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ANote Music, la startup italiana che permette di investire nelle royalties musicali

Negli ultimi anni l’Italia sta raggiungendo importanti risultati nel campo dell’innovazione, arrivando a rappresentare uno dei più importanti poli europei per l’incubazione e la realizzazione di startup di successo. Dalle idee dei nostri creators, infatti, sono nate tantissime società fintech, casino non aams, piattaforme social e aziende mirate alla sostenibilità ambientale.

In questo articolo vorremmo presentare ANote Music, una piattaforma tutta italiana che sceglie di mettere insieme il settore della musica e dell’intrattenimento, con quello della finanza digitale. Si tratta, infatti, di un vero e proprio marketplace dei diritti musicali, in cui editori, compositori ed etichette discografiche possono condividere una percentuale dei diritti relativi ai propri brani con investitori online.

Da un lato, gli investitori possono capitalizzare il successo di un determinato brano per trarre profitto, dall’altro questi possono seguire il percorso artistico di una determinata band o di un artista presente sulla piattaforma. Non a caso i creatori della startup definiscono ANote Music come “un palcoscenico” per gli investimenti legati al mondo della musica. Vediamo come funziona ANote Music e quali sono i margini di crescita di questa innovativa piattaforma. 

Il marketplace per i diritti musicali
 

L’innovativa piattaforma ANote Music è nata nel 2018, da un’idea dei milanesi Marzio Schena e Matteo Cernuschi. Pare i due fossero già molto appassionati di musica e di spettacolo e proprio durante la visione di un’edizione del festival di Sanremo è arrivata, in modo fulminante, la brillante idea. La kermesse, infatti, permette al pubblico di votare per la propria canzone preferita attraverso un sms.
 

Allo stesso modo i creators hanno deciso di realizzare una piattaforma in cui è possibile investire sulla musica. Su ANote Music, infatti, ogni utente può consultare un vasto catalogo di tracce musicali e scegliere se acquistare una percentuale delle royalties relative. Il portale consente di avere accesso a informazioni e statistiche relative a ciascuna traccia musicale, esattamente come avviene sui principali portali di trading o di finanza internazionale.

I cataloghi e i pezzi musicali, infatti, su ANote Music diventano dei veri e propri asset. Questo significa anche che, le quote offerte dagli investitori su un determinato brano si traducono poi in profitti che vengono divisi in parti uguali tra tutti gli holder. Al momento la piattaforma consente di investire su brani e interi cataloghi di artisti di enorme popolarità, come Laura Pausini, gli Zero Assoluto, Avicii e Drake. 

I numeri

Investendo sui diritti di un determinato artista, ogni utente può ottenere fino a circa il 10% dei ritorni sull’investimento iniziale. Ovviamente i proprietari delle royalties mantengono il controllo sui diritti di cui hanno titolarità, motivo per cui gli utenti assumono il ruolo di investitori passivi.
 

Come già accennato in precedenza, ANote Music è stata fondata nel 2018, e dopo 4 anni di attività è possibile estrapolare qualche numero per comprendere quale sia il margine di crescita di questo progetto. Pare che il 2021 si sia chiuso positivamente per ANote Music, con un catalogo che si è arricchito di circa 110mila titoli e con il raggiungimento di ben 12 mila investitori in tutto il mondo.
 

Si stima che rispetto all’anno precedente, la piattaforma abbia fruttato il 550% in più, arrivando a restituire circa 100.000€ di profitti ai propri investitori. È abbastanza facile immaginare che, di questo passo, ANote Music vedrà un successo sempre più elevato, crescendo a dismisura e diventando una vera e propria istituzione per gli appassionati di musica.

Un’idea brillante che farà strada

Visti i numeri, non è difficile ritenere che il margine di crescita di ANote Music sia piuttosto elevato. Al momento la piattaforma non è ancora molto popolare tra gli utenti del web mainstream, ma siamo certi che appena i riflettori punteranno su ANote Music in modo diretto, questa vedrà un utilizzo e una popolarità ancora più massiccia.
 

foto: Pixabay

 



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