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Blade Runner in Schools

 
Il film Blade Runner è ambientato nella Los Angeles del 2019. Harrison Ford, il cacciatore di replicanti, si muove in una città del futuro che ha due livelli, in alto domina l’ordine dei grattacieli e delle astronavi, mentre in basso vi è un’atmosfera piovosa e cupa e uomini e replicanti parlano lingue sgrammaticate. La scuola del 2010 offre un panorama per certi versi simile, anche qui vi sono due livelli ben distinti: uno basso, che si agita nei cellulari sotto i banchi, dove pulsa energia caotica e si intrecciano codici e lingue diverse. Uno alto, sopra il ripiano dei banchi, geometricamente ordinato tra lezioni e verifiche, dove tutto sembra procedere come sempre. In realtà, talvolta, mentre si tengono gli occhi fissi sulla carta, le mani digitano messaggi, sentono le vibrazioni delle risposte e gli occhi sbirciano schermi illuminati. E’ la legge del contrappasso che è scattata inesorabile: la scuola è attraversata da messaggi clandestini che contengono versioni, soluzioni di problemi di mate e molto altro. La realtà è come l’acqua, non la si può fermare. Certo si può fingere che non esista (è molto più comodo) e rifugiarsi nel mondo geometrico. Eppure ciò che sta accadendo è di una evidenza palmare, stavo per dire cellulare :-). Che cosa fare? Non vedo altra soluzione che seguire la strada che abbiamo iniziato a percorrere: prendere atto dello stato delle cose e studiare, approfondire e riflettere sulla rivoluzione che sta cambiando il mondo e la scuola. 
 

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