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Anche in Germania la popolazione scende in strada per dire “NO” alle armi nucleari. Il caso di Nörvenich.

Anche in Germania la popolazione scende in strada per dire “NO” alle armi nucleari. Il caso di Nörvenich. Conversazione con l’intellettuale e attivista Daniele Barbi

di Laura Tussi su FARO DI ROMA

In questi giorni a Nörvenich, un paese situato nella Renania Vestfalia a circa 40 Km sia da Colonia che da Aquisgrana, si è svolta una manifestazione contro le esercitazioni aeree della NATO, che erano programmate nell’ambito della manovra Steadfast Noon.

Il silenzio che avrebbe dovuto avvolgere tali azioni militari però è stato infranto, poiché parallelamente si è tenuta una manifestazione contro queste esercitazioni aeree, a cui ha partecipato anche l’intellettuale e attivista di pace Daniele Barbi, che ci racconta cos’è successo.

Protesta a Nörvenich delle associazioni pacifiste contro le esercitazioni Nato denominate “Steadfast Noon”.

Daniele che sta succedendo nei cieli di Nörvenich?

A circa due chilometri dal piccolo paese di Nörvenich, dove vivono 10.000 abitanti, si trova la grande base aerea, soprannominata il ‘nido delle aquile’.
In questa struttura militare vengono addestrati i piloti nella cosiddetta guerra nucleare. Attualmente i Tornado in dotazione all’aeronautica tedesca sono utilizzati per istruire i piloti che dovranno recapitare sugli obiettivi militari le bombe nucleari.

Gli attivisti per la pace e la popolazione hanno manifestato contro queste esercitazioni di guerra?

Certo. L’inizio della protesta è stato convocato all’entrata principale della base aerea. Erano presenti circa duecento attivisti provenienti da varie regioni della Germania, dell’Olanda ed un gruppo di coreani residenti in Europa.
Tra i gruppi presenti una citazione speciale la dobbiamo al DFG-VK, l’organizzazione pacifista centenaria fondata nel 1892 da Bertha von Suttner e Alfred Hermann Fried, presenti con diverse sezioni in rappresentanza dei Länder tedeschi. Nel loro discorso hanno ribadito il pieno appoggio a tutti coloro che nel mondo rifiutano il servizio militare o disertano, perciò non solo russi, bielorussi ed ucraini ma anche israeliani, palestinesi, libanesi e siriani.

Vi è stata anche una manifestazione musicale per commemorare il Premio Nobel per la pace 2024 per un mondo libero dal nucleare. Puoi parlarne in breve?

Nell’intermezzo musicale il cantautore Gerd Schinkel nelle sue canzoni ha ricordato Bertha von Suttner ed i vincitori del premio Nobel per la pace 2024.

E poi le esplicite richieste degli organizzatori per fermare le esercitazioni di guerra…

Gli organizzatori hanno lanciato un monito sul pericolo di conflitto nucleare ed hanno chiesto al governo tedesco di ritirarsi dalle manovre mentre ai piloti di sospendere le esercitazioni e di rifiutarsi di completare l’addestramento con gli F35. Su questi ultimi è stato ricordato come siano in grado di trasportare le moderne e più letali bombe nucleari B61-12.

A proposito, facciamo il punto sugli armamenti nucleari?
Gli ordigni nucleari aumentano a dismisura. Vero?

Gli ordigni nucleari operativi, che secondo il rapporto SIPRI del giugno 2024, sono stati aumentati per volontà politica a circa 2100 e sono in stato di massima allerta incrementando il pericolo di guerra atomica per errore.
Una pesante critica al governo tedesco concerne anche la condivisione nucleare che sta violando il Trattato di non proliferazione nucleare. In questo trattato viene vietata l’accettazione diretta, ma anche indiretta da parte di stati non dotati di armi nucleari di ordigni di questo tipo. Viene anche raccomandata l’adesione del⁶la Germania al Trattato di Proibizione delle armi nucleari.

Il bilancio pubblico viene investito maggiormente in spese militari a discapito dello Stato Sociale?

Certo. Oltre tutto, le esercitazioni e le armi nucleari consumano enormi somme di denaro distogliendolo dal bilancio nazionale ed impedendo di utilizzarle per interventi nel ambito sociale, in quello sanitario, nel comparto dell’istruzione, per l’accoglienza ed integrazione dei rifugiati nonché nella lotta contro la catastrofe climatica.

La Nato vuole installare anche missili a medio raggio?

Sì. È stato anche menzionato il progetto di istallare missili a medio raggio. PeaceGroup Düren, atomwaffenfrei.jetz (Liberi dalle armi atomiche.subito), Friedenskooperative (Cooperativa della Pace), VVN-BdA(Associazione dei perseguitati dal regime nazista-Federazione degli antifascisti) di Aquisgrana, DFG-VK (vedi sopra) Colonia e Renania Vestfalia hanno ribadito la condanna dello stazionamento di nuovi missili in Germania annunciato per il 2026. Tramite lo speaker delle organizzazioni è stato richiesto al Parlamento ed a tutti i cittadini di opporsi a questa scelta scellerata. Anche se le armi previste – tra cui Dark Eagle (missili ipersonici) e missili da crociera – saranno inizialmente equipaggiate in modo convenzionale, sono in grado di cambiare radicalmente il rapporto strategico-nucleare tra est ed ovest.

Queste armi, infatti, sono potenzialmente in grado di distruggere i centri di comando ed i sistemi di attacco e difesa nucleare russi in pochi minuti, senza essere rilevate dai radar nemici. Qual è il rischio concreto?

La capacità di primo attacco dell’Occidente verrebbe incrementata, dando il via ad una nuova corsa agli armamenti, soprattutto in vista della scadenza del trattato New START nel 2026.

Quali altre azioni hanno fatto i manifestanti?

Dopo un simbolico “sit in” seguito all’urlo della sirena sono stati tracciati i contorni delle vittime sull’asfalto. In seguito i manifestanti si sono mossi in direzione del paese stazionando all’incrocio della strada di accesso all’aerodromo con la strada nazionale, dove è stato cambiato il nome del viale.

Al nome di Oswald Boelke (aviatore tedesco della prima guerra mondiale responsabile della morte di 40 avversari, nonché di bombardamenti in Francia; fu fra i primi ad essere decorato con la più alta onorificenza militare dell’impero tedesco) è stato sostituito quello di Claude Monet, pittore francese famoso per i suoi quadri naturalisti e pacifici”.

E poi, ancora musica su temi sociali e catastrofe climatica e pace…

“Alla fine della marcia è stata raggiunta la piazza del castello dove si è esibito un duo rap e dove sono stati ricordati tutti i gruppi partecipanti alla dimostrazione. Il duo Nic Knatterton & Kira di Aquisgrana ha sottolineato nei testi come movimento pacifista, temi sociali e catastrofe climatica siano collegati e solo un progetto intersezionale possa essere la soluzione per un mondo migliore”.

Laura Tussi
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Bibliografia essenziale:

  • Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, Resistenza e nonviolenza creativa, Mimesis Edizioni.
  • Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, Memoria e futuro, Mimesis Edizioni. Con scritti e partecipazione di Vittorio Agnoletto, Moni Ovadia, Alex Zanotelli, Giorgio Cremaschi, Maurizio Acerbo, Paolo Ferrero e altr*

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