Cercami di André Aciman
Un affresco di amore e passione declinati in modo diverso. Una magia che coinvolge il lettore dalla prima all’ultima pagina. A mio avviso, meglio di “Chiamami con il tuo nome”.
Mi sono avvicinata ad André Aciman dopo aver visto il film “Chiamami con il tuo nome”, tratto dal suo libro. Quando ho saputo che il 28 ottobre sarebbe uscito “Cercami” l’ho prenotato. E ho fatto bene perché, a mio avviso, è meglio del primo e tanto declamato romanzo.
Poi ho avuto modo di incontrarlo e ascoltare i suoi racconti durante la serata di Zacapa Noir Festival a lui dedicata. E devo dire che, anche grazie al conduttore Carlo Annese, si è creata una magia che ha coinvolto tutti i presenti.
Se lo desiderate, potete avere una piccola idea di quanto è accaduto, ascoltando la registrazione del dialogo tra l’autore e l’intervistatore. Mi rendo conto che non è la stessa cosa, ma almeno avete modo di conoscere un po’ meglio Aciman.
Ma torniamo a “Cercami” che sarebbe riduttivo considerare il sequel di “Chiamami con il tuo nome”, anche se ritroviamo i personaggi principali.
Il romanzo è come una sinfonia che si compone di quattro movimenti – Tempo, Cadenza,
Capriccio e Da capo- che insieme formano un’armonia.
Una storia che si perde nel tempo e che trova le sue radici nella Shoah e nei campi di sterminio.
«Il tempo non proietta ombre e la memoria non butta ceneri», dice Michel, uno dei protagonisti di Cadenza. Lo stesso personaggio sostiene che il destino non distribuisce 52 carte ma solo 4 o 5 a volte logore. Che vuol dire? Che la vita spesso si ripete e noi non ce ne accorgiamo.
“Il prezzo da pagare per la vita non vissuta è sempre il tempo”, sostiene Elio.
Piccoli assaggi che non riescono a trasmettere l’atmosfera che si respira tra le pagine. Personalmente quando l’ho finito, mi sono sentita orfana e ne ho riletti alcuni passaggi. In questo caso è particolarmente difficile descrivere l’emozione struggente che abita tutto il romanzo senza raccontare la trama, ma penso che farlo sarebbe una cattiveria assoluta nei confronti dei lettori.
“Cercami” va assaporato lentamente come si fa con un cibo, un vino o un liquore per percepirne tutte le sfumature.
Amore, quanti modi ci sono per raccontarlo? Infiniti, eppure quando nasce è l’unico, il più grande, quello che abbiamo atteso per tutta la vita. E anche se non è vero, è bello pensarlo, esserne convinti.
Ed è proprio quello che accade ai personaggi di “Cercami” che in realtà è un grande affresco sull’amore e sulla passione declinati in tanti modi differenti.
Un amico, dopo aver letto il romanzo, mi ha detto: “che voglia di innamorarmi”. Credo che questa sia una bellissima recensione e uno stimolo alla lettura.
Il libro
Cercami di André Aciman
Edizioni Guanda
Disponibile in versione cartacea e digitale
Chi è André Aciman
Insegna letteratura comparata alla City University di New York e vive con la famiglia a Manhattan. Dopo "Chiamami col tuo nome", romanzo che ha segnato il suo esordio ed è diventato un film nel 2017 per la regia di Luca Guadagnino, Guanda ha pubblicato "Notti bianche", "Harvard Square", "Variazioni su un tema originale", il memoir "Ultima notte ad Alessandria" e la raccolta di saggi "Città d’ombra".
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