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Alternanza scuola-forze armate: l’ora dello studente-guerriero

Bunker e depositi dove sono stoccate le testate nucleari della superpotenza a stelle e strisce. Gli scali aerei da dove decollano quotidianamente cacciabombardieri e droni per sorvegliare e colpire. Gli approdi dove sostano le portaerei e i sottomarini zeppi di armi e reattori atomici. 

 

Le caserme dove si formano i professionisti della guerra globale e permanente. I poligoni devastati da mezzo secolo di test dei più spregiudicati sistemi di morte. Sono i luoghi più gettonati da dirigenti scolastici e insegnanti per i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento dei propri studenti, così come si chiama oggi la squalificata e mortificante Alternanza scuola-lavoro (ASL), o forse meglio, dato il contesto, alternanza scuole-caserme per gli studenti-soldato.
 
Da qualche anno a questa parte, licei e istituti tecnici e professionali sono divenuti terra di caccia e propaganda delle forze armate. Comandi, generali e ammiragli offrono opportunità “formative” di ogni tipo: alcune sono mere duplicazioni di quanto potrebbe essere proposto dagli stessi insegnanti o da enti e associazioni no profit “civili”; altre hanno solo lo scopo di ottenere manodopera a costo zero che possa cucinare, servire a mensa e fare da giardiniere in caserma. Poi ce ne sono diverse invece che sono uniche e irripetibili: come quelle di poter lavorare fianco a fianco ai top gun e ai manovratori di sommergibili e carri armati o di poter mettere le mani ai misteriosi circuiti che consentono il funzionamento di sistemi missilistici, bombe, mine e velivoli senza pilota.
 
Il numero delle offerte di alternanza nel sistema militare differisce via via che si passa da Nord a Sud. Sono rare anche se di qualità nelle regioni più ricche dove sono forti la competizione e le opportunità occupazionali di industrie e imprese private, mentre nel Mezzogiorno, anche per l’asfissiante presenza di basi, porti e aeroporti militari nei territori, sono innumerevoli gli stage e i corsi proposti dalle forze armate e da altri corpi sicuritari. Inedita è la lista dello Stato Maggiore della Difesa sui percorsi formativi attivabili presso comandi, reparti e infrastrutture militari, previa stipula di protocolli e accordi con gli Uffici scolastici regionali e i dirigenti di istituti e licei. L’elenco riempie 17 cartelle: dietro misteriose sigle e ignoti acronimi si nascondono spesso quasi tutti i principali comandi e i reparti d’élite sempre più impegnati in “missioni internazionali”, insostenibili dal punto di vista finanziario, ma soprattutto realizzate in palese violazione del dettato costituzionale. Il quadro che ne esce dopo una sistematizzazione e decodificazione dei dati è davvero deprimente: la scuola pubblica italiana si sta trasformando ad una velocità inimmaginabile in palestra d’obbedienza e istituzione di guerra, complici innanzitutto i governi che si sono alternati alla guida del Paese, gli inamovibili burocrati del Ministero dell’Istruzione e i dirigenti e i docenti reclutati ormai solo se rigidi osservanti del pensiero neoliberista e militarista imperante.
 
Nella grande base aerea dove riposano le testate USA
In Piemonte l’Esercito italiano ha messo a disposizione di scuole e studenti il Battaglione Trasmissioni “Frejus” con sede a Torino, ma le attività sono ancora tutte da concordare. Numerose invece le “proposte educative” in Lombardia. C’è innanzitutto il Comando - Quartier Generale della 1^ Regione Aerea dell’Aeronautica Militare di stanza a Linate, Milano, dove agli studenti degli istituti tecnici - settore economico - viene offerta un’Attività amministrativa con l’obiettivo di “acquisire esperienze nel settore acquisti, gestione del personale e contabile”; agli istituti professionali per i servizi alberghieri e la ristorazione di lavorare nella Gestione di sala (obiettivo: “esperienza professionale diretta nel settore in ambiente di alta rappresentanza”); agli istituti tecnici agrari la Cura e manutenzione del verde; ai tecnici industriali la Cura e manutenzione del parco veicolante e fare “esperienza nella programmazione finanziaria, gestione flotte autoveicoli, programmazione ed esecuzione della manutenzione”.
 
Alternanza scuola lavoro sino ad un massimo di 66 studenti ad anno scolastico presso due gruppi operativi del 6° Stormo “Alfredo Fusco” dell’Aeronautica militare di Ghedi, Brescia. Nello specifico, presso il 406° Gruppo S.T.O. (Servizio Tecnico Operativo) è disponibile un pacchetto formativo in Controllo traffico aereo (16 ore), telecomunicazioni (4), meteo (4), materiale aeronautico (6), vestiario ed equipaggiamento (2), mentre presso il 506° Gruppo S.L.O. (Servizio Logistico Operativo) sono proposte attività in Antincendio teoria e pratica (4 ore) e meteorologia Aeronautica Militare(20). Due ore di Briefing sul funzionamento del cacciabombardiere Tornado, un Corso formativo antinfortunistica (8 ore) e uno su Gruppo efficienza aeromobili (18) sono messi a disposizione direttamente dal Comando del 6° Stormo, mentre al Gruppo Protezione Forze è attribuito l’incarico di formare gli studenti sull’Equipaggiamento di protezione. Ad oggi risulta essere già stata sottoscritta una convenzione ASL a favore dell’ITT “Francesco Baracca” di Brescia.
 
Il 6° Stormo dipende operativamente dal Comando delle Forze di Combattimento dell’Aeronautica di Milano e dal Comando della Squadra Aerea di Roma, mentre in ambito Nato esso fa capo al Quartier Generale delle Forze Alleate in Europa (SHAPE) di Bruxelles, tramite il Comando aereo di Ramstein (Germania). A Ghedi, in particolare, sono operativi tre gruppi di volo (102°, 154° e 155°) per condurre “operazioni di ricognizione, intelligence, attacco e bombardamento” con i caccia multiruolo Panavia “Tornado PA-200”. I velivoli del 6° Stormo hanno partecipato a tutte le operazioni di guerra scatenate dalle forze armate italiane e Nato negli ultimi decenni: dal primo conflitto del Golfo (1991), agli attacchi in ex Yugoslavia (1995-1999); in Afghanistan con l’operazione ISAF - International Security Assistance Force “con compiti di ricognizione e supporto alle forze terrestri” (2008-2009); nel 2011 in “missioni di intelligence e attacco al suolo” in Libia dopo il loro rischiaramento nella base aerea di Trapani Birgi. Dal settembre 2016 alcuni Tornado sono schierati in Kuwait per il “combattimento elettronico” e la “soppressione della difesa area nemica” nell’ambito delle operazioni multinazionali anti-ISIS. Uomini e mezzi del 6° Stormo sono pure impiegati in ambito Nato nei Balcani, in Afghanistan, Libano ed Emirati Arabi e, bilateralmente, con l’aeronautica militare tedesca per “attività di formazione dei piloti”. Ciò che fa di Ghedi una delle più importanti basi aeree negli assetti geostrategici globali è però l’esistenza al suo interno dei depositi in cui sono stoccate una ventina di testate nucleari del tipo B61di proprietà delle forze armate degli Stati Uniti d’America, pronte ad essere utilizzate in caso di conflitto dai bombardieri strategici B-2 e dai cacciabombardieri F-15E, F-16 e Tornado. Per queste armi nucleari è in corso un dispendioso programma di ammodernamento (B61-12 Life Extension Program) finalizzato a estenderne la vita operativa e a renderle compatibili con i caccia multiruoloJoint Strike Fighter F-35 acquistati dall’US Air Force, dall’Italia e da alcuni paesi partner (Gran Bretagna, Israele, ecc.). Nello scalo bresciano le testate sono sotto la custodia del 704th Munitions Maintenance Squadron (704 MUNS)dell’aeronautica militare statunitense, unità speciale che – come riportato dal Dipartimento della difesa Usa - ha pure la “responsabilità di ricevere ed assicurare la manutenzione e il controllo delle armi nucleari in supporto della North Atlantic Treaty Organization e delle sue missioni d’attacco”. In caso di guerra, infatti, le bombe possono essere messe a disposizione dei cacciadel 6° Stormo, appositamente configurati per l’attacco nucleare.
 
Sempre in Lombardia, l’Aeronautica Militare propone ai Conservatori musicali una partnership con il Comando 1^ Regione Aerea di Milano per “toccare con mano e contribuire alle attività professionali svolte dalla Fanfara” (massimo 5 studenti per volta) e, agli istituti ad indirizzo chimico e biotecnologie sanitari, percorsi ASL con l’Istituto di Medicina Aerospaziale di Linate in ortopedia - fisioterapia (3 studenti).
 
A lezione di combattimento
In Veneto, l’Esercito propone l’alternanza presso il 5° Reggimento Artiglieria Terrestre “Superga” di Portogruaro, Venezia (Conduzione mensa, aspetti tecnici e contabili, l’offerta educativa) e attività di segreteria; infologistica; gestione della contabilità ordinaria, officina meccanica, infrastrutturale e servizio mensa presso l’8° Reggimento Guastatori Paracadutisti “Folgore” di Legnago, reparto d’elite delle forze aviotrasportate e d’assalto e a cui sono assegnati prioritariamente compiti di “eliminazione di ordigni esplosivi di varia natura, supporto alle operazioni anfibie, posa di campi minati controcarro, raccolta dati d’intelligence”, ecc.. Un percorso etico-educativo-formativo presso l’8° Reggimento Guastatori Paracadutisti è stato concluso di recente dagli studenti dell’Istituto professionale “G. Medici” di Legnago. “Per due intere settimane i ragazzi hanno partecipato alla cerimonia dell’alzabandiera, inquadrati coi propri professori, cantando l’inno e issando, a turno, la bandiera italiana di fronte al reggimento schierato”, riporta lufficio stampa dell’Esercito. “Hanno alternato periodi in aula, dove hanno frequentato corsi di sicurezza negli ambienti di lavoro (basico e intermedio), difesa personale MCM (metodo di combattimento militare), primo soccorso, ecc.. I frequentatori del corso di agraria hanno progettato ed eseguito il recupero di una zona verde della caserma, mentre il corso alberghiero si è esercitato a preparare pietanze e gestire il servizio di vettovagliamento anche in modalità campale, a favore dei guastatori in addestramento. Gli studenti del socio-sanitario si sono affiancati al personale nelle attività di supporto sanitario al reggimento…”.
Molto più ampio il ventaglio delle proposte dell’Aeronautica Militare al 1° Reparto Genio di Villafranca di Verona dove gli studenti possono essere “formati” nella Realizzazione infrastrutture: esigenza, progettazione, attività contrattuale, esecuzione, mentre al 10° Reparto Manutenzione Velivoli (RMV) di Treviso, gli istituti commerciali possono accedere a programmi di Contabilità generale dello Stato, incremento-decremento del Patrimonio dello Stato ed attività di rendicontazione; gli istituti industriali e professionali a corsi di Logistica dei materiali (ricezione, controllo, ubicazione, distribuzione, recupero ed alienazione dei materiali speciali aeronautici); manutenzione di 2° e 3 livello tecnico di sistemi, accessori meccanici ed apparati elettronici per aeromobili; sistemi informativi e progettazione di basi di dati (principi di sicurezza delle reti – manutenzione hardware e gestione reti).
 
