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Al Teatro Malibran la decima edizione di «Fenice e Conservatorio»

Venezia e il Teatro Malibran sono stati la splendida cornice della decima edizione di «Fenice e Conservatorio» svoltasi dal 16 al 17 Giugno 2010 offrendo ai migliori allievi del Conservatorio la possibilità di esibirsi in veste solistica con l’Orchestra del Teatro La Fenice, diretta quest’anno da Maurizio Dini Ciacci. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra la Fondazione Teatro La Fenice e il prestigioso Conservatorio Benedetto Marcello.

 

La prima parte del concerto si è aperta con un brano orchestrale, l’Ouverture dalla Clemenza di Tito di Wolfgang Amadeus Mozart, seguita dall’aria della pazzia di Elvira Qui la voce sua soave dai Puritani di Vincenzo Bellini cantata da Hye Min Jung. Il concerto è proseguito con Alice Sabbadin con l’op. 57 di Saverio Mercadante per flauto e archi, e tre dei cinque Wesendonck-Lieder di Richard Wagner (Der Engel, Schmerzen e Träume) interpretati da Lisa Kaltenmeier. La seconda parte della serata è iniziata con l’Ouverture nello stile italiano in do maggiore D 591 di Franz Schubert. Il solista Amarmend Davaakhuu ci ha regalato una vibrante ed emozionante esecuzione dell’Elegia per violoncello e orchestra op. 24 di Gabriel Fauré. La poesia di Edvard Grieg ha coronato la serata con l’orchestra accompagnata da Riccardo Levorato al pianoforte.

MAURIZIO DINI CIACCI


Diplomato in pianoforte, composizione e direzione d’orchestra, dal 1980 si dedica soprattutto a quest’ultima disciplina e in particolare alla musica moderna e contemporanea in seguito a una pluriennale collaborazione con Luciano Berio.

MASSIMO CONTIERO

Attuale Direttore del Conservatorio Veneziano di Musica Benedetto Marcello si è diplomato in pianoforte seguendo contemporaneamente gli studi classici e di composizione. Ha frequentato corsi di perfezionamento con Vincenzo Vitale, Stefan Neuhaus, Bruno Mezzena, Luciano Berio, Giacomo Manzoni, Mauricio Kagel. Ha intrapreso in seguito un’intensa attività concertistica, sia da solista, sia in formazioni cameristiche. Parallelamente ha svolto attività di Docente in vari Conservatori Italiani, divenendo titolare della cattedra di pianoforte a Mantova e poi a Rovigo. Di questo Conservatorio è stato eletto con amplissima maggioranza Direttore nel 1996 ed è stato nuovamente rieletto, con consenso ancora più vasto, nel 1998. Esaurito il mandato nel 2004, è divenuto docente di pianoforte principale al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Ha tenuto master class in Germania e Svizzera. La sua attività di operatore culturale inizia nei primi anni ottanta. Oltre a scrivere saggi e tenere conferenze, ha dato vita a rassegne concertistiche. La più fortunata tra di esse è stata “Musicaovunque”, una rassegna di giovani concertisti – ripetutasi in varie edizioni - disseminata capillarmente sul territorio della Provincia di Rovigo, che è arrivata a comprendere anche più di cento concerti all’anno. Dopo essere stato membro fin dal 1972 della commissione artistica, negli anni novanta, è stato chiamato con diversi incarichi a collaborare col Teatro Sociale di Rovigo, teatro di tradizione. Nel 1996 ne è divenuto segretario artistico a fianco del maestro Donato Renzetti e dal 1998 al 2002 ne è stato il Direttore artistico. Direttore artistico dell’Accademia musicale di San Giorgio, orchestra in residenza della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, con la quale sta realizzando il “Progetto Sacher”, interpretazione delle opere del ‘900 commissionate ed eseguite dal grande direttore orchestra e mecenate svizzero Paul Sacher.

Il Teatro Malibran è un Teatro di origine seicentesca, successivamente sottoposto a vari restauri fino all’assetto attuale che risale al 1890. Nel carnevale 1678 fu inaugurato con il nome di Teatro di San Giovanni Grisostomo, terzo teatro della famiglia Grimani: esso veniva ad aggiungersi al San Giovanni e Paolo e al San Samuele. Il teatro "più grande, il più bello e il più ricco della città", secondo il "Mercure Galant" del marzo 1683, sorse nell’area retrostante la chiesa di San Giovanni Grisostomo, nello stesso sito in cui si trovava anticamente il palazzo della famiglia di Marco Polo, noto con il nome evocatvo di Ca’ Milion. Il progetto del nuovo teatro fu firmato da Tommaso Bezzi detto lo Stucchino, architetto, ingegnere delle macchine e pittore al servizio dei Grimani. Il Teatro di San Giovanni Grisostomo, attualmente denominato Malibran, si impose fin da subito come uno dei luoghi teatrali più prestigiosi entro un sistema produttivo reso particolarmente fiorente dall’introduzione dell’opera in musica a partire dal 1637. Tra il Sei - Settecento questo teatro fu in effetti l’unico a mantenere alto il prezzo d’ingresso, mentre le altre sale veneziane avevano diminuito il costo del biglietto nel tentativo di incrementare il numero dei frequentatori: il limitato incasso, o anche la perdita, del San Giovanni Grisostomo non era evidentemente un problema per la famiglia Grimaldi, il cui lustro era rafforzato dal possesso del teatro più ampio e costoso della città.

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