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Arcidiocesi di Napoli contro decreto sposta-feste: “Non toccate san Gennaro”

Il decreto recentemente approvato dal Consiglio dei ministri, che sposta le festività infrasettimanali “non concordatarie” a lunedì e quindi potrebbe incidere sulle feste dei santi patroni (Ultimissima del 13 agosto), viene criticato dall’arcidiocesi di Napoli. Il cardinale Crescenzio Sepe sostiene infatti che il noto “miracolo” di San Gennaro è “un evento particolare non determinato da mano e da volontà del’uomo”. Quindi “non può essere spostato ad altra data, più o meno vicina a quella che è legata alla storia del santo di Napoli”. Per questo, fanno sapere dalla diocesi, la festa di san Gennaro continuerà ad essere celebrata il 19 settembre, che quest’anno comunque cadrà proprio di lunedì. Ma si festeggia anche la prima domenica di maggio e il 16 dicembre (quest’anno, di venerdì). La curia avverte che “nessuna manovra politica e finanziaria, pur rispettabile, potrà mutare la storia e coartare in qualche modo la volontà del nostro santo patrono”. Questo pur nella consapevolezza che occorre adottare “opportune misure finanziarie che la delicatezza e la serietà del momento impongono”.

Da segnalare, sulla questione, un commento di Massimo Gramellini su La Stampa. Il quale ironicamente chiede di conoscere, visto che “nessuno mette in dubbio che l’arcidiocesi di Napoli abbia un collegamento preferenziale con san Gennaro”, “l’opinione del santo anche sui 4 miliardi annui di esenzioni fiscali di cui la Chiesa itaiana continua a godere persino su residenze e attività estranee al culto”. “Che sia questo il vero miracolo?”, si domanda il giornalista.

Valentino Salvatore

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