Voglia di bombardieri
Al 51° Stormo dell’Aeronautica di Istrana, Treviso, l’offerta spazia dalla Logistica servizio meteorologico, antincendi e controllo traffico aereo alla manutenzione gruppo efficienza aeromobili, mentre nella sala operativa del 132° Gruppo Volo sono attivabili corsi di Navigazione aerea. Quest’ultimo reparto alle dipendenze del 51º Stormo è classificato come Gruppo Caccia Bombardieri Ricognitori ed è dotato del velivolo AMX di produzione italo-brasiliana. A partire dal 1993, gli uomini e i sistemi d’arma del 51° Stormo di Istrana sono stati impiegati nei cieli dell’ex Yugoslavia durante la cosiddetta Operazione Deny Flight, offrendo inoltre il supporto logistico ai cacciabombardieri Mirage F1 del 333° Gruppo volo dell’Aeronautica francese, schierati appositamente nello scalo aereo veneto. Nella primavera del 1999, gli AMX del 51° Stormo hanno partecipato invece all’Operazione Allied Force, svolgendo missioni nei cieli della Bosnia a supporto dei contingenti Nato. I reparti di volo di Istrana sono stati rischierati a partire del 2006 presso l’aeroporto afgano di Khawaja Rawash, nell’ambito dell’operazione ISAF a guida Usa. Nel 2011 gli AMX del 51° hanno operato dalla base siciliana di Trapani-Birgi a supporto delle incursioni aeree Nato in Libia. Per la cronaca, a fine maggio 2019, lo scalo militare di Istrana ha ospitato la giornata conclusiva del “progetto didattico” ​Isola della Sicurezza, a cui hanno partecipato circa 3.000 studenti provenienti da diversi istituti veneti “per apprendere nozioni di sicurezza civile ed ambientale e osservare equipaggiamenti e mezzi delle forze armate e della protezione civile, nonché i velivoli AMX dell’Aeronautica militare ivi rischierati”.
 
In Friuli Venezia Giulia, l’Esercito italiano offre agli studenti degli istituti superiori Attività pratiche su materiali telecomunicazioni/informatici presso il 7° Reggimento trasmissioni di Sacile, Pordenone, mentre l’Aeronautica Militare ha un pacchetto formativo in Meteorologia (6 ore), impianti idraulici (36), controllo traffico aereo (16) e sicurezza volo (4) presso il 2° Stormo di Codroipo-Rivolto, in provincia di Udine. Questo reparto aereo svolge in particolare il ruolo di “polo missilistico di riferimento per la difesa aerea nazionale”: esso ha alle sue dipendenze il Gruppo Missili e l’80º Gruppo OCU, che si occupa dell’addestramento ed abilitazione del personale addetto alle batterie missilistiche a corto raggio “Spada”. Il 2º Stormo di Rivolto fornisce inoltre supporto tecnico, amministrativo e logistico al 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, noto più comunemente come “Frecce Tricolori”. Un progetto di alternanza scuola-lavoro è stato avviato in collaborazione con il Comando militare dell’aeroporto di Rivolto dall’ISS “Malignani” di Udine su tematiche che spaziano dalle scienze aeree, alle costruzioni edili, le telecomunicazioni, la topografia, le reti elettriche, la logistica intermodale, l’antincendio e la sicurezza. “Grazie a questo progetto, la dirigenza dell’istituto spera di rinnovare il proprio parco velivoli e con esso l’offerta didattica, ricevendo in assegnazione un cacciabombardiere AMX quando lascerà le piste di volo nel 2020”, riporta il sito dell’Aeronautica. Il 21 giugno 2019, alti ufficiali in forza al 2° Stormo di Rivolto si sono recati in visita al “Malignani” per “presentare le prospettive dell’Aeronautica militare nel settore specifico della logistica e con riferimento alla manutenzione dei velivoli”. Nel corso della conferenza-seminario, sono state spiegate pure le “modalità di utilizzo di droni completamente autonomi” e “l’aspetto delle competenze sociali - le soft skills – e di quanto esse siano alla base del lavoro di team, indispensabili per il futuro in aviazione”.
 
Come gestire gli elicotteri Nato anti-som
In Liguria è la Marina Militare ha fare da capofila dei percorsi di alternanza scuola-forze armate. La Direzione Genio Militare - Marigenimil di La Spezia si è offerta di ospitare team di quattro studenti per volta provenienti da istituti tecnici per geometri; mentre presso il Comando Zona dei Fari e dei Segnalamenti Marittimi Alto Tirreno (Marifari) di La Spezia sono attivabili progetti ASL per Professione farista (condotta mezzi navali; manutenzione apparati elettrici ed elettronici; manutenzioni edili ai segnalamenti; conduzione visite guidate ai fari anche in lingue estere). Presso il Comprensorio Marina Nord – Museo Tecnico Navale di La Spezia, gli studenti possono “acquisire competenze di carattere storico navale e finalizzate all’implementazione di specifica segnaletica multilingue nell’ambito delle attività di razionalizzazione dei percorsi espositivi del Museo; nonché acquisire competenze di ambito biblioteconomico finalizzate alla catalogazione del patrimonio librario della Biblioteca del Museo e al suo inserimento in Opac SBN”. Sempre a La Spezia, altri percorsi formativi sono offerti dal Centro Trasfusionale della Marina sito presso il comprensorio “B. Falcomatà”, Palazzina ex Marisan (destinatari gli studenti dei licei scientifici, classici e di scienze umane) e dall’Ufficio Tecnico dei Fari (settore ottico – elettromeccanico – nautico – scientifico).
 
Alla Stazione Marittima Elicotteri (Maristaeli) di Sarzana-Luni, La Spezia, progetti ASL in Gestione logistica (magazzini, ricezione e spedizione materiali); gestione e controllo delle aree verdi e del patrimonio arboreo; contabilità e pagamenti; gestione e controllo della qualità e sicurezza; gestione simulatore di volo ed ammaraggio forzato; gestione documentazione aeronautica; gestione tecnica aeromobili, sono stati attivati dal 1° e 5° Grupelicot. Questi due gruppi di volo hanno come compiti “la lotta antisommergibile, antinave, le attività di pronto intervento, assalto, ricerca e soccorso e il supporto alla operazioni speciali, operando in supporto del COMSUBIN, il Raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina Militare”. A partire dagli anni novanta, il 1° e 5° Grupelicot sono stati impegnati in numerose missioni di guerra in Golfo Persico, Somalia, ex Yugoslavia, Albania, Libano, Afghanistan. Dal 2011, in particolare, al 5º Gruppo di Sarzana è stato consegnato l’elicottero multiruolo NH-90, prodotto in ambito Nato da un consorzio industriale in cui è presente anche l’italiana Leonardo-Finmeccanica. Nella base di Luni-Sarzana è pure operativo un sofisticato centro Nato di addestramento degli equipaggi degli elicotteri all’ammaraggio forzato.
 
Sempre in Liguria, l’Aeronautica Militare ha attivato percorsi di alternanza scuola-lavoro presso il Centro Supporto Logistico Areale di Cadimare, La Spezia (destinatari gli istituti tecnici, settore economico), per “fare acquisire esperienza nel settore acquisti, gestione del personale, attività amministrativa-contabile”) e presso il Distaccamento di Capo Mele, Andora, Savona (per gli istituti professionali per i servizi alberghieri e la ristorazione) in Accoglienza turistica con l’obiettivo di “contribuire a formare cittadini che sappiano agire con consapevolezza, flessibilità, creatività nel proprio contesto sociale e professionale”. Stage per “conoscere la strumentazione metereologica e le nubi, l’osservazione e l’informazione metereologica ai naviganti” sono proposti invece dal Distaccamento aeroportuale di Sarzana Luni, dipendente dalla 46^ Brigata Aerea di Pisa.
 
Tra l’eli-logistica e gli oleodotti per i caccia della Nato
In Emilia Romagna, l’Aeronautica Militare offre pacchetti ASL presso il 15° Stormo di Cervia-Pisignano, in provincia di Ravenna. Nello specifico, al 401° Gruppo Servizio Tecnico Operativo (S.T.O.) è stato attribuito il compito di formare gli studenti all’Assistenza al volo e meteorologia; all’83°Gruppo Combat Search and Rescue (C.S.A.R.) l’implementazione di corsi in Gestione e pianificazione delle attività di volo; mentre al Gruppo Efficienza Aeromobili gli stage per la Manutenzione ordinaria e straordinaria di elicotteri. Ad oggi risulta firmata una convenzione tra il Comando del 15° Stormo di Cervia, la 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali anch’essa di stanza nello scalo ravennate e l’ITAS “Francesco Baracca” di Forlì. Come riportato dall’Ufficio stampa dell’Aeronautica, i Reparti in forza al 15° Stormo di Cervia “sono in grado di gestire con successo le situazioni di emergenza più complesse, quali ad esempio la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, nonché concorre ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi”. Gli elicotteri del 15° Stormo sono stati impiegati recentemente in “azioni di supporto al personale militare in territorio ostile” e “protezione di aree e obiettivi sensibili” in Somalia, Albania, Bosnia, Kosovo e Iraq.
 
Ancora l’Aeronautica Militare ha attivato percorsi formativi in Gestione logistica/contabile per materiali; gestione ed esecuzione dei contratti della Forza Armata, presso il Comando Rete P.O.L. di Parma che ha il compito di curare la ricezione, lo stoccaggio e la distribuzione di carburante avio F-34 ai reparti di volo nazionali e dei paesi Nato ospitati in Italia, attraverso un oleodotto di circa 1.000 Km che dal porto di La Spezia si estende sino alla Pianura Padana e alla costa romagnola.
 
