Ancora forti preoccupazioni per la Thyssen di Terni

La Presidente della Giunta regionale dell'Umbria Catiuscia Marini, a Roma in rappresentanza delle istituzioni umbre, alla riunione convocata dal governo a Palazzo Chigi per discutere del progetto di “scorporo” del settore acciaio, deciso della multinazionale tedesca Thyssen Krupp, ha chiesto che “il tavolo odierno rimanga aperto, nella sede di Palazzo Chigi, per monitorare costantemente lo sviluppo del piano aziendale”. Alla riunione, insieme a Marini, erano presenti l'assessore regionale all'industria Gianluca Rossi, il Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e il Presidente della Provincia Feliciano Polli. Al termine della riunione i rappresentanti umbri hanno concordemente affermato di “ritenere strategica e decisiva per lo sviluppo dell'Umbria la presenza della multinazionale tedesca a Terni. Da sempre le istituzioni umbre - hanno proseguito - seguono le vicende delle acciaierie al fine di evitare ridimensionamenti produttivi, occupazionali e con la volontà di contribuire anche al mantenimento della sua capacità competitiva. L'ottimo posizionamento dell'azienda ternana nel mercato dell'acciaio è merito dell'impresa - hanno detto i rappresentanti umbri - ma anche del contributo delle maestranze e del contesto, cioè delle istituzioni e del sindacato”.
Anche i rappresentanti dei sindacati hanno commentato l’esito della riunione. “L'incontro sulla ThyssenKrupp che abbiamo avuto a Roma, a Palazzo Chigi, non ha fugato nessuna delle nostre preoccupazioni in merito al futuro della multinazionale tedesca nel nostro Paese”. Lo ha affermato in una nota Laura Spezia, segretaria nazionale e responsabile per la siderurgia della Fiom-Cgil. “Debbo rilevare, innanzitutto, che all'incontro odierno, benchè svolto in sede di Presidenza del Consiglio dei Ministri, non era presente nessun rappresentante del consiglio di amministrazione di ThyssenKrupp AG – ha continuato Spezia-. Inoltre, da una lettera consegnata dall'azienda al Governo, il cui testo è stato reso noto, è venuta una conferma dell'intenzione dell'azienda stessa di procedere allo scorporo della produzione di acciaio inossidabile. Per il resto, tutto appare aleatorio, sia per ciò che riguarda le prospettive produttive e occupazionali degli impianti italiani, sia per ciò che riguarda la strategia cui l'azienda intende attenersi che, a tutt'oggi, non ci è stata spiegata”. “Il tono dell'azienda, al tavolo di Palazzo Chigi, è stato quello di chi dice: ‘State calmi, non disturbate il manovratore, provvederemo noi per il meglio’.
Il Governo, per bocca del sottosegretario della Presidenza del Consiglio, Letta, ha dichiarato che, al tavolo che si è aperto a partire da oggi, dovrà realizzarsi un confronto vero tra il Governo stesso, le Istituzioni locali, l'azienda e i sindacati”, ha proseguito la sindacalista. Luigi Sbarra, Segretario confederale della Cisl, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi ha affermato: “Sulle prospettive industriali della ThyssenKrupp Italia e sul futuro produttivo delle acciaierie di Terni e delle altre aziende collegate al gruppo, a seguito delle decisioni prese della multinazionale tedesca di procedere allo scorporo del comparto inossidabile, è necessario ed urgente aprire un confronto vero ed un negoziato di merito tra azienda e sindacati finalizzato alla continuità delle produzioni italiane, al mantenimento dei livelli occupazionali diretti e dell'indotto, all'attivazione di ulteriori investimenti per potenziare gli impianti sul versante della qualità, della ricerca, dell'innovazione”. “Lo scorporo del segmento Inox – ha continuato Sbarra - presenta sbocchi ed opportunità che dobbiamo valutare insieme come parti sociali con una regia ed un coordinamento con il governo nazionale e le istituzioni regionali e locali. Chiediamo all'azienda il massimo di chiarezza sulle strategie industriali e societarie e questo deve avvenire oggi e non domani, per capire meglio scelte e prospettive di natura industriale e produttiva, gli assetti societari, la struttura commerciale, le quote che verranno eventualmente messe a disposizione del mercato azionario”. “Apprezziamo, infine, - ha concluso Sbarra - l'iniziativa del governo che si è dichiarato disponibile ad accompagnare questo percorso, mantenendo aperto il tavolo negoziale alla Presidenza del Consiglio, nonchè l'iniziativa di procedere ad una immediata verifica dei contenuti dell'accordo di programma sottoscritto nel 2005 dopo lo spostamento del magnetico per rafforzare gli interventi di natura infrastrutturale, energia e logistica nell'area di Terni”.
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