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A.A.A. Cercasi Sinistra Disperatamente

Fa piacere leggere in giro per la Rete che le prese di coscienza sull’attuale situazione del Belpaese si moltiplicano.

Voglio dire, pare sia ormai chiaro a tutti che quello dei “tecnici” è semplicemente un governo di macellai, gentaglia senza scrupoli, indifferente a qualsiasi istanza di civile convivenza e democrazia, il cui unico scopo costituzionale è quello di preservare gli sciacalli che stan facendo carne di porco di diritti conquistati con il sangue e il sacrificio di chi ha lottato anche a costo della propria intera vita per un’idea altra di società e di convivenza.

L’elenco delle schifezze di questo governo e dei suoi servitori è chilometrico e anche questo è un fatto ormai acclarato, palese.

Per non parlar dei sindacati, naturalmente Fiom a parte.

Ma queste, come ho scritto, son cose che si sanno, inutile ripetere a pappagallo.

Quello che proprio non capisco è l’ostinazione cieca, al limite dell’ottusità, nel voler definire “Sinistra” un partito come il PD, o “Centrosinistra” il trio Lescano PD, SEL, IDV.

Cosa c’entra un partito come il PD con un’idea anche soltanto pallidamente di sinistra?

Come si fa a considerare tale un partito che, aldilà della solita retorica sulla centralità che il lavoro deve avere nel programma politico, tanto per dirne una, nei comuni di mezza Italia vota le peggiori zozzerie in felice comunanza con l’UDC di Casini, criminalizza i No TAV per difendere gli interessi economici propri e dei propri imprenditori, intende tenere fermo all’ottocento il Paese quando si parla di diritti civili, tiene bordone senza il minimo senso di vergogna alla banda di Mario Monti, sperando, chissà, di poterlo magari arruolare nelle proprie fila se non altro perché una volta che salta fuori qualcuno che non ci fa fare brutte figure all’estero meglio tenerselo amico?

Scusate, ma questa non è sempre stata la politica della migliore, o peggiore, a seconda dei punti di vista, Democrazia Cristiana?

Sel sarebbe di sinistra, con i suoi pigolii impotenti, i bei discorsi fatti di aria fritta perché tanto poi Bersani fa un po’ come gli pare e se Vendola alza la voce si infastidisce anche?

Per quanto riguarda l’IDV, poi, sarebbe più semplice convertirsi al confucianesimo che tentar di capire cos’abbia a che fare Di Pietro con la sinistra.

Non è che magari il passaggio fondamentale che ci manca per poter costruire una reale alternativa nel Paese è capire, o meglio accettare, che una sinistra in Italia non esiste più, e quella che si dibatte nella pozzanghera dello zerovirgolapercento è un’entità fantasmatica da ricostruire dalle fondamenta?

A chi può essere utile continuare ad elemosinare il dialogo con chi di dialogare non ha nessuna intenzione, ammesso che questa possibilità faccia parte delle sue preoccupazioni?

Forse dovremmo cominciare ad entrare nell’ordine di idee che è impossibile riformare un sistema senza aver prima ridato vita ad una sinistra vera, alternativa, coraggiosa.

Certo, se poi vogliamo accontentarci di morir democristiani…

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