A riparare i grandi aerei da trasporto della Brigata d’oltremare
In Toscana, l’I.G.M. - Istituto Geografico Militare di Firenze, ente appartenente all’Aeronautica, cerca studenti in alternanza per “digitalizzare documentazione dell’archivio geodetico – sezione confini e toponomastica in forma di data base da cartografia” e per l’“editing di dati geografici con software open source per la generazione di modelli alternativi”. Un primo protocollo è già stato sottoscritto con l’Istituto per Geometri “Denina” di Saluzzo, Cuneo. L’Istituto Geografico Militare di Firenze ha inoltre ospitato nell’aprile 2019 un corso di aggiornamento per insegnanti delle scuole secondarie dal titolo Geografia e cartografia. Strumenti per conoscere lo scenario internazionale, “caratterizzato da una serie di lezioni incentrate sul tema Le missioni all’estero dell’Esercito Italiano per la stabilità internazionale”.
Presso il 4° Stormo Caccia di Grosseto, l’Aeronautica Militare offre invece programmi ASL in Sicurezza volo (4 ore); meteorologia(16); controllo non distruttivi (4); SLPP/antinfortunistica (24); controllo traffico aereo (8). Il 4º Stormo è un reparto che opera con il moderno cacciabombardiere Eurofighter Typhoon ed è l’unico ad assicurare la sorveglianza aerea per tutto il centro nord. “Dal 2011, il 4° Stormo di Grosseto ha dato importanti segnali in termini di operatività ed efficienza, garantendo le operazioni Winter Hide, Aeroindia, Odyssey Dawn e Unified Protector”, annota l’Aeronautica. “Il personale, i mezzi e i velivoli del 4° Stormo hanno pure partecipato all’operazione Cieli Ghiacciati in Islanda ed all’operazione Baltic Air Policing in Lituania con il compito di assicurare il servizio di sorveglianza dello spazio aereo ed al contempo, per svolgere attività addestrativa”.
Per gli studenti degli istituti tecnici sono stati attivati Cicli manutentivi sui velivoli C27J e C130Jpresso il Reparto Volo - Gruppo Efficienza Aeromobili della 46^ Brigata Aerea di Pisa. Una convenzione ASL con la 46^ Brigata è stata sottoscritta dal Liceo “XXV Aprile” di Pontedera; il percorso didattico punta in particolare alla “collaborazione nella realizzazione di eventi commemorativi o in occasione di seminari, mostre, ecc. come nel caso del Pisa Airshow” e alla “conoscenza degli aspetti caratterizzanti l’attività quotidiana dei reparti della 46^ Brigata, dalla sicurezza dei voli alla torre di controllo, dai ricoveri in hangar degli aeroplani alla loro manutenzione, ecc.”.La 46ª Brigata Aerea di Pisa impiega i suoi uomini e velivoli in operazioni tattiche e speciali di aviosbarco e aviolancio; trasporto materiali, mezzi ed equipaggiamenti; trasporto sanitario d’urgenza e di personale biocontaminato; supporto alla protezione civile. I velivoli su cui sono previste le attività di manutenzione da parte degli studenti-stagisti sono i grandi aerei da trasporto C-27J e C-130J che consentono alla 46ª Brigata d’intensificare i propri interventi di supporto ai contingenti italiani schierati nelle missioni di guerra in Iraq e Afghanistan, in Corno d’Africa, Niger, Libano, ecc.. I C-130J della 46^ Brigata di Pisa vengono periodicamente utilizzati anche per i trasferimenti-deportazioni di immigrati “irregolari” sbarcati in Sicilia sino ai centri di “accoglienza” sparsi in tutta Italia o direttamente ai paesi di provenienza del continente africano.
 
Le mani su missili, mine, dispositivi NBC ed EMG
La Marina Militare, presso la sede di Livorno di Marifari Spezia, ha attivato stage ASL per la “Professione di farista” (condotta mezzi navali; manutenzione apparati elettrici ed elettronici; manutenzioni edili ai segnalamenti; conduzione visite guidate ai fari anche in lingue estere). Un “percorso tecnologico” per 15 studenti è attivo invece presso il Centro Interforze Munizionamento Avanzato di Aulla, Massa Carrara, ente d’eccellenza dipendente dal Comando logistico di Napoli. Al Centro Interforze sono attribuiti compiti istituzionali di alto valore strategico: il mantenimento in efficienza del munizionamento tradizionale e avanzato (missili Aster, Teseo, Aspide e Marte della Marina e dell’Esercito Italiano e dei siluri MU90, A184 e MK46); la manutenzione e certificazione dei congegni delle mine navali da esercizio; la gestione tecnico-logistica delle mine navali di dotazione; il supporto logistico/operativo alle unità e ai Comandi navali; la difesa delle installazioni/depositi munizioni; il riordino di munizionamento convenzionale; la partecipazione in gruppi di lavoro nazionali, internazionali e Nato relativi alla gestione del munizionamento; il confezionamento di munizionamento convenzionale mastero a scopo sperimentale e di collaudo; il cambio di configurazione (spolettamento, dispolettamento, ecc.) del munizionamento convenzionale; la manutenzione/certificazione e approntamento di munizionamento di controminamento in configurazione in guerra e di esercizio; tutte le attività sul munizionamento minore per armi portatili, bombe a mano, artifizi, ecc.; i collaudi di forniture per M.M.I. e a favore di Marine Estere (Nato); le attività a fini sperimentali sul munizionamento di artiglieria; la conservazione, custodia, stoccaggio, distribuzione e trasferimento di ogni tipo di munizionamento in servizio nella MMI e, qualora richiesto, di altre Forze Armate; la gestione, conservazione, distribuzione dei materiali NBC (nucleari, batteriologici e chimici) della MMI; l’esecuzione di verifiche chimiche e di stabilità delle polveri; l’attività di controllo efficienza al tiro; i pareri tecnici su autorizzazioni in deroga alle servitù militari; il controllo e difesa delle installazioni relative ai comprensori di Vallegrande, Cà Moncelo Est, Cà Moncelo Ovest e dei depositi di fabbrica.
Di pari rilevanza bellica è il Centro Interforze Studi Applicazioni Militari (CISAM) di San Pietro a Grado, dove sono stati attivati percorsi di alternanza scuola-lavoro in Telecomunicazioni; radioprotezione – dosimetria - personale. Fondato nel 1956con il nome di C.A.M.E.N.(Centro per le Applicazioni Militari dell’Energia Nucleare), l’ente di San Piero a Grado puntava al tempo alla sperimentazione e impiego dell’energia nucleare nel campo della propulsione navale, sia di superficie che subacquea, grazie alla realizzazione di un mini reattore nucleare denominato “Galileo Galilei”. Nel dicembre 2006, il centro toscano è stato posto alle dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Marina e ha ampliato i propri studi alle applicazioni di specifico interesse militare concorrenti allo sviluppo di sistemi di difesa delle Forze armate ad elevato contenuto tecnologico nei settori dell’energia nucleare, dell’elettroottica e della compatibilità elettromagnetica; alla sorveglianza e alle attività, in materia di protezione dai rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti; al controllo ambientale di siti militari e di porti nazionali che ospitano unità navali a propulsione nucleare; alle campagne di misura delle emissioni elettromagnetiche in Italia ed all’estero, in collaborazione con le altre nazioni Nato, ecc.. Sempre nel dicembre 2006 veniva pianificata la dismissione del reattore sperimentale “Galileo Galilei” e la “messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi provenienti da tale operazione e dai vari enti della Difesa”, processo  assai complesso che ad oggi ancora non si è concluso.
 
In Umbria, l’Esercito mette a disposizione solo la propria Scuola di lingue di Perugia per “progetti di sviluppo iter di formazione linguistica”, mentre sono davvero tante le opportunità di alternanza nel confinante Lazio. Al Centro Unico Stipendiale Esercito di Roma è possibile la Formazione nella gestione amministrativa del personale in attività e in quiescenza tramite l’utilizzo di piattaforme informatiche, mentre alla Scuola Trasporti e Materiali di Roma sono stati attivati percorsi nell’“Area logistica” (metodologie e didattiche teorico-pratiche; formazione dell’insegnamento militare di scuola guida; trasporto intermodale delle merci pericolose).
 
Presso il Comando Artiglieria di Bracciano gli studenti possono essere impiegati per la Conduzione mensa (aspetti tecnici e contabili) e per la Conduzione, l’allestimento e la manutenzione delle sale museali. Ancora Conduzione mensa ma anche Ricerca ed analisi agenti chimici ed agenti biologici con l’alternanza presso il 7° Reggimento Difesa NBC “Cremona” di Civitavecchia, il reparto specializzato nella “difesa” nucleare, biologica e chimica, già utilizzato in Afghanistan, Iraq, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Albania e Macedonia. Altri percorsi formativi sono stati avviati presso il Museo Storico dei Bersaglieri di Roma (censimento dei materiali di archivio e dei beni museali; rilevazione fotografica e documentazione multimediale; allestimento sale attività manutentive; accoglienza e cerimoniale; vigilanza ed accompagnamento visitatori) e finanche alla Banda dell’Esercito di Roma (lezioni musicali destinate a una trentina di studenti provenienti da licei musicali).
Studenti-marines anche a luglio e ad agosto
 
Sempre in Lazio, è stato l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) a farsi co-promotore di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento presso alcune importanti strutture della Marina Militare. Con una circolare inviata il 2 settembre 2019 a tutti i dirigenti delle istituzioni secondarie di secondo grado, l‘USR ha comunicato che “la Marina Militare, nel dare concreta attuazione a quanto previsto dal Protocollo di Intesa sottoscritto dal Ministero della Difesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il 13 dicembre 2017, intende realizzare, nell’anno scolastico 2019/2020, percorsi PCTO attraverso la stipula di apposite convenzioni con le Istituzioni scolastiche, afferenti i settori: Economico: Legale/Amministrativo/Finanziario; Tecnologico: Costruzioni, Ambiente e Territorio; Tecnico: Logistico/Infrastrutturale”.
 
Nella medesima circolare, l’Ufficio Scolastico per il Lazio specificava che i percorsi formativi “si svilupperanno, di massima, nei mesi di febbraio – marzo - aprile 2020” e che “il pranzo degli studenti potrà eventualmente essere consumato presso le mense degli Enti/Comandi di Forza Armata, con oneri a carico dei singoli studenti”. Prevedendo un alto numero di richieste, sempre l’URS Lazio stabiliva per la selezione degli istituti alcuni criteri guida: l’attinenza dell’indirizzo di studio al percorso formativo proposto; la disponibilità a svolgere le attività anche in periodi di sospensione dell’attività scolastica;la disponibilità ad avviare i percorsi a partire dalle terze classi; l’ubicazione geografica della scuola rispetto alla struttura ospitante.
 
