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Annozero - annonuovo (anteprima)

Caro presidente Garimberti...

Nell'ultima puntata della stagione (e speriamo solo di questa stagione), Santoro si è rivolto al presidente della Rai.

Quello che ha commentato il suo divorzio consensuale dalla Rai con le parole "ognuno è artefice del suo destino". "Io sono artefice del mio destino, ma chi è il vero artefice del destino della Rai?".

La Rai per cui, una volta, si era orgogliosi di lavorare: la stessa Rai dove per 30 anni ha lavorato lo stesso conduttore di Annozero, e di cui ha ricordato vecchi personaggi. Il tecnico Ierardi, un vecchio autista che ripetevano "io sono la Rai".
Persone come il maestro delle luci Forconi, o come Ricci, oggi tecnico appaltato dalla Rai per Annozero, che ha preso i complimenti da parte di Celentano.

E anche Celentano, non è della Rai egli stesso? Chi è l'artefice del blocco di una trasmissione Rai di Celentano? Di chi è il CDA della Rai?

Dopo la notizia della fine del rapporto di Santoro in Rai il titolo di Telecom è schizzato il +20%, a testimoniare del vero valore della trasmissione. Alla faccia di quanti, con la macchina del fango, hanno speculato sul contratto del giornalista ("Michele il milionario").

"Io sono figlio di un macchinista delle ferrovie" ha continuato il conduttore: un macchinista che ha mandato i cinque figli all'università.

«Voi avete una visione della vita secondo cui esistono ricchi e poveri - ha detto inoltre Santoro -, mentre nella mia visione c'è la dignità del lavoro che è condizione di libertà. Quando si attaccano quelli come me, si attacca la possibilità di avere un sogno anche per quelli come mio padre». 

Una cosa - ha continuato sempre il giornalista - ha urtato la mia suscettibilità: sentirmi dire che sono in onda solo per una sentenza di un tribunale. Vedere i soldi ricavati da Annozero, usati per portare Santoro in Tribunale.

Le minacce e gli esposti all'AGCOM: uno scandalo mondiale, un arbitro della partita nominato con la lottizzazione dei partiti.

Non si può sempre resistere e resistere: ho capito che l'Annozero è finito a Milano e Napoli, la gente ha smesso di voler fare da spettatore e vuole decidere domenica prossima, che direzione imprimere al paese.

"Non voglio andare avanti solo perché c'è una sentenza di un giudice: se anche avessi vinto in Cassazione, non sarei ancora riconosciuto come uno della Rai".
C'è stato spazio poi per il vecchio DG: "Masi non sapeva fare nemmeno un bicchiere". Ora la Lei vuole essere artefice di tutto, ma deve prendere le misure del conflitto di interesse, altrimenti sarà inutile.

Ai colleghi rimasti in Rai: "Se la mia andata via serve ad evitare il bombardamento di ciò che rende grande il servizio pubblico, come Fazio, Gabanelli, Dandini, Iacona, preferisco andare via".

Ho fatto un accordo con la Rai, per cui Santoro può continuare a collaborare anche da domani. 

Garimberti è artefice del suo destino: "ho fatto un accordo che mette fine alla vicenda giudiziaria, ma nell'accordo c'è scritto che Santoro può continuare a collaborare con la Rai. Anche da domani. "Attenzione colleghi anche da domani. Mi piacerebbe che lei facesse questa discussione in Consiglio e vorrei capire se questa trasmissione la volete oppure no. Io non ho ancora firmato con nessun editore e posso collaborare e riprendere con questo programma anche a costo di un euro a puntata». Ancora al presidente della tv: "Non voglio rendere pubblici i nostri discorsi privati. Ma non ho ancora firmato con nessuno. E da domani posso riprendere". 


Nel frattempo, sarà impegnato il 17 in piazza con la Fiom per la festa: "Signori entra il lavoro". E ora cominci l'anno nuovo ..

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