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 Home page > Tribuna Libera > INPS, ma a che gioco stiamo giocando?

INPS, ma a che gioco stiamo giocando?

Sai quando hai un momento di sbandamento, di confusione mentale e ti accorgi che tu stai giocando con le carte e con le regole del tre sette, mentre i tuoi avversari stanno giocando a rubamazzetto?

Beh questo è qualche volta il senso di smarrimento che mi pervade quando sento alcune affermazioni dei nostri politici, burocrati, giornalisti embedded, insomma qualcuno che fa parte delle stanze del potere.

Oppure che sin stiano prendendo gioco di noi, prendendoci per i fondelli senza nemmeno nascondere il loro sporco gioco. E noi permettiamo tutto ciò. Sia in un senso sia nell'altro. E loro continuano rincarando ogni volta di piu la dose.

Questa volta è capitato con l'affermazione di Antonio Mastropasqua fatta nel corso di una audizione alla commissione bicamerale di controllo, di cui ha fatto partecipe il governo in una lettera.

Egli afferma che i conti dell'INPS destano preoccupazione Cosa di per sé nobile e giustificabile, trattandosi di un allarme lanciato da un presidente di un ente statale: deve lanciare segnali di allerta. Ma aggiunge Mastropasqua che questi conti sono diventati allarmanti in maniera essenziale anche e sopratutto in seguito al deficit ex Inpdap di cui l'ente ha dovuto farsi carico recentemente.

La cosa inverosimile, da qui il mio sconcerto, è che proprio alcuni mesi fa, quando l'allora governo Monti decise l'accorpamento in oggetto, che aveva suscitato allarme e grida di pericolo, lo stesso Mastropasqua rassicurò tutti dicendo "no problem". L'INPS aveva le spalle forti e il deficit sarebbe stato assorbito senza problemi dall'ente. Infatti affermò «Lo Stato ha sempre fatto fronte al piano dei disavanzi anticipando finanziariamente le risorse necessarie. Non c’è nessun allarme e nessun problema». E la stessa ministra dell'epoca, la "ministra lacrimevole" affermò: «I costi della previdenza scenderanno man mano che si realizzeranno i risparmi prodotti dalla riforma pensionistica».

Forse che la riforma non ha dato i risultati che la ministra si aspettava? In ogni caso il nostro beneamato e strapagato presidente affermò allora una cosa che oggi lui stesso, a pochi mesi di distanza, smentisce. Non altri, ma lui stesso! Ma sbagliò i conti allora o adesso? Fermi tutti. Ci sta a prendere per i fondelli? A che gioco si sta giocando?

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