Con la circolare, venivano inviati pure alcuni programmi formativi predisposti dalla Marina. In particolare, veniva presentato il Progetto Tecnico infrastrutturale per cinque studenti per settimana presso il Quartier Generale Marina di Santa Rosa, Roma, dove hanno la loro sede il Comando in Capo della Squadra navale (CINCNAV) dal quale dipendono direttamente tutte le unità e i comandi della Marina Militare; MARITELE, il Centro principale delle telecomunicazioni e l’Informatica con capacità di interconnessione con le maggiori reti e sistemi di supporto al comando Nato; e il COMFORAER, il Comando delle forze aeree delle Marina. “La proposta formativa relativa al Protocollo di Alternanza Scuola lavoro ha come finalità e obiettivi l’illustrazione dei compiti del Servizio tecnico infrastrutturale del Quartier Generale della Marina e delle principali attività lavorative svolte; la conoscenza delle procedure amministrative finalizzate all’efficienza dello strumento tecnico; l’acquisizione delle nozioni basilari in materia di sicurezza del lavoro, antinfortunistica e di sicurezza antincendio”, spiega lo Stato maggiore della Marina Militare. “Il percorso avrà una durata complessiva di n. 28 periodi suddivisi dal lunedì al giovedì dalle ore 8 alle 15.30 ed il venerdì dalle 8 alle 12 e avrà come destinatari gli studenti degli Istituti scolastici ad indirizzo tecnico. Le viste guidate si svolgeranno all’interno del Comprensorio militare di Santa Rosa e coinvolgeranno una rappresentanza di personale in forza al Comando per l’approfondimento di alcuni argomenti”.
Sempre a Roma lo Stato Maggiore della Marina Militare ha predisposto progetti ASL presso l’Ufficio Generali Affari Legali (UGAL) nell’“ambito legale – amministrativo – finanziario” (sicurezza sui luoghi di lavoro; organizzazione FF.AA.-MM con elementi di diritto pubblico; diritto amministrativo; affari parlamentari e tecnica legislativa; modalità lavoro di staff presso lo SMM; introduzione al diritto internazionale, diritto dei conflitti armati e diritto del mare); presso l’Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione (Maristat-Upicom) su Media, web, immagine e promozione; ancora a Maristat-Upicom, Caserma “Paolucci”, su Biblioteche e gestione archivi e Settore amministrativo-finanziario; presso il Reparto C4 e Sicurezza (Maristat C4S) su Networking e progettazione. Al 7° Reparto Navi, con sede in Piazza della Marina, Roma, ancora lo Stato Maggiore ha avviato stage formativi su Costruzioni, ambiente, territorio e introduzione all’ingegneria navale ed al lavoro dell’Ufficio del Genio di Marina.Il 7° Reparto si occupa della progettazione preliminare delle nuove Navi della Marina e dei nuovi sistemi da installare a bordo; della ricerca di nuove tecnologie e dello sviluppo dei programmi”, spiega lo Stato Maggiore nel programma proposto alle scuole. “Finalità e obiettivi della formazione sono quelli di far acquisire agli studenti le nozioni fondamentali inerenti l’ingegneria navale e le peculiarità del progetto di una nave militare. Saranno inoltre illustrati video promozionali della Forza Armata, e video rappresentativi delle attività addestrative/operative svolte a bordo delle navi (…) Destinatari sono gli allievi del 4/5 anno di Liceo Scientifico/Istituto Tecnico, con attitudini caratteriali idonee a lavorare in un contesto gerarchico come quello di un ambiente militare”. Quello di “familiarizzare gli studenti con le problematiche di carattere legale ed amministrativo-finanziario che riguardano la Marina Militare” è invece l’obiettivo del programma ASL presso la Direzione Commissariato – MARICOMMI di Roma. I temi affrontati sono ancora la sicurezza sui luoghi di lavoro; bilancio dello Stato e gestione finanziaria; procedure di acquisizione di beni e servizi e contratti ad evidenza pubblica.
 
La cattiva Pratica degli studenti-soldato
Ancora in Lazio, l’Aeronautica privilegia l’aeroporto di Pratica di Mare a Pomezia (uno dei più vasti scali militari di tutta Europa, 830 ettari di superficie) per la propria offerta “educativa”. Il Reparto Manutenzione Elicotteri (R.M.E.)propone agli istituti industriali e professionali l’alternanza per la Manutenzione di sistemi avionici, meccanici e telecomunicazioni, riparazioni strutturali e controlli non distruttivi; il CAE - Centro di addestramento equipaggi Multi Crew agli istituti ad indirizzo aeronautico Attività pianificazione dei voli e Fight Dispatcher, Sala Operativa di Reparto; il Reparto Addestramento Controllo Aereo stage su Traffico aereo e meteorologia; il Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche corsi di Cartografia-topografia e cartografia aeronautica. Intanto il Centro Sperimentale Volo di Pratica di Mareha già sottoscritto una convenzione con l’I.S. “Largo Brodolini” di Pomezia (Rm) per attivare percorsi formativi di 72 ore nei settori Tecnologia e Materiali Aeronautici e Medicina Aerospaziale. Anche l’ITT “Enrico Fermi” di Frascati ha sottoscritto specifica convenzione ASL con il Centro Studi Militari Aeronautici (Ce.S.M.A.) e il 6° Reparto Manutenzione Elicotteri di Pratica di Mare per accogliere una cinquantina di studenti per percorsi di 400 ore complessive a persona.
 
Tirocini per gli studenti degli istituti alberghieri presso il Bar della Sala convegni e organizzare e gestire eventi e per quelli degli istituti industriali in Tecnica aeronautica sono offerti invece dal 70° Stormo dell’Aeronautica Militare di Latina, scuola di volo dipendente dal Comando della 4^ Regione Aerea di Bari, che svolge le selezione e l’addestramento dei futuri piloti delle forze armate italiane e di altre nazioni Nato ed extra-Nato. Il 70° Stormo ha già ospitato centinaia di studenti dell’Istituto tecnico aeronautico “U. Nobile” di Roma per stage su Logistica, gestione del traffico aereo, meteorologia e manutenzionepresso l’hangar del Gruppo Efficienza Aeromobili. Altri percorsi d’alternanza per Tecnici aeronautici sono stati attivati dal 72° Stormo di Frosinone, altro ente dell’Aeronautica preposto al conseguimento dei brevetti di pilota per il personale delle forze armate e di polizia italiane e straniere.
 
Il Comando Supporti Enti di Vertice – Centro Logistico Sportivo dell’Aeronautica Militare di Roma ha aperto le sue strutture agli studenti delle  scuole alberghiere. Il programma è orientato “al coinvolgimento responsabile dei tirocinanti teso all’attività pratica nella preparazione di menu; all’accoglienza in sala e nel servizio dei clienti nel ristorante volto a favorire la gestione delle dinamiche relazionali per l’acquisizione ed il consolidamento del livello formativo inquadrato nel saper fare; all’acquisizione e allo stoccaggio delle derrate alimentari; alla predisposizione di buffet per eventi da allestire all’interno della struttura e nel giardino a seconda della tipologia della finalità (attività istituzionale, manifestazione sportiva, sodalizi o ricorrenze private); disallestimento delle sale; attività di gestione di un bar; gestione di criticità logistiche emergenti”. L’offerta è valida per otto studenti a sessione della durata di 30 giorni.
 
Per i futuri geometri, il Comando Supporti Enti di Vertice (COMSEV) dell’Aeronautica di Roma ha attivato un programma “orientato a fornire le competenze riferite ai processi tecnico-logistici e decisionali connessi a concomitanti interventi manutentivi strutturali con adeguamento del proprio comportamento alle circostanze, alle risorse umane e agli strumenti in uso; gestione delle pratiche di ufficio e iter connessi ai lavori pubblici e alla salvaguardia dei beni architettonici; rilievi e attività pratica per allestimento segnaletica di cantiere; redazione di capitolati tecnici (manutenzione lastrici solari, risanamento muri, ristrutturazione servizi igienici, scelta materiali edili, bonifica rifiuti speciali, ecc.); attività tecnica finalizzata al rilascio della dichiarazione di Buona esecuzione lavori dell’appalto”. Ogni sessione dura dieci giorni ed è destinata ad un massimo di sei studenti. Alternanza scuola-lavoro pure all’idroscalo di Vigna del Valle in Archivistica e ricerca storica; grafica, video e foto editing; area espositiva; guida turistica anche in lingua inglese e francese; manutenzione e restauro con il CSSAM / Museo Storico dell’Aeronautica Militare (per gli istituti professionali nel settore turistico) e con finalità ginnico-sportive presso il Centro Sportivo dell’Aeronautica, anch’esso ospitato a Vigna del Valle.
 
A stretto contatto con le truppe d’élite della Nato
In Campania, il 17° Reggimento addestramento volontari dell’Esercito italiano di Capua offre annualmente stage di Orientamento-topografia e altro da concordare per 160 studenti, mentre il Quartier Generale della Marina Militare di Napoli (Quartgen) ha attività ASL di tipo scientifico-nautico per un numero massimo di 40 studenti. Molto più articolata l’offerta formativa dell’Aeronautica Militare. Il Comando Aeroporto di Napoli-Capodichino offre ad esempio programmi in Sicurezza sui luoghi di lavoro; servizi antincendio e amministrativo-contabile; cerimoniale e gestione eventi. Questo Comando assicura la funzionalità di tutti i servizi generali dello scalo campano, lo “svolgimento delle attività degli aeromobili militari nazionali, appartenenti a Paesi Terzi o alla Nato”, il supporto, logistico-operativo e amministrativo ai Comandi e ai reparti di volo dell’US Air Force e dell’US Navy di stanza a Napoli e di JFC Naples, il Comando strategico Nato sito a Lago Patria, Giugliano, che sovrintende alle operazioni alleate in un’area che comprende il continente africano, il Medio oriente, i Balcani e il Caucaso.
 
Sempre a Napoli-Capodichino, il 5° Gruppo Manutenzione Velivoli (G.M.V.) dell’Aeronautica offre agli studenti degli istituti industriali e professionali attività di Manutenzione di 1° e 2° livello tecnico su Auxiliary Ground Equipment (A.G.E.) e su allenatore strumentale del velivolo monomotore SF 260 e dell’Aliante Astir. Presso il 9° Stormo “Francesco Baracca” di Grazzanise sono stati avviati invece percorsi ASL in Controllo traffico aereo; sicurezza volomeccanica/elettronicalogistica e navigazione aerea. Il 9º Stormo è inquadrato dal 2006 nella 1^ Brigata aerea “Operazioni Speciali”; da allora è stato impiegato in alcune missioni di guerra, specie in Afghanistan. Lo Stormo dispone in particolare di un gruppo di fucilieri dell’aria che svolge attività di “controllo del territorio, difesa CBRN, riconoscimento e disattivazione ordigni esplosivi, perlustrazione aree e disposizione check-point”, attualmente operativo ad Herat. Dal 2012 nello scalo di Grazzanise è ospitato pure il 2nd NATO Signal Battalion, reparto d’élite dell’Alleanza atlantica con funzioni di Centro operativo mobile per le telecomunicazioni nei teatri operativi, gerarchicamente dipendente dal Comando JFC Naples di Lago Patria. Sempre a Grazzanise è stata realizzata anche una pista in terra battuta che consente ai velivoli da trasporto C-27J e C-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa di addestrarsi per operare fuori dei confini nazionali in ambienti “particolarmente ostili”. Ancora in Campania, l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli ha attivato per le scuole secondarie Corsi basici di cultura, mentre la Fanfara dell’Aeronautica Militare di Napoli offre percorsi ASL agli studenti dei licei musicali.
 
Lunghissimo l’elenco dei programmi di alternanza e orientamento al lavoro attivati dalle forze armate in Puglia. Alla Scuola di Cavalleria dell’Esercito di Lecce si può apprendere l’Uso di programmi informatici per la gestione contabile e amministrativa; la gestione archivio; la compilazione di database, mentre per le scuole ad indirizzo sportivo è previsto l’impiego di studenti in ambito palestra. Per lo svolgimento di “tirocini curriculari” nel triennio 2017-2020, la Scuola di Cavalleria ha firmato convenzioni con l’IISS “F. Calasso”, il Liceo classico musicale “G. Palmieri”, l’Istituto di cultura e lingue “Marcelline”, l’IISS “Cezzi De Castro – Moro” e l’IISS “P. Colonna”, tutte scuole della città di Lecce. Recentemente è stata definita pure una convenzione con il liceo scientifico “A. Vallone” di Galatina “diretta a un gruppo di studenti particolarmente interessati alla carriera militare”.
Un Arsenale pigliatutti
 
Il Comando Marittimo Sud della Marina Militare (Marinasud) che ha sede nel Castello Aragonese di Taranto ha avviato percorsi per Guida museale in lingua italiana e stranieraapprocci teorici al trattamento dei reperti archeologiciattività di interesse storico-archeologico. La Sezione Velica di Marinasud Taranto “avvicina” gli studenti alla cultura marinara e marinaresca, mentre la Direzione di Munizionamento della Marina Militare (Diremuni), zona Buffoluto, Taranto, offre programmi in Salute e sicurezza nel mondo del lavoro e antinfortunistica nei vari luoghi di lavoro. Lo storico Arsenale Militare di Taranto ospita stage in Chimico-informatica-telecomunicazioni-automazioni-elettrotecnicaturistico-archeologicoattività di grafica e laboratorio tecnologico. All’Arsenale sono già una decina gli istituti scolatici che hanno completato percorsi di alternanza “affiancando le maestranze civili e militari nelle varie lavorazioni navali e in molteplici attività in officine, uffici, laboratori tecnologici, fisico-elettrici, chimici, ecc.”, come riporta il sito della Marina Militare. Gli studenti hanno avuto modo di “visitare la base dei sommergibili, assistere alle manovre di messa a secco delle unità navali e portare a termine la ristrutturazione di una barca a vela e la realizzazione di una web-brochure della Mostra Storica”. Al Museo dell’Arsenale, gli allievi del liceo “Aristosseno” di Taranto hanno lavorato all’organizzazione di una mostra fotografica per la “riscoperta e valorizzazione di vari siti storico-culturali al suo interno e di altri siti significativi della Marina Militare a Taranto, producendo dépliants, brochures, video multimediali anche in lingua straniera”, come si apprende dal sito internet istituzionale. Lo scorso mese di dicembre, la Direzione dell’Arsenale Militare Marittimo ha firmato convenzioni di alternanza scuola-lavoro per l’anno scolastico 2019-2020 per circa 860 studenti di nove istituiti di Taranto (“Pacinotti”, “Vittorino da Feltre”, “Maria Pia”, “Archimede”, “Aristosseno”, “Righi”, “Liside”, “Pitagora” e “Archita”) e delle scuole “Don Milani-Pertini” di Grottaglie, “De Ruggeri” di Massafra, “Amaldi-Mondelli” di Statte, Giambattista Vico di Laterza e “Archimede” di Barletta.
 
Ancora il tecnologico “Archimede” e il professionale “Pacinotti”, insieme al liceo scientifico “Battaglini” di Taranto e al “Fermi” di Policoro, Matera, hanno sviluppato percorsi di alternanza presso il Centro di formazione e addestramento aeronavale di Taranto (MARICENTADD): agli studenti, tra l’altro, sono state fornite “nozioni sull’organizzazione della Marina Militare, sull’arte marinaresca, sulle telecomunicazioni e sui sistemi di telecomunicazione e di scoperta (sonar e radar)”. A MARICENTADD gli allievi dell’ISS “Righi” di Taranto hanno svolto pure “attività di manutenzione dei motori a turbina e alternativi”. Il Centro di formazione e addestramento aeronavale è attualmente impegnato in diversi progetti di cooperazione con le Marine da guerra di Algeria, Bangladesh, Cina, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Malta e Qatar.
 
Sempre a Taranto il Centro Ospedaliero Militare offre stage sulla Salute e sicurezza nel mondo del lavoro, antinfortunistica e turismo archeologico nei giardini Capecelatro. Sono già sei gli istituti secondari cittadini (il “Battaglini”, il liceo “Archita”, l‘IPS “Cabrini”, l’artistico “Calò Lisippo” e gli immancabili “Pacinotti” e “Righi”) ad aver avviato laboratori e tirocini presso i vari Reparti del Centro Ospedaliero. Il Comando Stazione Navale (MARISTANAV) propone invece programmi d’alternanza nei settori tecnico-meccanico, tecnico-nautico e delle telecomunicazioni. “L’intento del progetto ASL è di creare una nuova tipologia di equipaggio composto dal personale della Forza Armata, dagli studenti e dai loro insegnanti nonché dalle associazioni di volontariato, per la diffusione e la salvaguardia della cultura marittima del Paese in un percorso condiviso, innovativo e multidisciplinare”, spiega l’ufficio stampa della Marina. Anche il Comando flottiglia sommergibili - Comflotsom di Taranto ha un suo programma scuola-lavoro riservato ad un massimo di venti studenti l’anno e relativo agli Impianti elettrici e agli elementi di navigazione.
 
Approfondimenti in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro e visite guidate ai numerosi e particolarissimi propri ambiti lavorativi sono offerti dal Comando Stazione Navale Maristanav di Brindisi, mentre per 180 studenti sono stati aperti i cancelli della Stazione Aeromobili della Marina Militare (Maristaer) di Grottaglie. Il Comando di Maristaer, in particolare, ha ideato un pacchetto formativo sulle “finalità istituzionali delle Forze Aeree della Marina e i legami con il territorio; le procedure lavorative e di sicurezza in magazzini, laboratorio elettronico e simulatore di volo; la verifica e manutenzione dei materiali e delle dotazioni”. Sempre a Grottaglie, il 4° Gruppo Elicotteri e il Gruppo Aerei Imbarcati s’incaricano della formazione degli studenti nell’Organizzazione tecnico-manutentiva del gruppo di volo. Al 4º Gruppo sono assegnati gli elicotteri AB 212 AsuW/ASW per la lotta antinave e antisommergibile e gli elicotteri d’assalto AB 212 NLA e SH/3D Sea King (questi ultimi armati con lanciarazzi, siluri MK 46 e missili superficie/superficie tipo Teseo), utilizzati in operazioni nel Golfo Persico, Somalia, Etiopia, Eritrea, Albania, Afghanistan, Iraq, Libano. Il Gruppo Aeromobili imbarcati è invece l’unico reparto dell’Aviazione Navale della Marina Militare ad avere in linea velivoli ad ala fissa (gli aerei a decollo verticale AV/8B II “Harrier”, utilizzati nel 1999 per sganciare bombe Mk82 e GBU 16 e missili AGM 65 “Maverick” su obiettivi civili e militari in Kosovo e Serbia, nonché nella primavera-estate del 2011 durante la guerra in Libia, dove hanno svolto “missioni di controllo, intercettazione/interdizione navale e supporto aereo”).
 
Uno Stormo di droni
Sempre in Puglia, l’Aeronautica Militare offre ulteriori stage presso il 3° Gruppo Manutenzioni Autoveicoli e il 3° Reparto Genio di Bari (quartiere Mungivacca) sulla Manutenzione di autoveicoli ad alta velocità operativa, mentre presso il 32° Stormo di Amendola, Foggia, sono stati avviati percorsi d’alternanza per Manutentori aeronautici e di gestione amministrativa-logistica-contabile. Anche il 32° Stormo di Amendola è stato impiegato nella seconda metà degli anni novanta per le azioni di guerra in ex Yugoslavia e, a partire del 2001, in Iraq e Afghanistan. Attualmente coordina pure le attività operative, addestrative e tecniche dei droni MQ 1C “Predator 9A” ed MQ 9A “Predator B”, utilizzati dall’Aeronautica in Medio oriente, nei Balcani, in Libia, in Corno d’Africa nell’ambito della missione antipirateria dell’Unione Europea “Atalanta” e in Kuwait con la coalizione anti-ISIS. Per la loro capacità e flessibilità d’impiego, i droni del 32° Stormo di Amendola sono utilizzati pure in funzioni d’ordine pubblico e per il controllo anti-immigrazione alle frontiere terrestri e marittime nel contesto delle operazioni nazionali “Mare Nostrum” e “Mare Sicuro” e dell’Unione europea “EUNAVforMED” (Operazione Sophia). Il 32° Stormo è inoltre il primo reparto aereo in Europa ad aver acquisito operativamente il controverso e costosissimo cacciabombardiere F-35.
 
Percorsi di alternanza scuola-lavoro anche in un’altra installazione strategica delle forze aeree italiane e Nato, la base di Gioia del Colle, sede del 36° Stormo Caccia. Il Comando del 36° si è offerto di attivare stage in Meccatronica, informatica, impianti elettrici, traffico aereo e meteorologia per un massimo di 125 studenti all’anno. Nel febbraio 2019 è stato sottoscritto un primo accordo di partenariato con l’IISS “Euclide” di Bari e l’IISS “Orazio Flacco” di Castellaneta che ha coinvolto una cinquantina di allievi del terzo anno. “I tutor del 36° Stormo, nell’arco di tre settimane, hanno accompagnato gli allievi in un percorso di conoscenza teorica e pratica dell’organizzazione, delle attività, dei processi e delle procedure che permettono ad un reparto operativo dell’Aeronautica Militare di mantenere standard elevati e garantire, 365 giorni all’anno senza soluzione di continuità, un servizio di controllo dello spazio aereo nazionale ed in supporto alla Nato”, riporta letteralmente il sito dell’Aeronautica. Quotidianamente, dallo scalo di Gioia del Colle decollano i cacciabombardieri Eurofighter 2000 “Typhoon” per controllare il mar Adriatico e lo Ionio. L’installazione pugliese è nota però per aver ospitato a partire del maggio 1960 la 36^ Aerobrigata d’Interdizione Strategica dell’Aeronautica dotata di missili nucleari a medio raggio “Jupiter” di provenienza Usa. Le postazioni di lancio erano dislocate su tutto il territorio della Murgia, ma a seguito della “crisi di Cuba”, con gli accordi tra John F. Kennedy e Nikita Kruscev del 1963 che scongiurarono il conflitto nucleare, fu deciso anche lo smantellamento dei missili dislocati in Puglia.
 
