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ANPI: il partigiano Gigi ci ha lasciato

Era nato l’8 settembre, Gino. L’8 settembre 1925 per poi rinascere come Gigi in un altro 8 settembre, quello del 1943, a 18 anni, l’età in cui adesso si diventa maggiorenni.

di Luisa Mondo

Al momento della nascita del Comitato di Liberazione Nazionale è partito da Busca ed è salito a combattere in Val Varaita nelle Brigate garibaldine; l’ha percorsa in lungo e in lago, conoscendo la fame, il freddo, la fatica e poi la gioia di una pace finalmente conquistata. Ha vissuto un lungo, felice e intenso matrimonio con la nostra amata Sina, ha figli e nipoti, una tipografia, una vita nel Borgo San Paolo.

In lui non si è mai spenta la voglia di ricordare, sempre, ancora, anno dopo anno, quello che fu: un testimone silenzioso, col sorriso un po’ obliquo, gli occhi sornioni, le mani sempre pronte a dare una carezza o a stringere altre mani con la forza di chi è schietto, sincero, diretto.

La sezione A.N.P.I. Dante di Nanni di Torino aveva in Gino un faro, assieme a tanti altri che in questi anni l’hanno preceduto in un altrove da dove speriamo ci sorreggano, con gli altri che qui restano instancabili.

Lui e Sina c’erano sempre: alla fiaccolata per il 25 aprile anche se pioveva, anche se faceva freddo, anche se avrebbero potuto farsi mandare due foto restando a casa, erano sempre al corteo del primo maggio e tra quelle due date, immancabili alla commemorazione di Dante di Nanni nel cuore pulsante del Borgo.

E c’erano ogni volta che qualcuno li chiamava: alla commemorazione del Martinetto, alle scuole, agli eventi fatti per ricordare a tutti quella che è stata la resistenza. A sostenerci nell’organizzazione della Pastasciutta antifascista del 25 luglio.

E’ partito la sera del 6 novembre, Gino. Resta nel nostro cuore un grandissimo vuoto, ma anche la granitica certezza che il suo posto non possa essere lasciato vacante e che tocchi a noi, ai nostri amici, ai nostri figli portare avanti quanto intrapreso da loro su per quei sentieri di montagna.

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