Attentato ad Ankara: bomba al corteo per la pace, 86 morti e oltre 180 feriti - Video
Erdogan: «Attacco contro l'unità del Paese». Il leader filocurdo: «L'Akp ha mani sporche di sangue»
Sarebbero due le esplosioni che hanno colpito questa mattina Ankara provocando almeno 86 morti e più di 180 feriti.
L'attentato è avvenuto davanti alla stazione centrale della capitale turca mentre molti manifestanti si radunavano per partecipare alla marcia sindacale "Lavoro, pace e democrazia", un corteo per la pace contro il conflitto con il Pkk curdo. Le prime testimonianze parlano di scenario apocalittico con decine di feriti sparsi tra le bandiere e gli striscioni preparati per la manifestazione.
La polizia ha utilizzato fumogeni per disperdere alcuni manifestanti che dopo le esplosioni hanno preso d'assalto alcuni veicoli delle forze dell'ordine.
Fonti del governo parlano di attentato kamikaze. Nel frattempo, il premier Ahmet Davutoglu ha convocato una riunione d'urgenza con i vertici istituzionali.
Il Pkk curdo ha ordinato ai suoi miliziani di cessare le attività contro le forze di sicurezza turche, a meno che non siano attaccati. La decisione arriva tre mesi dopo la fine della tregua che durava da due anni, annunciata dal Pkk come risposta all’offensiva anti-terroristica avviata fine luglio dal presidente turco, la notizia arriva dall’agenzia di stampa Firat.
Aggiornamento 14:54: Si parla di vera e propria strage ad Ankara, il numero di morti, ancora provvisorio e di 86, mentre quello di feriti sale a oltre 180
Aggiornamento 14:30: Sale a 52 il numero delle vittime, mentre i feriti sarebbero oltre 140 di cui molti gravi.
Aggiornamento 11:40. Ultimi bollettini delle agenzia di stampa parlano di 30 morti, per un tragico bilancio che sembra destinato a non fermarsi.
Il video dell'esplosione diffuso da Bugun Tv
(Foto twitter da gruppo attivisti turchi)
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