Sino a un massimo di 80 studenti possono essere ospitati annualmente dalla Scuola Volontari dell’Aeronautica Militare (S.V.A.M.) che ha sede sull’idroscalo di Taranto e apprendere le funzioni assegnate ai tecnici aeronauti ed elettronici. Va rilevato come il sedime dell’idroscalo ospiti pure un distaccamento della NATO Support and Procurement Agency (N.S.P.A.) l’organismo dell’Alleanza Atlantica con quartier generale a Capellen, Lussemburgo, a cui sono affidati compiti logistici e l’acquisizione di mezzi e materiali.
 
L’amorevole alleanza Esercito-Ufficio Scolastico in Sicilia
Mentre in Calabria è solo il Comando Militare dell’Esercito della Regione con sede a Catanzaro ad essersi dichiarato disponibile ad avviare percorsi d’alternanza (ancora “da concordare”), in Sicilia, l’11 aprile 2019, è stato firmato uno specifico Protocollo d’Intesa dal Comando Militare dell’Esercito e dall’Ufficio Scolastico Regionale per consentire a un centinaio di studenti delle scuole secondarie superiori dell’Isola di sperimentare per qualche settimana un’attività lavorativa non retribuita in alcune delle caserme della Brigata Meccanizzata “Aosta”. La Sicilia, piattaforma per le operazioni militari nazionali, Usa e Nato nel Mediterraneo, a partire dall’anno scolastico 2019-2020 diviene così la prima regione d’Italia ad avere istituzionalizzato la figura del soldato-studente, tragica reminiscenza di quella che fu l’opera balilla del ventennio fascista.
 
Motivazioni, finalità ed obiettivi della partnership siciliana scuola-forze armate sono illustrati nella premessa al Protocollo che reca in calce le firme del direttore generale di USR Sicilia Maria Luisa Altomonte (da qualche mese in pensione) e del generale di brigata Claudio Minghetti, già Comandante del Contingente multinazionale schierato nella regione ovest dell’Afghanistan e dal settembre 2019 nuovo comandante del Ce.Si.Va. - Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito di Civitavecchia. “Il Comando militare dell’Esercito riserva particolare attenzione al mondo scolastico, accademico e scientifico per la diffusione dei valori etico-sociali, della storia e delle tradizioni militari, con un focus sulla funzione centrale che la Cultura della Difesa ha svolto e continua a svolgere a favore della crescita sociale, politica, economica e democratica del Paese”, esordisce il documento. “Il Comando pianifica e conduce annualmente molteplici attività di comunicazione istituzionale espressamente dedicate alle studentesse e agli studenti delle università e delle scuole di ogni ordine e grado attraverso eventi espositivi, conferenze divulgative, visite presso Enti della Forza Armata ed altre forme di collaborazione nel settore sportivo, sociale e formativo; ricerca e applica soluzioni comunicative interattive espressamente rivolte alle nuove generazioni, per affermare la conoscenza e il ruolo dell’Esercito al servizio della collettività e divulgare le opportunità professionali e di studio riservate alle fasce giovanili di riferimento; intende confermare e ampliare le consolidate sinergie con il sistema educativo di istruzione e formazione, per contribuire con proprie risorse, esperienze, conoscenze scientifiche, tecnologiche e gestionali, al miglioramento della formazione tecnico-professionale ed operativa delle studentesse e degli studenti”.
 
Dall’Ufficio di gestione dell’intero sistema scolastico regionale, l’Esercito è visto come un’entità chiave ed imperdibile occasione per “promuovere azioni di coordinamento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento” e “formulare progetti di inserimento nell’ambito delle attività previste dalla legge 107/2015 (la famigerata Buona Scuola di Renzi & C., NdA), al fine di aumentare l’offerta degli istituti di istruzione secondaria superiore della regione”. USR Sicilia, in particolare, “considera l’apprendimento basato sul lavoro un pilastro strategico delle attuali riforme della scuola e del lavoro che individuano nel rafforzamento della relazione tra scuola e lavoro uno strumento chiave per contribuire allo sviluppo culturale e sociale del paese”; inoltre “garantisce e sostiene, in coerenza con le priorità strategiche di Europa 2020, l’acquisizione delle competenze di cittadinanza per rispondere alle richieste di nuove competenze” (assunti contorti e ripetitivi ma che hanno il pregio di affermare l’assoluta leadership di termini e concetti mutuati dal mondo dell’industria e della produzione nella scuola del neoliberismo imperante). E, ancora, con il Protocollo d’Intenti, USR Sicilia “intende rafforzare la correlazione fra i sistema educativo (sic) e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale e naturalistico del territorio, anche attraverso interventi mirati e puntali” (incomprensibile come ciò si possa fare con l’Esercito che utilizza vasti territori in Sicilia di straordinario pregio naturale e paesaggistico per war games ed esercitazioni, NdA).
 
“Visto il Protocollo siglato tra Ministero della Difesa, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il 13 dicembre 2017, teso a Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro, le predette Istituzioni convengono e stipulano il seguente protocollo il cui oggetto è la promozione, su tutto il territorio siciliano di Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento presso o in collaborazione con Enti, Distaccamenti, Reparti e Comandi della Forza Armata di stanza in Sicilia”, si legge ancora nell’accordo. “Tali Percorsi sono rivolti a studenti frequentanti le terze, quarte e quinte classi delle scuole superiori; a tal fine, il Comando Militare dell’Esercito curerà la promozione della massima partecipazione al progetto da parte di tutte le proprie Unità in Sicilia, quali soggetti ospitanti; la realizzazione e l’aggiornamento costante di un congruo pacchetto di offerte formative disponibili da dette realtà locali; il coordinamento e monitoraggio di ogni sviluppo dell’attività formativa, in termini di orientamento a monte a supporto della controparte, di eventuali correttivi ai singoli progetti, la raccolta di feedback a fine attività; la promozione di eventuali diverse forme di collaborazione, rivolte a studenti e docenti, atte a favorire attività di formazione”. Ruolo tuttofare dunque per il Comando militare, sia in fase di programmazione dei contenuti e delle attività didattico-educative, sia durante la loro realizzazione e finanche nella valutazione finale dei risultati. Ad URS Sicilia è attribuito di contro un mero impegno residuale: lo “svolgimento delle attività di promozione e pubblicizzazione delle opportunità dei Percorsi offerti dall’Esercito”.
 
Da segnalare inoltre come l’articolo 6 del Protocollo d’Intenti imponga alle istituzioni scolastiche e agli eventuali docenti referenti di conformarsi al dovere di segretezza tipico degli appartenenti agli apparati armati dello Stato. “Le Parti si obbligano, altresì, a prendere ogni necessaria e/o opportuna precauzione al fine di adempiere all’obbligo di riservatezza, ivi compreso quello di portarlo a conoscenza del personale che, di volta in volta, verrà coinvolto nell’esecuzione del presente Protocollo e che venga dal medesimo osservato”, si legge testualmente. “Gli obblighi di riservatezza nascenti dal Protocollo dovranno essere rispettati dalle Parti per la durata di tre anni successivi al termine del presente accordo”.
 
Cercasi camerieri, giardinieri, hostess, fabbri e falegnami
Con una circolare inviata il 21 novembre 2019 ai dirigenti scolastici degli istituti secondari delle province di Catania, Palermo e Trapani dal neodirettore dell’Ufficio regionale Raffaele Zarbo (al momento la sua nomina risultava “congelata” dal MIUR e successivamente è stata revocata) veniva sollecitata la stipula di specifiche convenzioni con i militari referenti delle infrastrutture individuate per ospitare gli studenti. L’elenco comprende il 62° Reggimento Fanteria “Sicilia” di Catania dove è attivabile il “percorso formativo” in riparazione apparati telecomunicazione e veicoli; gestioni magazzini e depositi; manutenzione del verde; gestione del servizio cucina e distribuzione vitto; supervisione servizi di rete. A Palermo il 46° Reggimento Trasmissioni ospitato nella Caserma “Turba” consente l’impiego degli studenti nel Cablaggio strutturato nelle reti locali e nella gestione-supervisione di rete, mentre presso il Centro documentale dell’Esercito gli allievi in alternanza scuola-lavoro possono essere impiegati in attività di public relations. Altre opportunità per i liceali presso il Comando Militare Esercito di Palermo con l’accoglienza e l’accompagnamento dei visitatori in occasione di eventi e mostre storico-artistiche e culturali, la gestione della biblioteca e un non meglio specificato orientamento topografico Palermo, Catania, Trapani e Messina. Sempre a Palermo, gli studenti degli istituti tecnici e professionali possono formarsi presso la locale Sezione Rifornimenti e Mantenimento (lavorazioni meccaniche di officina; falegnameria; fabbro; verniciatura) e presso l’11° Reparto Infrastrutture (progettazione opere edili; assistente cantieri opere edili-impianti). Dulcis in fundo, l’offerta di lavorazioni in officina-laboratorio presso il 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani, uno dei reparti d’eccellenza della Brigata Meccanizzata “Aosta”, motto …E vincere bisogna…, rientrato qualche settimane fa da una controversa missione militare in Corno d’Africa.
Da parte sua, la Marina Militare offre in Sicilia numerosi progetti ASL, principalmente in alcune infrastrutture strategiche site nel comprensorio di Augusta, Siracusa, uno dei maggiori poli navali italiani e Nato di tutto il Mediterraneo. Il Comando Stazione Navale (Marstanav) promuove stage nel “settore analisi chimiche”, mentre la Direzione del Genio M.M. punta all’Affiancamento alla sezione Lavori per sopralluoghi in cantiere per disegni/rilievi e a quella Demanio per pratiche di accatastamento. Presso l’Arsenale Militare Marittimo di Augusta sono stati avviati invece percorsi formativi nel “settore tecnologico” (meccanica, elettronica ed elettrotecnica); “economico” (amministrazione e logistica); “nautico” (conduzione e costruzione del mezzo, apparati ed impianti marittimi). Ai bacini di carenaggio dell’Arsenale e ai magazzini della Direzione di Commissariato di Augusta hanno già completato un iter formativo gli studenti del Nautico “Duca degli Abruzzi” di Catania. Altra convenzione è stata sottoscritta dal Comando Marittimo “Sicilia” (Marisicilia) con l’Istituto “F. Insolera” di Siracusa per avviare il progetto denominato Abbellisci l’ambiente che ti circonda. Le classi ad indirizzo servizi per l’agricoltura sono state impiegate presso il comprensorio di Punta Izzo di Augusta nella “progettazione e successiva realizzazione del rinverdimento delle aiuole e delle aree destinate al verde dell’area demaniale della Marina”, quella cioè che è utilizzata periodicamente come poligono di esercitazione e per cui è previsto un piano di ampliamento e potenziamento infrastrutturale fortemente osteggiato dalla popolazione locale.
 
