Calderoli insiste. Non gli è bastata la risposta del supponente Monti
Non è bastato il beffardo comunicato "cotechino e lenticchie" in cui Monti rispondeva all'interrogazione di Calderoli riguardo la cena che lo stesso Premier aveva fatto con la sua famiglia a Palazzo Chigi, risposta molto esaustiva in cui si specificavano anche cosa si era comprato e dove. Una risposta che ha fatto sorridere mezza Italia ma non lo stesso Calderoli che oggi, in un'intervista a Michele Brambilla su La Stampa, insiste:
Non s’è mai visto un presidente del Consiglio che utilizza palazzo Chigi per una cena di capodanno o di Natale
Dice l'ex Ministro, che cerca la controrisposta ad effetto (e poco elegante) riguardo l'uso del personale del palazzo che Monti ha sottolineato non aver pagato:
Forse non ci saranno stati i camerieri, anche se non mi vedo la signora Monti che sparecchia e lava i piatti.
Ovviamente non poteva mancare il riferimento che era nella mente di tutti, dopo aver letto l'interrogazione, su Berlusconi, le sue feste e le auto di servizio, ma anche lì Calderoli glissa:
Io non ho mai letto un comunicato in cui Berlusconi dice: i miei ospiti sono stati scortati da polizia e carabinieri.
Ma il problema per il deputato padano alla fine è uno: "Monti è un po' troppo supponente", ecco qual è il vero problema del Premier per un leghista duro e puro. L'aria da professorino che si è rivelata anche nella risposta, appunto.
Ma alla fine, le spiegazioni sono bastate? Nient'affatto:
Voglio una risposta nelle sedi istituzionali, non mi accontento certo di un comunicato stampa
Avanti miei prodi. No forse prodi proprio no.
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