• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Atomo o Attore

Atomo o Attore

Sgombriamo il campo da possibili equivoci, esiste un Globo, con dei problemi mondiali che vanno risolti con interventi globali, ma esiste soprattutto la Comunità Locale, la necessità di appartenerci, realizzarsi come essere umani all’interno di essa, poi la Federazione di varie entità locali risolverà i problemi globali. Il pensiero unico mondiale e l’uomo, soggetto economico, che ci vogliono calare dall’alto vanno cancellati, quali portatori di depressione, nullità mentale e culturale, di spreco e di individualismo sfrenato teso solo all’ arricchirsi, lanciati verso il “compra, consuma e crepa”.

Qualcuno ci vuol far credere che siamo felici pedine di un gioco di scambio economico, realizzati nel barattare moneta con benessere fisico e comodità, in cambio una vita di lavoro e, se possibile, solitudine e assimilazione.

Perché dovrei rinunciare a d essere io con gli altri, la comunità mi consente, anziché di essere un numero , di essere riconosciuto come il figlio di, il marito di, membro di, il produttore di, etc, etc …. Precluso di questo cosa rimarrebbe di me? L’individuo? Che me ne farei (che me ne faccio, stando all’attualità) dell’essere un atomo vagante, fine a se stesso, ma incorporato in una logica globale, che mi cala dall’alto la mappa da seguire? Certo una massa enorme di individui atomizzati, privi di fattori interindividuali solidi e consolidati, giostrati dall’alto, fà comodo a chi produce a larga scala.

Torniamo però al concetto di Comunità: non limitiamoci a considerarla semplicemente aggregazione di individui. Innanzitutto una comunità ha come presupposti naturali dei confini, confini che delimitano l’ingresso e l’uscita dal terreno e dalla cultura. L’esser parte integrante di una comunità significa la condivisione di una storia, di una lingua, di tradizioni e di leggi maturate col tempo, questo non significa assolutamente l’esclusione di chi arrivasse dall’esterno, ma richiede ad esso certamente lo sforzo di “calarsi nella parte”; questo per il locale, poi, lo scrivevamo qualche riga pocanzi, si può interagire tranquillamente col resto del globo tramite una sorta di federazione di Comunità.

Oggi invece ci viene calata dall’alto una “Comunità globale” astorica ed astratta ma un libero scambio di cose e denaro e migrazioni continue e controllate che non fanno certo una concreta Comunità Globale, contribuiscono, invece, a distruggere le storiche relazioni locali, secondo le quali un persona produce per altre e si prende cura di esse e che sono il punto di partenza per un lento processo di confederazione di comunità secondo il principio della sussidiarietà .

Ogni problema andrebbe affrontato al livello di Comunità più vicino ad esso, le produzioni alimentari, merceologiche e finanziarie dovrebbero essere di “filiera corta” e se questo dovesse incidere sulla quantità della scelta, amen, meno scelta a disposizione, ma migliore qualità della vita, meno inquinamento, meno dipendenza.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares