Bud Spencer e Terence Hill nella Gold Edition della Gazzetta dello Sport

Ed eccoli qui i fantastici quattro. I primi quattro film della lunga serie prevista dalla Gazzetta dello Sport e dedicata a Bud Spencer e Terence Hill, la coppia d’oro del cinema italiano degli anni ’70 e ’80. Questi primi quattro dvd (Lo chiamavano trinità, Continuavano a chiamarlo Trinità, Più forte ragazzi e Io sto con gli ippopotami) fanno gruppo a parte perchè sono inediti in edicola e contengono alcuni contenuti extra interessanti.
I film sono in ottime condizioni e naturalmente godibilissimi, ma ovviamente il plus arriva dai contenuti speciali di queste quattro uscite. Non molti ma interesssanti. Alcune fotogallery con foto di scena dei film, i trailer dell’epoca (e riguardarli è davvero uno spasso, e soprattutto le due interviste (spezzettate sui primi tre dvd) a Carlo Petersoli (Bud Spencer) e Mario Girotti (Terence Hill).
Le interviste sono di Mario Sesti ed in realtà risalgono a qualche anno fa, ma sono decisamente interessanti e permettono, soprattuto ai non fan della coppia, di scoprire curiosità storiche relative ai loro film.
Così viene fuori che Bud non si considera un attore e ci è finito per caso, che invece Terence è stato quasi costretto e solo da Trinità in poi ha imparato ad amare il mestiere. Scopriamo che la vera svolta è stata proprio Trinità, primo film, dopo i quattro in cui già i due avevano recitato insieme, in cui la coppia prende corpo coscientemente, per merito di Enzo Barboni. Scopriamo anche come nascono i due nomi d’arte e come Bud decise di prendere il brevetto di volo.
Si parla delle vite private dei due, di come sono arrivati a diventare quello che sono.
Personalmente poi ho trovato particolarmente interessante la spiegazione di come venivano create le famose scazzottate, delle vere e proprie coreografie in cui ogni mossa era studiata al dettaglio. E rivedere quei balletti di pugni mostrati al rallentatore aiuta a capire molto e ad apprezzare.
Nota a margine. Ad un tratto Terence ricorda come per girare Più forte ragazzi rimasero per cinque mesi in Sud America. Cinque mesi! Capito perchè i film italiani di oggi non si avvicinano nemmeno lontanamente a qualcosa di paragonabile a questi?
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