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Bagarre dopo l’articolo de "Il Fatto" che denuncia pressioni di Berlusconi su Tg1 e Agcom

Bagarre dopo l'articolo de "Il Fatto" che denuncia pressioni di Berlusconi su Tg1 e Agcom

Ci va giù pesante Di Pietro e il clima torna a scaldarsi a poco più di una settimana dal voto e dopo che Il Fatto Quotidiano, questa mattina è uscito con la notizia che ci sarebbero delle indagini in corso che riguarderebbero il Premier Silvio Berlusconi, il direttore del TG1 Augusto Minzolini e il commissario dell’Agcom Giancarlo Innocenzi.
 
“Il “regime” è stato trascritto” scrive senza mezze misure il giornale di Padellaro, che titola: "Così Berlusconi ordinò: chiudete Annozero" per poi spiegare che da alcune intercettazioni sarebbe uscito fuori che il Premier attuasse sistematicamente delle pressioni sia su Minzolini che su Innocenzi. Ce l’aveva con Annozero, Berlusconi, a causa delle puntate su Mills e Spatuzza, ma anche con Serena Dandini, colpevole di aver ospitato a pochi giorni di distanza sia il fondatore che il direttore di Repubblica, Eugenio Scalfari e Ezio Mauro. Tra le intercettazioni, sempre secondo Il Fatto, ci sarebbe anche il direttore generale della Rai Mauro Masi, il quale, però, non sarebbe tra gli indagati.
 
Un Masi che si lamentava addirittura che “Non funziona così neanche nello Zimbabwe”, frase ripresa dall’on Zanda per commentare quelle che sono le notizie. Pressioni o telefonate normali come dice Minzolini, che comunque avrebbero influito sui personaggi in questione, sia per quanto riguarda i richiami a Santoro che gli editoriali dello stesso direttore del Tg1.
 
E sarebbe difficile non collegarli anche alla decisione della stessa Agcom che ha sospeso i talk show fino alle elezioni, una decisione che si estendeva anche alle tv private e che oggi è stata capovolta dal Tar, che ha accolto i ricorsi di Sky e Telecom Italia Media che edita La /. Niente da fare, le tv private potranno continuare, mentre per la Rai la partita è ancora aperta.
 
“Abbiamo presentato un’interrogazione urgente rivolta al premier per chiedergli con quale diritto si è arrogato il potere di condizionare un organi di controllo come l’Agicom chiedendo la chiusura di "Annozero” dice il leader di Italia dei valori Antonio Di Pietro, aggiungendo che “Il responsabile dell’Agicom Innocenzi deve dimettersi ed essere cacciato a calci nel sedere, così come il direttore del Tg1”. Insomma niente mezze misure per il leader IdV che tavolta è seguito a ruota anche dal Pd che per bocca di Rosy Bindi dichiara: “(...) Solo nell’Italia prigioniera dell’invasivo conflitto d’interessi di Berlusconi si può leggere una storia come questa”.
 
Minzolini nel frattempo si difende prima dicendo che non sa “di cosa si parla, non ho ricevuto nessun avviso di garanzia e quale è il reato?” poi dichiarando a la Stampa che Berlusconi “Mi avrà telefonato due o tre volte, non di più e comunque quanto Casini e gli altri...”
 
Santoro a Repubblica tv dichiara che l’Agcom “Va azzerato in favore di un garante monocratico” e a destra gridano all’ennesimo buco nell’acqua con La Russa dichiara: “Non potendoli arrestare chiedono le dimissioni di Minzolini e Innocenzi”.
 
La battaglia verso le Regionali sarà ancora lunga!

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