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Belgio, preti pedofili: nuove perquisizioni nelle diocesi

La polizia ieri ha perquisito gli uffici dell’arcivescovo di Malin-Bruxelles, delle diocesi di Hasselt, Anversa e Bruges nell’ambito dell’operazione "Calice" sullo scandalo pedofiliache ha travolto la Chiesa locale.

Come fa sapere la procura federale belga, alla ricerca di dossier su alcuni religiosi citati dalle vittime, per capire se le gerarchie fossero già a conoscenza di casi di abusi e come si fossero comportate. Già nel giugno del 2010 erano state avviate dalle forze dell’ordine perquisizioni in strutture della Chiesa cattolica.

In quell’occasione il Vaticano, tramite il segretario di Stato Tarcisio Bertone, aveva attaccato paragonandole alle azioni dei “regimi comunisti”. Stavolta la Chiesa si è mostrata più collaborativa.

I primi a dover soddisfare le richieste di risarcimento delle vittime, fa sapere la conferenza episcopale belga, saranno gli autori degli abusi. “Misura che si applica ovviamente all’ex vescovo di Bruges” Roger Vangheluwe, si chiarisce, ma del quale i vescovi sostengono di non conoscere l’attuale residenza.

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