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A sostegno delle spese universitarie: il nuovo bonus da 2000 euro e i prestiti personali

In soccorso degli studenti universitari italiani arriva lo Stato, con il nuovo bonus che aiuterà a sostenere le spese relative all’iscrizione presso qualsiasi ateneo della Penisola. Si tratta di una misura molto importante, volta soprattutto a colmare le difficoltà dei ragazzi che vivono in famiglie disagiate economicamente, o coloro che non possono comunque permettersi di affrontare spese del genere. Considerando i costi molto elevati delle università italiane, siano esse pubbliche o private, questo passo risulta essere molto importante e richiede dunque un approfondimento. Ma questo non è l’unico modo di accedere a un finanziamento finalizzato allo studio perché come vedremo tra poco anche i privati fanno la loro parte.

Chi può richiedere il bonus e come funziona

Per prima cosa, bisogna fare una distinzione fra due tipologie di bonus: quello da 2 mila euro previsto per gli italiani iscritti all’università, e quello da 1000 euro concesso agli studenti iscritti ad un corso post laurea. Per poter accedere a questo bonus erogato dall’INPS è fondamentale analizzare il coefficiente economico, che viene calcolato in base al reddito ISEE della famiglia. L’erogazione del bonus avviene infatti tramite il posizionamento in una vera e propria graduatoria, un po’ come accade con i concorsi pubblici, dove il totale del punteggio determina l’esito finale. Il suddetto punteggio, come anticipato, viene calcolato partendo dall’ISEE, ed è chiaro che gli studenti avvantaggiati sono coloro che partono da un reddito familiare inferiore agli 8 mila euro. Questa è infatti la fascia che viene inquadrata nella categoria del disagio economico. Ci sono anche altri fattori da valutare: nello specifico, lo studente che lo richiede dev’essere in regola con gli esami previsti dal proprio piano di studi e deve poter contare su una media ponderata pari a minimo 24 su 30.

Come funzionano i prestiti universitari

Oltre al bonus INPS, ci sono anche altre opzioni che uno studente può prendere in considerazione, per poter coprire le spese di ateneo. Chi vuole studiare senza poter contare su un’immediata liquidità può valutare l’ipotesi di richiedere un prestito per la formazione universitaria. Per farsi un’idea più precisa dei costi e delle condizioni si può chiedere il preventivo di un prestito su un sito come quello di Younited Credit ad esempio e scoprire molte informazioni utili. Come funzionano in linea di massima questi finanziamenti? Vediamo di capire meglio: per prima cosa la soglia massima della richiesta non deve superare i 25 mila euro e il rimborso avviene ovviamente a rate con importi che comunque non superano la quota di 5.000 euro per rata. Anche in questo caso ci sono dei requisiti da rispettare, che possono variare da istituto a istituto, ma comunque diversi dai paletti imposti dal bonus INPS. Infine, è bene specificare che spesso questi prestiti si rivelano molto utili nel caso di laureati iscritti ad un master o che stanno svolgendo un dottorato di ricerca.

In conclusione, si tratta di due strumenti molti diversi ma entrambi molto importanti perché permettono ai ragazzi di iniziare o proseguire il proprio percorso di formazione.

 



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