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 Home page > Attualità > Ambiente > Cos’è il mini-idroelettrico: semplice, economico, ecologico

Cos’è il mini-idroelettrico: semplice, economico, ecologico

Vite di Archimede a Cerano (Novara): inaugurata la prima centrale elettrica salvambiente con salto d’acqua di soli 2 metri (questa di Cerano, 160 kW, produce 2.700 kwh/g, quanto basta per 350 famiglie). Ora è possibile fare milioni di mini-centrali elettriche dovunque passi un fiume, un torrente, un canale. Meglio se c’ è anche un vecchio mulino.
Allora non c’è alcun bisogno fare dighe e invasi giganteschi (devastare interi territori, sconvolgere paesaggi e deportarne gli abitanti). Bastano sistemi integrati di viti idrauliche in successione (ciascuna con salto di qualche metro) per produrre tutta l’energia che si vuole?
 
Comunque per ora, in Italia, 1021 Comuni hanno almeno un mini-impianto Idroelettrico (fino a 3 MW), con i quali coprono il consumo energetico dell’8% delle famiglie italiane (Legambiente, Comuni rinnovabili). Qualche esempio di mini-idroelettrico:
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● Chiomonte (TO), minidroelettrica da 40 kW, utilizza l’ acqua dell’acquedotto comunale, copre il 95% del consumo pubblico
 
● Civitella di Romagna (FC), il Mulino Tassinari (20 kW)
 
● Villa Sant'Antonio (AP), minidroelettrica di 500 kW, utilizza le acque del Canale di Bonifica.
 
Molto più grande la centrale idroelettrica (6 MW) a Gioia del Colle (Bari), ricavata dentro il gigantesco Acquedotto Pugliese.
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.171) 17 maggio 2012 16:51

    Grazie dell’articolo, sarebbe simpatico saperne di piu’ dal punto di vista tecnologico.

    Va aggiunto che, mentre i grandi invasi sono pericolosi e turbano l’equilibrio idrogeologico, in Appennino piccoli invasi possono essere molto utili per contrastare l’erosione e il disseccamento estivo; tale utilità può bilanciare i costi di costruzione e sarebbe quindi da defalcare dai costi di produzione di energia.

    Geristeve

  • Di paolo (---.---.---.38) 18 maggio 2012 09:53

    Geri ,il mini od il micro idroelettrico è la stessa cosa dell’idroelettrico convenzionale .Siccome cambia l’energia potenziale e la portata e quindi la spinta sulla turbina che determina l’energia in gioco ,cambiano le dimensioni e ,ovviamente ,i criteri costruttivi in ragione delle diverse sollecitazioni dinamiche in gioco.

    Dov’é la convenienza? La convenienza sta essenzialmente nel confronto con il costo e l’impatto ambientale che richiederebbe portare una linea di distribuzione nel sito in questione .
    Per fare un esempio banale è come dire che se abito nella foresta amazzonica mi conviene utilizzare il cellulare piuttosto che farmi portare la linea telefonica nazionale .
    Roby ipotizza una successione di "viti idrauliche" per produrre quanta energia si vuole (in linea teorica),non è proprio cosi’ perché la sommatoria dei costi di impianti frammentati ,oltre ai problemi pratici di interconnessione ,costi di mautenzione ecc.. farebbe perdere totalmente la convenienza in ragione della potenza prodotta .

    Guardate che i sistemi per produrre energia in scala maxi o mini e perfino micro sono innumerevoli ,tutti (escluso nucleare , geotermico e maree ) riconducibili al sole , la discriminante sta nel costo di produzione che si esprime tecnicamente nel "fattore di carico " , nella tipologia produttiva legata al "carburante " impiegato con relativo impatto ambientale e nella scelta di strategia politica .

    Un combinato disposto di fattori che la quasi totalità di chi interviene sui siti di discussione sul tema della produzione di energia elettrica non è assolutamente in grado di valutare per difetto cognitivo ,ragion per cui emergono delle boiate pazzesche ,spesso demagogiche o illusorie .
    ciao

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