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Alleanza Pd-M5S? Non è sostenibile

 

Ha ragione D'Alema un governo PD Mov5s è possibile. Questi partiti hanno elementi programmatici comuni certamente superiori, per quantità e qualità, a quelli che hanno giustificato il contratto di governo tra grillini e Lega.

 Ma il punto è la sostenibilità di questo governo per una legislatura, pregiudicata da tre fattori ostativi: la presenza di Di maio e Renzi in questi due partiti, l’assenza di una loro chiara identità politica, la fragilità delle fondamenta di questa alleanza. 

Il movimento è ancora legato allo slogan “ne destra ne sinistra”, il PD è ancora in balia tra destra liberista renziana e la sinistra social democratica di Zingaretti .

Il PD ad impronta renziana,e il mov5s di Maio non hanno una loro identità, sono diventati, il primo, una copia di Forza italia, il secondo, una copia della Lega accomunati da un solo intento la conquista del potere, la distruzione della sinistra . 

Entrambi non hanno risolto la contraddizioni tra politica sociale e riduzione dei flussi migratori, tra politica umanitaria e finanziamento dei lager libici.

E un’alleanza che nasce da loro attaccamento al potere, dalla voglia di conservarlo e non da comunanze ideologiche.

Mov5s e Renzi vogliono guadagnare tempo, parlamentarizzare la crisi, il primo per frenare l’emorragia elettorale prevista, il secondo per conservare la maggioranza di parlamentari nel PD, e realizzare il suo vecchio progetto di rafforzare l’esecutivo con il taglio dei parlamentari. 

Renzi ha aperto al Movimento per impedire a Zingaretti di andare al voto e così rinnovare il gruppo parlamentare con uomini di sinistra. Di Maio ha aperto al PD per evitare la prevedibile batosta elettorale che avrebbe frantumato la sua leadership nel Movimento.

Zingaretti, per tenere il partito unito, ha detto che vuole un'alleanza di legislatura, una forte discontinuità i uomini e programmi. Il che vuol dire che vuol fare un governo centrosinistra, con qualche venatura in più di sinistra, rispetto alla gestione renziana.

 Può bastare tutto questo?

 E’ sufficiente questa linea politica, a dare significato e spessore a questa alleanza, a garantirne la sostenibilità, ad uscire indenne dalle trappole renziane e di Di Maio ,a dare una risposta a quella voglia di democrazia, che ha attraversato la crisi del governo giallo verde?

Fino a quando queste forze politiche non faranno piazza pulita al loro interno, e non faranno autocritica, non si saranno liberati delle scorie Berlu Renziane del patto del Nazareno,e delle scorie salviniane del contratto di programma,non avranno analizzato gli elementi di compatibilità che giustificano un’alleanza, risolto le loro contraddizioni,definito la loro identità, nessuna alleanza tra essi sarà sostenibile .

In ogni caso i lager libici resteranno, questa alleanza, anche se non sostenibile, si farà, perche i parlamentari, non vogliono andare a casa e rischiare il posto di lavoro. 

Ma se così stanno le cose, con Zingaretti e la sinistra fuori gioco, resta l’interrogativo di fondo: meglio Renzi o meglio Salvini?

 

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