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Accade fra gli Olivi…

A volte accade…

Accade che in Puglia a Torchiarolo, una ditta incaricata di tagliare gli alberi affetti da Xylella improvvisamente si rifiuti.

Accade anche che dopo il rifiuto di questa ditta, il proprietario degli Olivi, obbligato da un’ordinanza di abbatterli, consulti altre ditte per affidargli il taglio e che anche queste incredibilmente si rifiutino. Accade ora che non si trovi più nessuno che sia disponibile a mettere a disposizione una motosega per procedere all’abbattimento degli Olivi secolari.

Accade inoltre che il commissario se ne stia occupando ma abbia le mani legate e non possa agire legalmente contro il proprietario degli Olivi, questo perché almeno formalmente, non è che sia mancata la volontà di procedere al taglio da parte del proprietario delle piante, bensì non è stato possibile perché non si è trovato nessuna ditta che “potesse” procedere.

Accade anche che, pochi giorni prima, un gruppo di attivisti a San Pietro, era intervenuto frapponendosi fra gli Olivi e chi avrebbe dovuto procedere al taglio, pare che tra gli attivisti e gli operai si siano parlati, si siano detti qualcosa, con il cuore in mano e guardandosi negli occhi e che poi le operazioni di taglio si siano interrotte.

Accade adesso che il commissario dovrà trovare il modo per far intervenire l’Arif (Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali) affinché trovi un modo per eseguire i lavori di taglio.

Potrebbe però accadere che qualcun altro si rifiuti, che l’assurda macchina messa in moto si arresti, potrebbe accadere che anche il cuore e le coscienze di altri si risveglino, per contagio perché è così che partono le cose, per contagio.

Intanto accade pure che nei giorni scorsi ci siano stati dei blocchi ferroviari un po’ in tutto il Salento, la terra più colpita dall’ordinanza partita da Bruxelles che prevede l’eradicazione e l’abbattimento di migliaia di Olivi.

E accade, come spesso succede in queste situazioni, che si sia già parlato di frange anarchiche, di “antagonisti”, per l’esattezza di “anarco-insurrezionalisti”, i quali, almeno secondo gli investigatori, si sarebbero uniti alla contestazione che invece guarda un po’, coinvolge agricoltori, cittadini, bambini, donne, anziani e comitati di ambientalisti, che si stanno battendo in maniera Non violenta contro il piano di abbattimento disposto dal commissario straordinario per l’emergenza Xylella, Giuseppe Silletti.

Accade persino che si sia visto qualche agente di Polizia e qualche agente Forestale, mentre versavano lacrime, quando abbattevano gli alberi.

Accade che alcuni biglietti siano stati lanciati dalle “pericolosissime” forze anarco insurrezionaliste all’interno dei centri d’identificazione ed espulsione, biglietti indirizzati ad altri esseri umani immoralmente detenuti in attesa d’espulsione, biglietti contenenti le istruzioni per evadere dai centri di detenzione permanente e i numeri di telefono da chiamare per farsi aiutare.

Accade che alla stazione di San Pietro in Vernotico sia stata aperta un’indagine per i blocchi ferroviari, che l’indagine sia stata aperta a carico di frange “anarco insurrezionaliste”; accade che le indagini siano condotte mentre alla stazione dei treni c’è gente comune che balla, perfino bambini che cantano e che si sentano forte e chiari gli slogan già ascoltati in precedenza contro gli abbattimenti degli Olivi.

Accade infine che la protesta stia montando, ormai da giorni, nella fascia di territorio al confine tra Brindisi e Lecce, accade che sia animata da “pericolose frange della società civile”.

Accade che sembra proprio sia una bella opposizione pacifica e Non violenta, fatta da persone comuni che esprimono la propria contrarietà all’estirpazione degli Olivi.

Accade che sono saliti sugli alberi, per evitarne l’abbattimento.

Accade che le pericolose frange della “società civile anarco insurrezionalista” formate da donne, uomini, anziani, agricoltori e ragazzi si siano pure messi nel mezzo ad ostacolare le ruspe che abbattevano gli Olivi, pare persino riuscendoci in qualche caso.

Accade che ci siano stati dei blocchi stradali a Cellino San Marco, e che diversi cortei spontanei si siano visti a Torchiarolo e San Pietro Vernotico, accade che l’abbattimento di 22 Olivi sia stato bloccato anche a Veglie.

Accade infine, che la polizia Martedì sera abbia ricevuto il perentorio ordine d’indossare caschi e manganelli in tenuta antisommossa e sia stata schierata pronta alla carica, per far cessare l’invasione spontanea dei binari da parte della popolazione salentina, ovviamente popolazione tutta rigorosamente “anarco insurrezionalista”.

Accade che dopo, diverse persone, siano state identificate, alcune delle quali già censite per aver partecipato a precedenti forme di disobbedienza civile Non violenta, nei pressi di Restinco in aiuto ai migranti. Accade che sulla disobbedienza civile salentina, adesso si stia indagando, sia che essa cerchi di aiutare i migranti o che si muova per salvare magnifici alberi centenari.

A volte accadono davvero un sacco di cose, cose straordinarie, fatte da coraggiosissime persone comuni, come noi e che magari nemmeno ce ne accorgiamo, a causa del fatto che nessuno ce le sta raccontando.

Accade che mentre noi scriviamo, la protesta Non violenta e la disobbedienza civile del Salento, sta andando avanti per salvare Persone e Olivi, accade pure, sempre più spesso purtroppo, che nessuno degli organi d’informazione reputati a farlo ce ne parli, avranno forse paura di qualche pericoloso contagio?

Fratello Olivo... (Foto di Nuovo Quotidiano di Puglia)

Questo articolo è stato pubblicato qui

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