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Appello dell’Associazione 6i

Associazione 6i
“Per non subire più l’informazione”
 
Appello

Siamo un gruppo di giornalisti impegnati nello sforzo di rinnovamento della professione, oltre che sul fronte del rinnovo del contratto come tanti altri nostri colleghi.

In questa Italia, tra conflitto di interessi e redazioni invase dalla criminalità organizzata, come ha ribadito Roberto Saviano riprendendo denunce che facciamo da anni, ormai abbiamo poche chance di sopravvivenza. Serve una riflessione approfondita e uno slancio verso una vera svolta nella professione e nei modelli di informazione. Se non ora quando?

Gli editori fino ad oggi hanno tirato a campare senza investire una lira nell’innovazione. Ma il redde rationem è alle porte. Impreparati saremo più deboli. Vanno sperimentate altre strade.
La crisi dei giornali della sinistra è solo la punta dell’iceberg. Quelli che vanno meglio si mantengono grazie ai gadgets. La verità è che la stampa italiana ha perso in credibilità ed autorevolezza. L’opinione pubblica quando non è allisciata dai tuttologi dell’”infotaiment” è preda del modello unico di pubblicità.


Noi crediamo che per “voltar pagina” nei giornali, nel verso senso della parola, non bastano proclami e patti scritti sulla carta. Non basta cavarsela dicendo che in Italia non ci sono lettori o che i giovani non vogliono leggere. Il primo capitolo della nuova fase si scrive con la ricerca attiva di un nuovo dialogo con i lettori, gli utenti, i cittadini. Soprattutto con i giovani se vogliamo realmente costruire qualcosa.

Un dialogo non di forma ma di sostanza, creando nuovi percorsi mediali e favorendo gli strumenti per l’affermarsi di nuovi linguaggi e nuove grammatiche. Va riconquistato un confine netto tra fatti e opinioni, pubblicità e notizie, informazione e comunicazione.

Certamente la premessa è che tutta l’informazione deve tornare a godere di spazi pubblici.

Facciamo appello a quanti, tra i colleghi, i cittadini, i rappresentanti del mondo politico e sindacale, credono in questi punti di riferimento.

Facciamo appello a chi crede ancora che l’informazione sui fatti possa rappresentare la premessa indispensabile della convivenza civile e il libero confronto di idee e di opinioni. A quanti vedono nella pluralità dell’informazione non un’emozione da telecomando ma il valore di riferimento perché tutti possano essere liberi dentro e fuori. A quanti non pensano che l’informazione sia comunicazione di immagine o dittatura degli uffici stampa.
 
QUESTA SERA ASSEMBLEA PUBBLICA A ROMA
L’assemblea si tiene in via Gustavo Modena alle 20 presso il CAntiere (Trastevere).

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