Bielorussia, pena di morte per il reato di alto tradimento
La Bielorussia non solo è l’unico stato europeo ad applicare la pena di morte, col metodo del colpo di pistola alla nuca, ma da qualche giorno ne ha ampliato anche la portata.
Giovedì 9 marzo il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha firmato la legge che introduce la pena capitale per i membri delle forze armate che, attraverso atti di alto tradimento, causino “danni irreparabili” alla sicurezza nazionale.
Un tipico reato da tempi di guerra. E infatti, la Bielorussia pur non avendo inviato proprie truppe oltre confine, consente sin dal febbraio 2022 alla Russia – sua stretta alleata – di usare il suo territorio e il suo spazio aereo per attaccare l’Ucraina.
A dimostrazione di quanto sia stretta quell’alleanza, sempre giovedì è entrato in vigore il reato, già previsto dal codice penale russo, di “discredito nei confronti delle forze armate bielorusse”.
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