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A Lucoli un bosco per ricordare il 6 Aprile

Il "Bosco per non dimenticare il sisma del 6 aprile 2009" costituisce uno degli scopi della nostra Associazione e si sintetizza con l’obiettivo di predisporlo per ancorarlo ad un’idea di speranza che solo la natura può rigenerare nell’attuale fase di depressione generale. Vogliamo anche sviluppare un luogo di biodiversità che il tempo renderà unico, il Bosco, così concepito...

Poesia “Il Bosco”
Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro
radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi
camminano o diventano sogni. Pensa che in un albero c’è
un violino d’amore. Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita.
Te l’ho già detto: i poeti non si redimono, vanno lasciati
volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire.
Alda Merini

Certamente descrivere un bosco come parte di un mondo incantato che deve accompagnarci dall’infanzia alla vecchiaia, può considerarsi un argomento singolare per giustificare l’obiettivo di lavoro e di un sogno, dell’Associazione NoiXLucoli Onlus, ma è ben vero che la letteratura è uno strumento culturale fondamentale per comprendere il senso profondo di qualsiasi attività umana.

Il “Bosco per non dimenticare il sisma del 6 aprile 2009” costituisce uno degli scopi della nostra Associazione e si sintetizza con l’obiettivo di predisporlo per ancorarlo ad un’idea di speranza che solo la natura può rigenerare nell’attuale fase di depressione generale. Vogliamo anche sviluppare un luogo di biodiversità che il tempo renderà unico, il Bosco, così concepito sarà un’altra attrattiva per il turismo, un luogo di meditazione e di apprendimento per le giovani generazioni.

Perché vogliamo piantare un Bosco?
Perché ciò rientra nell’ordine naturale delle cose se solo si considera l’albero come elemento vitale dotato di un’anima, di una sensibilità reattiva, di un sentire le stagioni e di una memoria che, peraltro, è dimostrata dai suoi “cerchi” (quegli strati concentrici di accrescimento) che consentono, quando l’albero è abbattuto, di conoscerne l’età e le particolari reazioni alle condizioni climatiche. Gli alberi che saranno piantati conserveranno per anni la memoria delle persone decedute a causa del sisma, alle quali noi li dedicheremo.

Il Bosco custodirà la memoria collettiva della calamità.

Ci stiamo lavorando, silenziosamente e costantemente da sette mesi e finalmente ora siamo in una fase che potremmo dire fondativa del progetto, infatti, abbiamo richiesto formalmente al Comune di Lucoli la concessione dell’area situata a circa 900 mt. sul livello del mare ed a soli tre km dall’epicentro del sisma del 6 aprile 2009. La collina individuata come sito del Bosco da piantare permette la vista della vallata di Lucoli e della piana che unisce Lucoli con L’Aquila incastonata dal massiccio del Gran Sasso che fa da grande e maestosa cornice al paesaggio: è di grande bellezza.

Al momento, oltre al Comune di Lucoli ci accompagnerà in questo viaggio appassionante l’Associazione ecologista Israeliana Keren Kayemeth LeIsrael Italia nota come KKL, che si farà carico della progettazione del sito. Abbiamo contattato molti Enti ed Aziende e siamo alla ricerca di ogni sostenitore per affrontare le spese del progetto, chiunque potrà partecipare: finanziando l’iniziativa o anche piantando un solo albero. Abbiamo richiesto il patrocinio delle Istituzioni ed i Responsabili del KKL presenteranno il progetto al Presidente del Consiglio Berlusconi ed alla Delegazione di Stato Italiana che visiterà Israele l’1 e il 2 febbraio p.v.

Di cosa ha bisogno il nostro Bosco? Tra le tante cose:
Ci servirà un pozzo artesiano, nell’area non c’è né acqua né energia elettrica.
Ci servirà una recinzione solida tale da poter sopportare le spinte degli armenti che, se lasciati liberi di pascolare, distruggerebbero gli alberi.
Dovremo realizzare delle opere di urbanizzazione per raggiungere le parti interne del terreno anche per i visitatori diversamente abili.
Ci serviranno querce o altri alberi che vegetino in montagna di numero pari almeno a quante sono state le vittime del sisma del 2009.