Il porto militare di Augusta, utilizzato anche per la sosta e il rifornimento di unità di superficie e sottomarini a capacità nucleare della Marina degli Stati Uniti d’America, ha ospitato le attività di alternanza degli studenti dell’IPSIA “Efesto” di Biancavilla, Catania, con tanto di “ispezione” al pattugliatore d’altura “Sirio” alle dipendenze del Comando Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera (Comforpat). “I militari hanno dato testimonianza diretta dell’impegno profuso in azioni di salvaguardia, tutela e soccorso in mare nei confronti del sempre crescente numero di migranti”, si legge nel report dell’istituto etneo. Come purtroppo ormai accade con sempre più frequenza in ambito scolastico, il pattugliatore “Sirio” è descritto come un mezzo con funzioni “umanitarie”, evitando ogni accenno alle sue passate missioni internazionali, come ad esempio quelle di addestramento delle unità dei turbolenti paesi che si affacciano nel Mediterraneo e nell’Adriatico, la partecipazione all’Operazione Cooperative Shield contro l’“immigrazione clandestina” nel Canale di Sicilia o le “attività promozionali promosse dalla Marina Militare a favore del comparto industriale italiano in Turchia”.
 
Il Comando della Stazione Marittima Elicotteri (Maristaeli) di Catania Fontanarossa propone alle scuole percorsi ASL con Controlli non distruttivi (anche in lingua inglese); manutenzione apparati elettronici-aeronautici e materiali Sicurezza volo; controlli chimici combustibili avio; catalogatura materiali presso Magazzini; attività infrastrutturali per geometri e tecnici edili. Sempre a Fontanarossa, il 3° Gruppo Elicotteri (Grupelicot) di Catania accoglie sino ad otto studenti per sessione per affiancarli ai propri Manutentori aeronautici. Il Comando di Maristaeli di Catania coordina e controlla le attività dei due gruppi elicotteri ospitati nello scalo etneo e gestisce inoltre il Distaccamento Operativo di Pantelleria, base “avanzata” delle forze aeree della Marina Militare e della Nato. Il 3º Gruppo Elicotteri è preposto alla lotta contro i sommergibili e dal 1982 ha partecipato a numerose missioni all’estero (in Libano, Albania, Somalia, Timor Est, Kosovo, Golfo di Aden, Afghanistan e Iraq). Gli elicotteri EH-101 ASW/ASuW del Grupelicot cooperano costantemente con i velivoli e i mezzi navali che l’agenzia europea Frontex schiera nel Mediterraneo centrale per contrastare i flussi migratori e, dal giugno 2015, anche all’Operazione EUNAVFORMED (Sophia) dell’Unione europea. Il 2° Gruppo, infine, partecipa regolarmente all’operazione militare navale della Nato Active Endeavour che ha preso il via subito dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 per “prevenire movimenti di terroristi o traffico di armi di distruzione di massa e per la sicurezza della navigazione” nel Mediterraneo.
 
Ospiti della capitale mondiale dei droni di guerra
Formazione e alternanze scuola-lavoro con “articolazioni varie” e pacchetti di 40 ore settimanali “al fine di sviluppare e valorizzare le vocazioni personali degli studenti, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali e per avvicinarli alle attività della Difesa”, vengono offerti dal Comando Aeroporto di Sigonella dell’Aeronautica Militare. Esso fornisce il supporto tecnico, logistico, amministrativo ed operativo al 41° Stormo Antisom e ai Reparti rischierati ed in transito sull’omonima base aerea, avamposto strategico delle forze armate nazionali, Usa e Nato e vera e propria “capitale mondiale” dei droni killer e spia. Il Comando dell’Aeronautica di Sigonella è inoltre responsabile della fornitura dei servizi del traffico aereo della Sicilia orientale e degli aeroporti “civili” di Catania-Fontanarossa e Comiso. A Sigonella, inoltre, sono ospitati i reparti dell’Alliance Ground Surveillance (la forza Nato che sovrintende alle operazioni del nuovo sistema di sorveglianza terrestre con droni AGS), il Distaccamento con droni “Predator” del 32° Stormo dell’Aeronautica Militare, i vari rischieramenti ed assetti aerei che di volta in volta si alternano per effettuare le più disparate operazioni nazionali ed internazionali (paesi Nato ed extra-Nato, agenzia Frontex, missione EUNAVFORMED). Nella parte ovest del sedime di Sigonella insiste da oltre 50 anni la Naval Air Station della Marina degli Stati Uniti d’America, con oltre 5.000 tra addetti militari e civili, hub strategico di tutte le missioni di guerra Usa in Africa, Medio Oriente ed Europa orientale.
 
Il Comando Aeroporto di Sigonella ha già avviato progetti ASL con l’ITC “Fabio Besta” di Ragusa, sia all’interno del grande scalo aereo siciliano che in quello di Comiso e nella Stazione radar dell’Aeronautica di Noto-Mezzogregorio per “studiare le telecomunicazioni e i sistemi d’antenna”. Nell’anno scolastico 2015-16, gli studenti più meritevoli dell’istituto ibleo sono stati premiati con uno stage presso il complesso Alenia-Leonardo di Cameri (Novara) dove vengono assemblati i cacciabombardieri a capacità nucleare F-35 di Lockeed Martin e, presso il 1°Reparto Manutenzione Velivoli dell’Aeronautica Militare di Cameri, ente preposto alla riparazione dei cacciabombardieri “Tornado” ed “Eurofighter”. A condurre gli allievi in Piemonte era stato proprio il 41° Stormo con un pattugliatore da guerra BR-1150 “Atlantic” decollato dalla base di Sigonella. Dal novembre 2018, il laboratorio di meccanica e propulsione aerea dell’ITC “Besta” è stato “arredato” con tutti i componenti del velivolo “Atlantic” donati dopo la sua dismissione dal Comando dell’Aeronautica di Sigonella. “Tutto il materiale concessoci dalla forza armata è stato posizionato con il preciso obiettivo di simulare un vero e proprio hangar dove far lavorare gli studenti sulle parti reali dell’aeroplano”, ha spiegato la dirigente dell’istituto di Ragusa. “Abbiamo pensato ad un percorso didattico realizzato attraverso un laboratorio unico ed irripetibile, frutto di un’alleanza educativa tra istituzioni, che renderà l’Atlantic ancora una volta attore principale di un nobile servizio - effettuato a protezione dei nostri mari per oltre 45 anni - attraverso l’educazione dei ragazzi, ispirati da virtù fondamentali - tipiche degli equipaggi che hanno lavorato in simbiosi a bordo dell’aeroplano - che con questo progetto si intendono richiamare: passione, disciplina, lavoro di squadra, preparazione tecnica, fiducia e speranza in un futuro da poter costruire”. Per la cronaca, l’ITC “Besta” ha svolto progetti d’alternanza anche con la Guardia Costiera di Catania. “Gli alunni si sono cimentati nella manutenzione degli elicotteri destinati al progetto Frontex”, riporta il sito internet dell’istituto.
 
Altre convenzioni ASL sono state sottoscritte dal Comando dell’Aeronautica di Sigonella con l’Istituto Tecnico Aeronautico “Arturo Ferrarin” di Catania e l’I.S.S. “Ettore Majorana” di Gela, con percorsi didattici su “controllo dello spazio aereo, della meteorologia, della manutenzione e dell’attività dei Gruppi Volo del 41° Stormo”. Nel maggio 2019, il Comando del 41° Stormo ha firmato un accordo con un altro istituto “Majorana”, questo con sede a Milazzo, per dar vita a percorsi di alternanza per gli allievi dell’indirizzo “Trasporti, logistica e conduzione del mezzo aereo”. Il 41° Stormo di Sigonella ha ospitato anche una cinquantina di studenti del Liceo Scientifico “Arangio Ruiz” di Augusta. “Gli allievi – spiega l’Ufficio stampa dell’Aeronautica - hanno seguito il personale militare nelle articolate attività di gestione della struttura, affiancando a rotazione gli operatori di controllo dello spazio aereo, il personale del servizio Radar, gli ufficiali e sottoufficiali del Meteo, i tecnici del gruppo manutentori velivoli, interloquendo, inoltre, con i piloti ed i componenti degli equipaggi, nei gruppi di volo”. Altre convenzioni scuola-lavoro e orientamento post-diploma sono state firmate con l’I.I.S. “Enrico De Nicola” di San Giovanni La Punta, l’Istituto “Giosué Carducci” di Comiso e il Liceo Classico “Empedocle” di Agrigento. Alternanza anche per gli studenti dell’Istituto Nautico “Leonardo Da Vinci” di Milazzo presso l’Osservatorio Meteorologico di Messinagrazie ad un Protocollo d’Intesa stipulato con il Comando dell’Aeronautica di Sigonella per il triennio 2017/2020.
 
Full immersion nei poligoni della morte invisibile
Altrettanto variegata l’offerta scuole-caserme in Sardegna, un’altra piattaforma di lancio delle operazioni delle forze armate italiane e straniere in mezzo mondo. Nell’isola de La Maddalena, già utilizzata come stazione di supporto e rifornimento dei sottomarini a propulsione e capacita nucleare della Marina militare Usa e dove si sono anche verificati gravi incidenti con contaminazione radioattiva dell’ambiente marino, il Comando Zona Fari della Sardegna della Marina Militare offre percorsi con Nozioni sulla gestione di un ente operativo e pratiche su attività di officina meccanica (saldatura - tagli su metalli – assemblamento di strutture portanti dei segnalamenti marittimi (boe diurne-notturne/medie elastiche). Convenzioni alternanza scuola-lavoro con l’Istituto Nautico “Buccari” di Cagliari sono state sottoscritte sia dalla Direzione Genio Militare per la Marina (Marigenimil) (formazione in “ambito officine”) e dal Comando supporto logistico e di presidio della Marina Militare in Sardegna / MariCagliari (Attività velica). Sempre la Marina cerca studenti degli istituti alberghieri da impiegare in “ambito sala/cucina” presso i Circoli Ufficiali e Sottufficiali di Cagliari, mentre l’Aeronautica Militare ha aperto ai diplomandi geometri il proprio Distaccamento Aereo di Alghero (Logistica per trasporti e movimenti).
 
