire immediatamente con chiarezza. Il Partito democratico, infatti, potrebbe approfittare del clamoroso scivolone del candidato imperiese del centro-destra Strescino e costringere lo schieramento avverso a clamorosi ballottaggi sia nel capoluogo ponentino che a Sanremo, cioè in feudi tradizionali del centro- destra.

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