Il logo del nostro Bosco per non dimenticare il sisma è stato realizzato da un dipinto dall’artista Valter Di Carlo che ha voluto rappresentare l’uomo, la natura e le case l’uno avvolto nell’altra.
Hanno scritto di Valter: “Come Michelangelo… un ignoto artista scolpisce una gigantesca roccia tra i boschi intorno a Barisciano. Per ora sta prendendo forma un volto, e si comprende che sarà un’opera dedicata al rugby. Il genio rinascimentale andava a scegliersi i blocchi di marmo a Carrara. Il nostro artista ha scelto le montagne aquilane: lavora in silenzio, tra cielo e monti. E la straordinaria disposizione al plasmare la materia, trattata con estremo rigore, fa si che Valter Di Carlo riesca a trasmettere tutta l’intensità del sentimento, trattando le superfici come veicolo d’emozione. L’equilibrio dell’opera fluttua così in un’aura di silenzio in cui lo sguardo si concentra sugli spazi. Con il suo lavoro Di Carlo ci rende dunque percepibile l’amore energico e dolce, tenero e tenace, veicolo di conoscenza e di partecipazione ai momenti solenni e memorabili della vita di ciascun uomo. L’uomo è dovunque rappresentato e se ne coglie il respiro, nei piani flessi e modulari, nei volumi affusolati, nelle estensioni in cui vengono ritratti .E la straordinaria disposizione al plasmare la materia, trattata con estremo rigore, fa si che Valter Di Carlo riesca a trasmettere tutta l’intensità del sentimento, trattando le superfici come veicolo d’emozione. L’equilibrio dell’opera fluttua così in un’aura di silenzio in cui lo sguardo si concentra sugli spazi.”
Valter di Carlo è nato il 6 aprile, lo stesso giorno del sisma del 2009: era per noi l’uomo e l’artista giusto per concretizzare in una immagine tutti i sentimenti che intendiamo evocare nel Bosco per non dimenticare il sisma del 6 aprile 2009.

Il nostro sostenitore d’eccezione il KEREN KAYEMETH LEISRAEL la più antica associazione ecologica del mondo. La storia.
Il KKL è stato fondato nel 1901 a Basilea in Svizzera, per tutto il primo decennio di vita si occupò dell’acquisto dei terreni in Israele per il popolo ebraico. Fino al 1930 l’Associazione ha lavorato intensamente per rendere i terreni abitabili, ha avviato l’opera di rimboschimento dei terreni. Dal 1951 al 1960 il KKL ha realizzato il prosciugamento delle paludi di Hula ed ha continuato in modo intensivo il rimboschimento in Galilea e sulle colline di Gerusalemme, sviluppando l’insediamento nella zona di Lachish ed ha contribuito alla nascita di vari villaggi. Negli anni 60 venne firmato un accordo tra il Governo d’Israele e il KKL che ha riconosciuto a quest’ultimo la responsabilità del rimboschimento delle terre d’Israele è in quel periodo che il KKL inizia l’opera di rimboschimento del Negev, con la foresta di Yatir, a tutt’oggi la più grande del Paese, questa impresa ha rappresentato una grande sfida vinta per la poca disponibilità d’acqua. Gia nel 1980 il KKL con la sua opera di rimboschimento ha piantato 100 milioni di alberi ed ha sempre posto il problema dell’acqua come primario per la popolazione.
La Filiale Italiana dell’Associazione KKL, con la quale è entrata in contatto l’Associazione NoiXLucoli Onlus, aiuta il KKL in Israele a realizzare i progetti che riguardano vari aspetti: il rimboschimento di vaste aree, l’approvvigionamento dell’acqua con bacini idrici che funzionano da collettori di acqua piovana, con il riciclo delle acque sporche per l’uso agricolo ed industriale, la bonifica di vaste zone con fonti d’acqua inquinate e la loro trasformazione in parchi attrezzati per visitatori, la preparazione del territorio con infrastrutture per la nascita di nuovi insediamenti, la costruzione di strade. Il KKL Italia organizza attività di vario genere per far conoscere e realizzare i numerosi progetti in Israele: conferenze, attività per i giovani, attività nelle scuole.
Con i rappresentanti italiani del KKL abbiamo parlato di quanto il nostro progetto un” Bosco per non dimenticare il sisma del 6 aprile 2009” possa rappresentare un tappa importante di riflessione sul rapporto con la natura visibile e con il mondo invisibile: dei cari perduti e dello spirito della nostra terra ferita dal terremoto e, di come questo circolo di sentimenti possa essere chiuso con il rito della piantagione di alberi, azione che può dare un nuovo senso al futuro. La ricchezza dei simboli della tradizione ebraica ha trovato una straordinaria convergenza con i nostri valori umani di persone legate a Lucoli ed all’Abruzzo e ci ha rafforzato nel nostro intento di voler collegare il tempo e la storia del sisma del 2009 ad un Bosco. E’ in questo modo che si è rafforzata la nostra volontà di collaborare ad un progetto comune. Il Procuratore dell’Associazione da noi invitato a Lucoli per un sopralluogo, realizzato insieme ai rappresentanti del Comune, è rimasto stupito dalla bellezza e ricchezza del nostro territorio tanto da offrirci immediatamente il suo aiuto.
L’avventura è iniziata, piantate un albero insieme a noi!
Adottate un albero!
Per sostenerci:
Associazione NoiXLucoli Onlus presso Banca di Credito Cooperativo di Roma Agenzia n.73 Sassa Scalo Statale 17 km 24,9 L’Aquila
IBAN: IT95S0832703601000000002505

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