Proposta ASL d’eccellenza è quella presso il Reparto Sperimentale Standardizzazione al Tiro Aereo (R.S.S.T.A.) di Decimomannu (Villasor), dove agli stagisti provenienti da istituti ad indirizzo tecnico, professionale, umanistico e scientifico viene assicurato anche il vitto e l’alloggio. Tra i primi “fortunati” frequentatori della grande infrastruttura aerea gli studenti dell’Istituto Tecnico “Dionigi Scano” di Cagliari, che oltre a cimentarsi nella grande sala radar hanno avuto modo di approfondire le caratteristiche del velivolo addestratore Aermacchi M-346A, utilizzato dal 61° Stormo di Galatina per formare i futuri piloti militari dell’Aeronautica. Situato a pochi chilometri da Cagliari, Decimomannu è uno dei più trafficati scali militari di tutta Europa: si stima che dal 1955 ad oggi vi siano stati rischierati più di 400 reparti appartenenti a 21 Nazioni, con 150 differenti tipi di aeromobili. Esso rientra tra le basi italiane concesse segretamente nell’ottobre 1954 alla Nato e agli Stati Uniti d’America, congiuntamente ad Aviano, Camp Darby (Livorno), Napoli-Capodichino e Sigonella, ma oggi il suo status giuridico si è fatto più ibrido, così da essere utilizzato anche da paesi non aderenti all’Alleanza Atlantica o da grandi aziende private del comparto militare-industriale italiano e internazionale. Da Decimomannu è decollato per la prima volta il prototipo di robot-killer nEUROn, l’aereo senza pilota da combattimento coprodotto da Italia, Francia, Svezia, Spagna, Svizzera e Grecia. Con un costo unitario superiore ai 25 milioni di euro, il nEUROn opererà colpendo i target e uccidendo a distanza grazie agli ordigni di precisione per gli attacchi aria-suolo a guida laser.
 
Tra i compiti chiave del Reparto Sperimentale Standardizzazione al Tiro Aereo di Decimomannu c’è quello di garantire il supporto tecnico e logistico ai reparti di volo dell’Aeronautica militare in addestramento nei poligoni di Perdasdefogu e Capo San Lorenzo, importantissimi per la sperimentazione delle nuove tecnologie di guerra globale in ambito Nato ed extra-Nato. Non poteva mancare così l’opportunità per gli studenti della Sardegna di accedere a percorsi di alternanza anche in queste due martoriate aree. Nell’elenco delle infrastrutture individuate dall’Aeronautica Militare ci sono infatti il Distaccamento aeroportuale di Capo San Lorenzo, Cagliari e il Poligono sperimentale e di addestramento interforze Salto di Quirra (P.I.S.Q.) di Perdasdefogu, Nuoro. Si tratta complessivamente di 110 posti disponibili all’anno per gli studenti di quasi tutti gli indirizzi, a cui ancora una volta è assicurato il vitto e l’alloggio per tutto il periodo formativo. Le due infrastrutture operano congiuntamente sin dalla seconda metà degli anni cinquanta del secolo scorso, attuando le “predisposizioni operative, tecniche e logistiche per la messa a punto di velivoli, missili, razzi e radiobersagli”. I poligoni sardi operano sia nel settore della sperimentazione a terra ed in volo di sistemi d’arma complessi, che in quello dell’addestramento all’impiego di ogni tipologia di armamento per l’uso aereo, navale e terrestre. Il P.I.S.Q. di Perdasdefogu provvede inoltre all’addestramento del personale delle forze armate italiane ed alle esigenze di molte aziende ed enti scientifici che ne usufruiscono per le loro ricerche (tra questi il Centro italiano ricerche aerospaziali, il CNR, l’Agenzia Spaziale Europea, la NASA statunitense, la società Avio S.p.A. produttrice dei lanciatori spaziali europei Ariane 3 e Ariane 4 e del nuovo Vega).
 
L’impatto sulla salute, l’ambiente e il territorio delle attività all’interno del poligono di Salto di Quirra è stato a dir poco devastante. Nel gennaio 2011, le aziende sanitarie locali di Lanusei e Cagliari hanno reso noto i risultati delle indagini svolte all’interno del P.I.S.Q. a seguito di una serie di circostanziate denunce da parte di militari e civili che avevano prestato servizio nel poligono e da parte di chi risiede nelle sue vicinanze, improvvisamente ammalatasi di gravi patologie tumorali (la cosiddetta sindrome di Quirra). Le analisi dei medici delle ASL avevano stabilito una “coincidenza statisticamente significativa tra malformazioni negli animali e tumori emolinfatici nei pastori stanziati presso determinati ovili”. Fra le possibili cause veniva ipotizzato l’inquinamento da nanoparticelle e l’utilizzo di proiettili contenenti uranio impoverito durante la sperimentazione di nuovi sistemi d’arma. A seguito della pubblicazione degli studi delle ASL, nel febbraio 2011 fu ordinato il sequestro e l’interdizione alla navigazione di un’area di 100 ettari di fronte a Capo San Lorenzo, nei cui fondali furono individuati innumerevoli residui bellici. Le successive inchieste giudiziarie, fortemente osteggiate dai vertici delle forze armate, si sono concluse nel luglio del 2014 con la richiesta di rinvio a giudizio degli ufficiali succedutisi alla guida del Poligono sperimentale e di addestramento interforze di Salto di Quirra, con l’accusa di “omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro” e disastro ambientale. Il processo è ancora in corso al Tribunale di Cagliari ma è fortissimo il rischio che intervenga la prescrizione prima della sentenza di primo grado.
 
Nonostante gli accertati pregiudizi per la salute dei test dei sistemi di morte a Salto di Quirra, nel novembre 2018 al Poligono sperimentale sono stati ospitati 23 studenti del corso Trasporti e logistica dell’Istituto Tecnico “Lorenzo Mossa” di Oristano per uno stage ASL, grazie al quale - come spiegato dalla dirigente Marilina Meloni – “hanno potuto rafforzare le proprie conoscenze e acquisire abilità, nonché orientarsi verso le future scelte lavorative, affrontando svariati ambiti disciplinari, dalla Sicurezza sul lavoro al controllo spazio aerei; sicurezza volo; radioassistenza e radar; reti e telecomunicazioni; meteorologia; pubblica informazione e comunicazione; topografia; primo soccorso; procedure antincendio”. Meno di un anno dopo, grazie al supporto dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia (associazione d’Arma costituita da ex parà militari), un gruppo di studenti dell’Istituto “Mossa” ha potuto conseguire il brevetto di abilitazione al lancio con paracadute “per ottenere un punteggio in più in fase concorsuale per l’accesso nelle Forze Armate”.
 
Nel marzo 2019 anche gli studenti delle classi terze delI’Istituto Tecnico “Primo Levi” di Quartu, Cagliari, si sarebbero dovuti recare al P.I.S.Q. di Perdasdefogu per intraprendere un percorso per le competenze trasversali e l’orientamento, ma le proteste delle associazioni antimilitariste sarde e di alcuni genitori hanno convinto il dirigente dell’istituto a decretare la “sospensione” del progetto full immersion (durata prevista cinque giorni). “Ci chiediamo se verranno fatti presenti i dati relativi all’inquinamento da polveri sottili che il Poligono di Quirra produce, le mancate possibilità di sviluppo culturale e turistico che esso ha creato, o se verranno aggiornati gli studenti sugli ultimi sviluppi del processo che ha coinvolto i vertici dell’esercito per i danni alla salute che il Poligono ha causato in tutti questi anni”, avevano denunciato gli attivisti dell’associazione A Foras-contra s’occupatzione militare de sa Sardigna. Alla fine è prevalsa la ragionevolezza, sancendo così una prima piccola vittoria contro il dilagante processo di militarizzazione dell’istruzione e del sistema educativo nazionale.
 
Trombettieri e tamburini per le Fanfare di mezza Italia
Nella lunga lista delle offerte d’alternanza ci sono anche quelle di altri apparati armati dello Stato, primo fra tutti il Corpo delle Capitanerie di Porto che ha messo a disposizione degli istituti scolastici quasi tutti i propri enti territoriali e quasi un migliaio di posti per gli alunni-stagisti. Conoscenza delle attribuzioni delle Capitanerie di Porto con specifico riferimento alle funzioni amministrative quali la gestione del personale marittimo, del naviglio, della sicurezza della navigazione, del soccorso e salvamento, della pesca ed ambiente, sono gli obiettivi formativi proposti. Le Capitanerie interessate sono quelle di Chioggia (massimo 2 studenti), Savona (24), Viareggio (20), Livorno (36), Porto Ferraio (16), Marina di Carrara (10), Pesaro (16), Civitavecchia (20), Pescara (20), Napoli (40), Taranto (130), Barletta (4), Molfetta (4), Gallipoli (130), Manfredonia (100), Bari (60), Reggio Calabria (20), Augusta (20), Mazara del Vallo (16), Catania (60), Sciacca (40), Marina di Pozzallo (6), Gela (16), Olbia (40), La Maddalena (40), Cagliari (80).
 
L’Arma dei Carabinieri offre in tutto il territorio nazionale percorsi e stage con istituti tecnici e professionali nel settore turistico e, presso le proprie Scuole Allievi di RomaTorinoReggio CalabriaCampobasso e Iglesiaspercorsi con i licei e gli istituti professionali. In Trentino Alto Adige sono disponibili sino a 20 posti per gli studenti provenienti dai licei a indirizzo sportivo presso la Sezione Sport Invernali dei Carabinieri di Selva di Val Gardena, Bolzano. Altri 100 posti per gli studenti dei licei musicali sono disponibili con le Fanfare dei Carabinieri di Milano, Roma e Palermo, mentre 20 posti sono riservati agli allievi dei licei e degli istituti professionali presso il Centro Cinofili di Firenze. Ulteriori possibilità di alternanza sono offerte dalla Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale, Rieti (destinatari gli istituti agrari) e dal 4° Reggimento dei Carabinieri a cavallo di Rieti (per gli studenti degli istituti professionali, tecnici e agrari).
 
Antonio Mazzeo - Insegnante, peace-researcher e giornalista impegnato nei temi della pace, della militarizzazione del territorio, dell’ambiente, dei diritti umani, della lotta alle criminalità mafiose. Ha pubblicato diversi saggi sulla presenza militare in Italia, sui conflitti nell’area mediterranea, sugli interessi delle organizzazioni mafiose nella realizzazione delle Grandi Opere. Tra i volumi pubblicati: Sicilia armata (1991); Colombia l’ultimo inganno (2001); I Padrini del Ponte (2010); Il Muostro di Niscemi. Per le guerre globali del XXI secolo (2013). Ha ricevuto il “Premio G. Bassani – Italia Nostra 2010″ per il giornalismo e nel 2013 il 2° premio nazionale “Gruppo Zuccherificio” di Ravenna per il giornalismo di inchiesta. In qualità di formatore ha partecipato a numerosi corsi di aggiornamento destinati agli insegnanti sui temi dell’educazione alla pace. Per consultare articoli e pubblicazioni: http://antoniomazzeoblog.blogspot.it e https://independent.academia.edu/AntonioMazzeo.
 
 
Foto di skeeze da Pixabay 
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